PESCARA – Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha effettuato un’operazione di controllo straordinario del territorio disposta dal Questore della Provincia di Pescara Luigi Liguori. Le attività di rafforzamento, concordate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, hanno riguardato diversi quartieri della città, sia centrali che periferici.
Lo scopo è quello di contrastare fenomeni di illegalità che portano ad una percezione di insicurezza nei cittadini, nonché quello di prevenire episodi di microcriminalità, spaccio di sostanze stupefacenti e di reati contro il patrimonio, oltre che alla verifica della regolare presenza di cittadini stranieri sul territorio nazionale.
Nel dispositivo sono stati impiegati dodici equipaggi della Questura di Pescara e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo con il concorso dell’Unità Cinofila antidroga.
Complessivamente, sono stati controllati 69 autoveicoli e oltre 140 persone di cui 54 con precedenti penali e/o di polizia. Tra l’altro, il dispositivo della Polizia di Stato ha effettuato nove posti di controllo predisposti lungo le principali arterie stradali cittadine.
Nel corso dell’operazione sono state denunciate cinque persone di cui tre per inottemperanza alle norme sull’immigrazione, una per inottemperanza alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio da Pescara ed una persona per il reato di evasione. Tre giovani sono stati inoltre segnalati all’autorità amministrativa per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Nel quartiere Rancitelli è stato controllato un circolo privato ed è emerso che, malgrado fosse stato già adottato un provvedimento amministrativo che ne aveva interrotto l’attività, il circolo era regolarmente aperto con persone all’interno intente a consumare alcolici.
Nel corso dell’attività ispettiva sono stati sequestrati svariati documenti che permettevano lo svolgimento dell’attività di circolo, risultati contraffatti. Al termine del controllo, due persone sono state segnalata all’Autorità Giudiziaria per i reati di falso e inottemperanza al provvedimento che dispone l’interruzione dell’attività e l’immobile sede del circolo è stato posto sotto sequestro preventivo al fine di non far proseguire l’attività illecitamente svolta.