Venerdì prossimo presso la Sala Consiliare del Comune.Mazzocca:”momento di approfondimento per definire al meglio le attività di consultazione e condivisione del PRAE”
PESCARA – Venerdì 24 giugno 2016, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, si terrà il convegno dal titolo :”Piano Regionale Attività Estrattive: strumento di programmazione territoriale”, organizzato da Abruzzo Sviluppo , e aperto a tutta la cittadinanza e agli Ordini professionali interessati dal nuovo disciplinare: avvocati, ingegneri, geologi, agronomi e architetti.
Il Piano, redatto dai professionisti selezionati da Abruzzo Sviluppo Spa, disciplina la presenza, sul territorio regionale, di cave e torbiere in una logica che contempla la sostenibilità ambientale, ma anche lo sviluppo economico e sociale.
Ore 9.30 Apertura lavori con MANUEL DE MONTE, Presidente di Abruzzo Sviluppo SpA ANTONIO BLASIOLI, Presidente del Consiglio comunale di Pescara LUCIANO D’ALFONSO, Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo MARIO MAZZOCCA, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio regionale con delega ad Ambiente, Cave e Torbiere
Interventi: Ing. Emidio Primavera, Direttore del dipartimento Governo del territorio della Regione Abruzzo “Il ruolo strategico della pianificazione territoriale”
Dott.ssa Iris Flacco, Dirigente del servizio Attività estrattive della Regione Abruzzo “Controlli e monitoraggio”
Avv. Lidia Flocco “Lo sviluppo sostenibile delle attività estrattive e gli obiettivi del PRAE”
Arch. Marcello Borrone “La pianificazione indiretta e il ruolo dei vincoli nell’ottica dei valori territoriali”
Ing. Antonello Fanti “Il censimento”
Geol. Oscar Moretti “Ricognizione sui criteri di progettazione e compensazioni ambientali”
Conclusioni: Ing. Franco Terlizzese, Direttore Generale della Direzione Generale delle Risorse Minerarie ed Energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico
Dichiarazione del Sottosegretario Regionale Mazzocca sul Convegno:
“Un ulteriore momento di approfondimento finalizzato a definire al meglio le attività di consultazione e condivisione del Piano, propedeutiche alla corretta formazione dell’iter procedimentale, affinchè l’importante strumento possa approdare al più presto all’esame del Consiglio sì da recuperare una seppur minima parte del ritardo ultratrentennale finora registrato”.