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A Pescara Cosmopolis – Mostra d’Arte contemporanea

da Redazione

Al Mediamuseum dal 9 al 22 Settembre 2016. Inaugurazione: Venerdì 9 Settembre, ore 17.30

cosmopolis-mostra-darte-contemporaneaPESCARA – Al Mediamuseum di Pescara, dal 9 al 22 Settembre 2016, è in programma  COSMOPOLIS, Mostra d’Arte contemporanea, a cura di Angelo Mosca.
Inaugurazione: Venerdì 9 Settembre, ore 17.30.

Il movimento artistico  è dove l’arte non conosce barriere, supera i momenti della futilità umana tramite l’arte e l’uomo si riappropria del suo “io”. L’arte è senza steccati, valore assoluto del pensiero umano. E’ questo il messaggio che scaturisce dalla pittura di Denis Bowen, Ron Russell, Nino Spallone, Pindaros Michaeledes e Stephen Court. Messaggio che Denis Bowen lancia nei primi anni cinquanta, con la sperimentazione dell’arte astratta. Bowen, grande promotore culturale, riunisce negli anni Sessanta gli artisti internazionali in una cosmopolis che si materializzerà nella sua galleria The New Vision Centre di Londra, in oltre 200 mostre che vedranno il susseguirsi di artisti e movimenti dell’arte e dell’avanguardia internazionale fra i quali Fontana, Canzoni, Turcato, D’Orazio, Sanfilippo. La sua è una proposta provocatoria, che anticipa le altre avanguardie europee.
A Milano nel 1959 nasceva il gruppo Azimuth che faceva riferimento all’omonima rivista, da Piero Canzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi. Bowen avverte la necessità del superamento di ogni “personalismo”. Personalismo che deve andare ogni oltre connotazione esistenziale in cui l’arte è momento del superamento di ogni schematismo personale.

Gli anni Sessanta si aprono con il verificarsi di nuove condizioni e la trasformazione integrale del vivere quotidiano dell’uomo. Trasformazione che investe l’intera società nel campo sociale e scientifico. Lo spazio ed il tempo non sono solo un momento di ricerca filosofica, ma diventano astratta realtà.

L’astrattismo che negli anni Cinquanta rappresenta il nuovo modo d’interpretare la realtà in continuo movimento, diventa un mezzo di rottura con la cultura che per decenni era stata legata ad un realismo stereotipato.

Bowen pittore, insegnante, regista e critico, era nato a Kimberly, Sud Africa, nel 1921. Da subito comprende che l’arte in ogni sua forma non può essere cosmopolita. Profondo conoscitore dell’arte europea, sviluppa la concezione dell’arte come matrice astratta, cerca nelle sue forme suggestioni cosmiche e spaziali. Riunisce in torno a sé negli anni Cinquanta artisti che rispondono alle sollecitazioni dell’informale, cercando nella materia nuove forme, iniziano le prime sperimentazioni Pop, che nell’astratto sono una risposta culturale e, non solo soluzioni artistiche.

Ron Russel, nato a Londra nel 1923, dopo la guerra si trasferisce in Australia a Sidney. La pittura di Russel è una pittura dai colori risonanti e dai caratteri minimalisti, che trasmettono sensazioni di infinito e di una spazialità che cerca e trova risposte reali. Realizza mostre in Europa, Australia e Stati Uniti. Importanti esposizioni le realizza a Londra alla New Vision Centre Gallery di Denis Bowen. Espone, tramite la Diorama Arts, con Bowen e Nini Spallone.

Nino Spallone, nasce a Popoli (PE) nel 1929. Trascorre l’infanzia in Abruzzo dove completa gli studi conseguendo la maturità classica. Si trasferisce a Roma iniziando gli studi di biologia, ma l’innato amore per l’arte gli fa abbandonare lo studio universitario per frequentare l’Accademia delle Belle Arti, incoraggiato da Renato Guttuso, che aveva visionato alcune sue opere. Nel 1956 si diploma in scenografia e storia dell’arte. Nel 1957 si trasferisce a Londra, dove iniziano i suoi importanti incontri artistici. Nei primi anni dipinge i colori di Londra, che segnano l’incontro artistico di Spallone con la realtà inglese. Nel 1958 esaurisce la fase dei paesaggi, passa all’ingaggio della matrice astratta. I suoi lavori sono espressione di una comicità, che Spallone approfondisce con la conoscenza di Denis Bowen, nel 1962, attraverso la New Vision Centre Gallery. I suoi lavori esprimono grande vibrazione luminosa, dove prevale grande spiritualità interiore.
Pindaros Michaeledes nasce a Nicosia (Cipro) nel 1952. Giovanissimo frequenta gli ambienti artistici londinesi. Gli anni giovanili si dividono tra Firenze e Londra. A Firenze, dove il contatto con l’arte e la natura della campagna toscana sviluppano il suo innato senso artistico, che lo porta verso la pittura. La sua trasformazione avviene a Londra con la frequentazione di Denis Bowen. A contatto con Bowen, Pindaros vive la realtà cosmopolita e perfeziona il suo stile pittorico. I suoi segni geometrici e i suoi colori si proiettano in una dimensione infinita, dove la concezione astratta diventa espressione di una sensibilità che Pindaros riesce a oggettivizzare.

Stephen Court, nato nel 1945 a Kingston Upon Thames, a Londra, studiando in diversi collegi d’arte. Prevalentemente ama dipingere paesaggi. Le sue opere sono proiettate in una dimensione di spazio e tempo, dove la ricerca pittorica è il momento della ricerca di una realtà quasi sempre indefinita. Osservando i suoi quadri si ha il senso della spiritualità che nelle dimensioni della concezione informale, trasmette sensazioni che non trovano fine.

La mostra ad ingresso libero, è visitabile tutti i giorni feriali con il seguente orario: 10.30 – 12.30 / 17.00 – 19.00.
Info: Mediamuseum, Piazza Alessandrini, 34 – tel. 085 4517898

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