L’assessore alla Difesa della Costa Vincenzo Serraiocco e il consigliere comunale delegato all’Igiene urbana Armando Foschi ,che stanno seguendo personalmente le operazioni di bonifica, ieri hanno ricordato:
lo scorso 31 agosto la Polizia municipale ha effettuato un sopralluogo sulle nostre spiagge libere, rilevando la presenza di barche e di altro materiale abbandonato, in aperta violazione dell’Ordinanza del Servizio Direzione Sviluppo del Turismo, Politiche Culturali della Regione Abruzzo che, in materia di attività nelle spiagge del litorale abruzzese, vieta categoricamente l’occupazione dell’arenile con qualsiasi impianto o attrezzatura non finalizzata al salvataggio, vieta il ‘parcheggio’ di barche o natanti in genere e di lasciare, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, attrezzature da spiaggia, come lettini, sdraio o sedie, o altre strutture sull’arenile. A questo punto abbiamo deciso di provvedere alla rimozione delle attrezzature trovate abbandonate, attraverso un’ordinanza: nel provvedimento abbiamo ordinato ai proprietari, o comunque a tutti coloro che godono dell’utilizzo di tali natanti e ai possessori di corde, ormeggi e vari accessori per la pesca, ombrelloni e ogni altro materiale depositato sulla spiaggia libera di provvedere alla loro rimozione. Una copia dell’ordinanza è stata affissa su ciascun natante o imbarcazione abbandonata a partire dallo scorso 19 settembre per garantire la massima informazione circa il dispositivo teso a ripristinare il rispetto delle regole e dell’ambiente, eliminando tutto ciò che rappresenta un ostacolo anche alle operazioni di pulizia dell’arenile. In tutto sono stati censiti circa 20-25 natanti abbandonati, individuati tra le spiagge libere della riviera sud e nord, mentre non sono stati trovati relitti o altro materiale abbandonato sulla spiaggia libera del centro, ossia in piazza Primo Maggio dove senza dubbio la presenza dello Stadio del Mare e il costante flusso di utenti ha rappresentato un valido deterrente. Molti proprietari, paradossalmente, all’indomani dell’ordinanza, hanno contattato i nostri uffici scusandosi del disguido, affermando di aver ‘dimenticato’ quei mezzi e assicurando la loro veloce rimozione. E invece, tornati con la Polizia municipale a effettuare un nuovo sopralluogo, abbiamo verificato che quei natanti, o meglio ‘relitti’, sono ancora sulle nostre spiagge, abbandonati, rappresentando un elemento di degrado inconcepibile e inaccettabile: in molti casi quelle barche sono divenute una discarica, luogo di bivacco notturno per senzatetto e disperati, rappresentando un problema anche in termini di ordine pubblico, specie a fronte della riapertura degli stabilimenti balneari che sono motivo di attrazione per centinaia di giovani. Ieri, dopo una nuova serie di appelli e di ultimatum, è scattata la prima operazione, con la rimozione di 11 natanti sul tratto di spiaggia libera compreso tra gli stabilimenti Jambo e Nettuno. Stamane alle 7 è arrivato il secondo blitz: con la Polizia municipale e la Attiva ci siamo ritrovati sul lungomare Matteotti, nel tratto di spiaggia libera antistante l’Hotel Salus dove abbiamo rintracciato e portato via 2 natanti di medie dimensioni; subito dopo siamo intervenuti più a nord, nel tratto di arenile adiacente lo stabilimento Hawaii dove abbiamo prelevato un solo natante abbandonato; quindi ci siamo spostati sulla riviera sud, in viale Primo Vere, sempre sulla spiaggia libera. Accanto allo stabilimento Le Nereidi abbiamo prelevato altri due natanti; infine al confine con il Comune di Francavilla al Mare, accanto allo stabilimento balneare Ombretta, dove abbiamo individuato e prelevato tre barche, di cui una, la più grande, letteralmente sepolta dalla sabbia con un carrello, sommersa evidentemente durante una mareggiata. Ovviamente durante gli interventi la Attiva ha anche provveduto alla bonifica degli stessi arenili. Tutto il materiale, esattamente com’è accaduto ieri, è stato portato in discarica e ora recupereremo i costi dell’operazione sui proprietari dei mezzi, tutti già rintracciati e identificati.
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