Legrottaglie: “La prendo come una grande prova ed occasione per allenare quello che ci serviva ed i ragazzi sono stati bravissimi”. Braglia: “Definire questa partita rocambolesca è dir poco“
PESCARA – Dopo il successo conseguito nel posticipo giocato ieri sera del Pescara sul Cosenza, i due tecnici, Nicola Legrottaglie e Piero Braglia, hanno analizzato l’incontro.
Nicola Legrottaglie (allenatore Pescara): “Potevamo anche andare in vantaggio prima perché abbiamo avuto anche altre situazioni nel secondo tempo dove Bocic ha avuto due ripartenze importanti, non abbiamo sfruttato alcune situazioni. Ma, analizzando la partita, abbiamo iniziato bene i primi 10’ dove sembravamo quelli di sabato scorso, con la nostra identità. Ad un certo punto è successo qualcosa che mi ha fatto un po’ riflettere: appena loro hanno avuto la prima occasione da gol, che è andata fuori, ho visto la mia squadra che si è intimorita come se avesse perso delle certezze ed io ho capito che questa squadra aveva bisogno di riacquisire una forza interiore nella difficoltà. Ci siamo arenati, abbassati, non abbiamo più giocato una palla, buttavamo la palla lunga, non era quello che avevamo preparato, avevo chiesto altre cose, quindi avevo visto la squadra un po’ intimorita. Nel nostro momento di difficoltà si è aggiunta anche l’inferiorità numerica e alla fine del primo tempo hanno preso la traversa e lì avevamo bisogno di allenare la caratteristica di soffrire, di non essere timorosi, di continuare a sviluppare la nostra identità. Le partite non si vincono sempre dominando com’è successo sabato scorso, ma la nostra identità passa anche da queste situazioni che poi ci permetteranno ancora di formare la nostra identità che vogliamo.
La prendo come una grande prova ed occasione per allenare quello che ci serviva ed i ragazzi sono stati bravissimi. Abbiamo rischiato, oggi il Cosenza ha fatto una bella partita, vedendola dal vivo è una squadra tosta, credo che avanzerà in classifica se continuano così. Ci hanno messi in difficoltà, sono stati bravi, ma nel secondo tempo abbiamo trovato le soluzioni per metterli in difficoltà: abbiamo fatto due gol, abbiamo avuto altre tre ripartenze importanti, altre tre occasioni per poter far gol. Alla fine è stata una bellissima partita, mi sono emozionato, abbiamo sofferto, ma alla fine io preferisco finirle così le partite che in altre condizioni. Le emozioni me le tengo, voglio viverle, spero che anche chi ha pagato il biglietto stasera possa andare a casa dicendo ‘io c’ero’. Le partite preferisco rischiarmele davanti anziché dietro, poi si vedrà nel tempo come il vestito può diventare migliore per questa squadra.
A oggi vorrei vedere questo tipo di atteggiamento, questo spirito da parte di tutti, ma a volte non si riesce, l’idea è quella ma poi dobbiamo gestire le varie situazioni come quelle di stasera che capiteranno di nuovo con squadre che la mettono su un altro piano rispetto al tuo, quindi bisogna cambiare vestito. Io non sono integralista, ci sono varie situazioni ed il calcio evoluto per me sono i giocatori che si adeguano alle varie situazioni che si presentano in campo. Ho avuto un’importante risposta dall’ambiente, Pescara è come me la ricordo quando ho esordito con la Nazionale in Italia – Turchia, c’era questo clima bello, di festa, gioioso, anche se oggi è successo nel secondo tempo. Non è un caso che la squadra è tornata ad attaccare quando intorno allo stadio c’era questa spinta, ho sentito i miei giocatori che erano spinti dall’ambiente. Quando si è in campo penso che debba essere così il calcio, poi si può criticare, si può fischiare, però credo che lo spirito debba essere questo, quindi è stata una bellissima esperienza stasera. A fine primo tempo ai ragazzi ho detto ‘questa partita noi la vinciamo’, bravi i giocatori che vanno in campo, io do solo delle indicazioni”.
Piero Braglia (allenatore Cosenza): “Definire questa partita rocambolesca è dir poco. Abbiamo fatto secondo me una bella partita che abbiamo buttato via per la nostra superficialità, non si può prendere un gol in contropiede dopo aver creato sei, sette palle gol, abbiamo preso due pali. Perciò non ce la possiamo prendere con nessuno, non mi è piaciuto il metro di giudizio dell’arbitro, non si può mandare via un giocatore per una scivolata. Di Palmiero nemmeno parlo perché probabilmente il primo giallo nemmeno c’era, però per me condizionare le gare non va bene perché se hai sbagliato una volta non puoi sbagliare due volte. Mi dispiace per la squadra perché per me ha fatto una grande partita, non è la prima volta quest’anno, ma in questa stagione gira tutto al contrario e bisogna prenderne atto. Oggi ci hanno penalizzato, però nel campionato questo succede un po’ troppo spesso e mi dispiace”.