Pescara

Pescara, Coronavirus: chiesta la chiusura dei parchi cittadini

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La proposta del consigliere Petrelli è finalizzata a limitare ulteriormente le possibilità di contatto tra i cittadini e le occasioni di potenziale trasmissione del virus

PESCARA – “L’emergenza coronavirus ci impone l’assunzione di decisioni anche drastiche per tutelare la popolazione. Per questa ragione chiedo ufficialmente all’assessore al Verde, l’amico Gianni Santilli, di predisporre con effetto immediato, e tramite ordinanza sindacale, la chiusura al pubblico degli oltre 50 parchi cittadini, al fine di limitare ulteriormente le possibilità di incontro e di contatto tra i cittadini e, quindi, le occasioni di potenziale trasmissione del virus. Sono convinto che i cittadini condivideranno tale misura, che, peraltro, ci permetterà anche di dirottare il personale di Ambiente o i dipendenti comunali oggi addetti all’apertura e chiusura delle strutture, o al quotidiano svuotamento dei cestini, su altri servizi essenziali”.

È la proposta lanciata dal consigliere comunale Ivo Petrelli, presidente della Commissione consiliare permanente Ambiente al Comune di Pescara.
“Fortunatamente la stragrande maggioranza dei cittadini ha ben compreso la gravità della situazione che stiamo vivendo, con un virus che si trasmette troppo facilmente, e sta collaborando rimanendo in casa, limitando le uscite alle reali necessità e ascoltando con attenzione i suggerimenti delle Istituzioni – ha sottolineato il Presidente Petrelli -, ma questo non vale per tutti. C’è ancora una frangia di irriducibili che, forse per scetticismo o anche per combattere la paura che inevitabilmente fa capolino, tenta di non modificare le proprie abitudini di vita e ieri ancora erano troppi i cittadini che passeggiavano come nulla fosse sul lungomare, sulla battigia, non tutti per portare fido a fare una corsetta, o anche nei nostri parchi cittadini, dalla riserva dannunziana al parco Baden Powell o a Villa de Riseis. E molti hanno portato anche i bambini, esponendoli di fatto a quel rischio di contagio che pure si sta cercando di impedire con la chiusura delle scuole.

Nel parco, seppur all’aria aperta, è inevitabile il rischio di violare la distanza minima obbligatoria di un metro tra un utente e l’altro: se un bambino gioca sull’altalena non è infatti possibile vietare a un secondo ospite di usare quella accanto, e automaticamente il contatto arriva, non solo tra i bambini, ma anche tra i genitori che sorvegliano il gioco dei figli. A questo punto vanno adottate misure ancora più serrate e rigorose per proteggere la cittadinanza, chiudendo al pubblico gli oltre 50 parchi cittadini sparsi su tutto il territorio, dalla riserva naturale dannunziana a tutte le altre aree verdi. Rivolgo la mia richiesta direttamente all’assessore delegato Santilli e al sindaco Masci, conoscendo la loro sensibilità sul momento critico che stiamo vivendo – ha ancora detto il Presidente Petrelli –. Non solo: consideriamo che la chiusura dei parchi ci permetterà anche di ridurre le attività di Ambiente Spa, mettendo il personale a disposizione per altri servizi essenziali. Credo che tale iniziativa sarà compresa anche dai proprietari di cani, che comunque, sulla base delle disposizioni ministeriali, in questi giorni non possono sostare troppo a lungo nelle aree di sgambettamento e devono limitare le uscite di fido al minimo indispensabile, nelle immediate vicinanze delle proprie abitazioni, e per il tempo strettamente necessario per i bisogni fisiologici”.

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