PESCARA- Controlli serrati e a tappeto in tutti i negozi e le piccole aziende in cui si vendono o comunque confezionano fuochi pirotecnici. E’ la prima misura adottata dal Comune di Pescara all’indomani della tragedia che ha sconvolto non solo la comunità di Città Sant’Angelo, ma l’intera regione dove il nome della famiglia Di Giacomo era ovunque legata agli avvenimenti più noti e importanti del territorio, dai fuochi di San Franco a Francavilla al Mare alle celebrazioni di Sant’Andrea a Pescara.
Oggi quell’incidente, che è purtroppo accaduto in una fabbrica che le stesse Forze di Polizia definiscono seria e dove si lavorava adottando ogni genere di precauzione, ci impone di serrare le fila nella nostra città effettuando verifiche suppletive rispetto a quelle già di routine. A coordinare la fase dell’operazione sarà il maggiore Matteo Silvestris, responsabile del Nucleo Commercio.
ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la disposizione impartita.
Il dramma di Città Sant’Angelo ci impone di intensificare ulteriormente le verifiche in città: i fuochi pirotecnici sono senza dubbio un arricchimento per ogni genere di celebrazione, ma impongono attenzione e massimo rispetto delle norme di sicurezza, esattamente come avveniva nell’azienda dei fratelli Di Giacomo, dove pure persone esperte non sono riuscite a sfuggire a un destino crudele.
ha confermato il sindaco Albore Mascia , specificando che :
All’ indomani della tragedia, ho deciso di disporre un’ondata di controlli straordinari su tutti i negozi e piccole aziende dove soprattutto si commercializzano i fuochi pirotecnici che comunque vanno maneggiati con cura, vanno custoditi in luoghi freschi e asciutti, specie nel periodo estivo, e isolati rispetto ad altri materiali infiammabili.
I controlli, affidati al maggiore Silvestris del Nucleo Commercio della Polizia municipale, partiranno dai negozi che si trovano in locali al pianterreno di condomini dove l’attenzione dovrà essere massima perchè va evidentemente tutelata la sicurezza dei cittadini che vivono, abitano e dormono in quei palazzi, negozi peraltro che, secondo i dati prelevati dagli archivi dell’Ufficio Commercio, sono per buona parte gestiti da stranieri.
Ma la nostra preoccupazione non si limita alla legalità o comunque alla vendita di materiali con bollino certificato della Comunità Europea, ma puntano anche sul dove e come vengono conservati tali materiali tra gli scaffali.
E la sicurezza è garantita se si rispettano le regole e le norme. I controlli partiranno con un censimento delle attività esistenti, pensando peraltro che alcune hanno un’apertura stagionale, ossia sono particolarmente operative in inverno, per la vendita dei botti di Capodanno, e in primavera, in vista delle celebrazioni nei paesi, parrocchiali o di quartiere. In ciascuna attività verrà disposto anche il controllo nei magazzini proprio per verificare le condizioni di custodia del materiale. Poi disporremo verifiche anche nelle zone tutt’attorno alla cinta urbana per scongiurare l’esistenza di piccole fabbriche abusive di fuochi pirotecnici, altro grosso rischio per il territorio.
Credo che tale azione di accertamento, una vera e propria campagna per la sicurezza, possa essere lo strumento migliore per onorare la memoria dei Fratelli Di Giacomo, che avevano fatto del rispetto delle normative il proprio comandamento di vita tanto da essere una delle migliori aziende sul territorio nazionale.
ha cosi concluso il suo intervento il primo cittadino pescarese