Sospiri: “Un’opera concepita, progettata, appaltata e realizzata in tempi record “. Il cronoprogramma dei prossimi interventi
PESCARA – “Pescara ha avuto l’intuizione che non c’è stata né al progetto Fiera di Milano né altrove in Italia, ovvero la necessità di realizzare un Covid Hospital distinto, distante, protetto, ma comunque dentro il complesso dell’Ospedale civile di Pescara. Una struttura che oggi serve per affrontare un’emergenza sanitaria che non è finita, e infatti abbiamo ancora 100 pazienti ricoverati, ma che una volta finita la crisi, potrà essere utilmente impiegata per qualunque altra esigenza del nostro nosocomio.
Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile l’impresa, al Presidente Marsilio che ha creduto nella possibilità che in 30 giorni si potesse costruire un Covid Hospital destinato a durare nel nostro patrimonio e recuperando un edificio abbandonato forse da vent’anni, all’assessore alla Sanità Nicoletta Verì per la sua costante disponibilità, ma anche a tutta la struttura tecnica e sanitaria della Asl, con il manager Caponnetto e, infine, all’impresa che oltre alla professionalità in questo intervento ha messo sicuramente molto cuore”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso dell’inaugurazione odierna dei primi 32 posti letto del Covid Hospital realizzati nella Palazzina Rossa dell’ospedale, al quarto piano.
“Un’opera concepita, progettata, appaltata e realizzata in tempi record – ha ancora sottolineato il Presidente Sospiri –, se consideriamo che la gara d’appalto è stata indetta il 12 aprile e la consegna dei lavori è avvenuta il 18 aprile, in piene festività pasquali. Da oggi sono pronti i primi 32 posti letto al quarto livello, che inizieranno ad accogliere i primi pazienti già dai prossimi giorni, una volta che sarà completato l’allestimento delle colonnine dei monitoraggi e gli impianti dell’ossigeno per assistere chi è colpito da deficit respiratorio.
IL CRONOPROGRAMMA
A step verranno consegnati, come da cronoprogramma, tutti gli altri spazi, ossia il 16 maggio saranno pronti i primi 41 posti letto al quinto piano, e i primi 16 posti di Terapia intensiva al settimo piano; il 17 maggio arriveranno altri 15 posti letto al settimo piano, dedicato alla Terapia intensiva, quindi altri 18 posti letto di degenza sempre al quarto piano e un’area servizi al quinto piano, ovvero lo spazio dedicato anche allo spogliatoio del personale; per il 16 luglio al sesto piano saranno riconsegnati i 50 posti letto e altri nove posti in Terapia intensiva sempre al settimo livello. Per il 31 luglio il Covid Hospital sarà completo con 181 posti letto complessivi di cui 40 di Terapia intensiva.
Ma il valore aggiunto della struttura pescarese è l’aver realizzato il Covid Hospital dentro lo stesso ospedale, seppur separato e ben distinto, assicurando al personale sanitario e ai pazienti la piena disponibilità e accessibilità immediata di tutte le strutture di un nosocomio. Inoltre è importante l’aver realizzato un’opera da 11milioni di euro non con soldi regionali, ossia con i soldi degli abruzzesi, ma sapendo intercettare i fondi stanziati dal Governo per l’emergenza Covid, con l’intervento di donazioni e della Banca d’Italia cui va il nostro ringraziamento, che dobbiamo rivolgere anche a tutta la struttura tecnica regionale che non si è risparmiata un giorno per permetterci di portare a termine l’opera, come l’Aric con il commissario Daniela Valenza e il vicecommissario Carlo Montanino, senza il loro contributo e impegno non avremmo raggiunto l’obiettivo. L’emergenza coronavirus ci ha fatto vivere giorni drammatici che ci hanno tolto il sonno, oggi però l’Abruzzo ha un’arma in più per affrontare qualunque altra evenienza sanitaria dovesse verificarsi”.