Pillon: “Partita difficile perché loro sono una buonissima squadra, molto quadrata, molto brava a ripartire, una squadra che può far male quando riparte”
PESCARA – Dopo il pareggio senza reti tra Pescara e Cremonese, i due tecnici, Bepi Pillon e Massimo Rastelli, hanno analizzato l’incontro.
Bepi Pillon (allenatore Pescara): “È sempre un’incognita quando riprendi il campionato, lo dimostrano i risultati delle varie partite che ci sono stati. È stata una partita difficile perché loro sono una buonissima squadra, lo sapevo. È una squadra molto quadrata, molto brava a ripartire, una squadra che può far male quando riparte perché ha delle qualità individuali importanti. Noi non siamo riusciti a sbloccare la partita e non siamo riusciti a vincere, però l’esperienza mi insegna che quando non si può vincere si deve provare a non perdere, è un punto che ci teniamo stretto. Non è stata una buonissima partita, però dobbiamo guardare avanti, dare continuità di risultati, in tre partite abbiamo fatto sette punti ed è un dato molto importante. Purtroppo Antonucci non ce l’ha fatta, avevo il problema di Capone che era appena rientrato e chiaramente non avendo nelle gmbe tanto minutaggio non ho voluto rischiarlo subito, ma nella parte finale della partita e ho fatto questa scelta. Non volevo cambiare tanto, volevo mantenere lo stesso assetto di squadra, il solo che ha fatto un sacrificio è stato Machin che ha giocato in un ruolo non suo, però in questo ruolo a Salerno ha fatto molto bene perché aveva più spazio, mentre oggi c’erano meno spazi e non era facile nemmeno perforare a causa della loro fisicità. Però siamo stati ordinati, l’importante è non aver preso gol, la difesa si è comportata bene, dobbiamo guardare avanti sempre. Delle volte ci sono delle partite che bisogna saperle leggere, se non riesci a vincerla non devi perderla, la continuità dei risultati poi alla fine paga e questo per noi deve essere visto come una positività.
La prestazione non è stata brillante come di solito noi facciamo, dobbiamo riconoscerlo, però i ragazzi hanno fatto a pieno il loro dovere e sono stati compatti. Contro una squadra così se ti sbilanci, con le caratteristiche che hanno loro, ti fanno male. Noi in queste tre settimane abbiamo lavorato molto, non lo nascondo, dalla settimana che abbiamo ricominciato abbiamo lavorato sempre due ore al giorno. Lavoriamo tanto perché sappiamo che in questo campionato se a marzo arrivi a posto puoi dire la tua, e invece non sei a posto non vai da nessuna parte. Bisogna essere a posto fisicamente, ovviamente anche i carichi di lavoro possono influire sulla reattività e sulla brillantezza, però la squadra ha corso, noi di solito nel secondo tempo veniamo sempre fuori e la base ce l’abbiamo. Noi non guardiamo gli altri, guardiamo la nostra squadra, lo abbiamo sempre fatto cercando di dare continuità ai risultati ed è quello che ci ha permesso di stare nelle prime posizioni. Capone? Ha bisogno di lavorare perché viene da tre mesi di inattività, ha cominciato a fare i primi allenamenti al rientro e chiaramente deve ritrovare la convinzione, il contrasto perché non deve avere timore. Questo arriva pian piano e in questo caso più gioca e meglio è. Da lui mi aspetto molto perché credo molto in lui, ha delle qualità importanti, lo sappiamo tutti, però adesso deve trovare la condizione”.
Massimo Rastelli (allenatore Cremonese): “È stata comunque una partita equilibrata, ci sono stati dei momenti in cui abbiamo preso in mano il pallino ed altri in cui lo ha preso in mano il Pescara. Il primo tempo giocato comunque a viso aperto da tutte e due le squadre, abbiamo concesso delle ripartenze su errori nostri banali, ma poi nel complesso abbiamo creato le occasioni più pulite e nitide. Quindi da una parte c’è la soddisfazione della prestazione perché affrontavamo una grande squadra, che gioca un bel calcio, che non è terza in classifica per caso. Quindi venire qui a Pescara cercando di fare la partita e di essere compatti non rinunciando mai è un’ottima cosa. Dall’altra parte c’è il rammarico per non aver sfruttato quelle occasioni che ci sono capitate, soprattutto con Piccolo che poteva incanalare la partita su un binario per noi favorevole. Soddimo? Ha fatto una buona gara, ricordiamoci che non solo era la prima con noi, ma è la prima gara in assoluto da titolare in questa stagione, a Frosinone ha giocato solo degli scampoli i gara. Quindi si vede che ha l’intelligenza tattica, ma ancora deve ritrovare il giusto ritmo della gara. Diciamo che ha giocato con grandissima intelligenza. Devo fare i complimenti non solo a lui ma a tutta la squadra, perché diamo venuti qua, senza paura di perdere e ci siamo riusciti. per il mercato ci dobbiamo per forza rinforzare perché lo hanno fatto anche tutte le altre squadre. Dobbiamo stare con lo squardo fisso, guardare avanti, ma anche evitare di ritrovarci nella bagarre dietro. Noi abbiamo chiuso l’anno con una bellissima prestazione e con una bellissima vittoria contro il Perugia, poi alla ripresa c’è sempre l’incognita perché perdi il ritmo gara, anche se noi domenica abbiamo fatto un’amichevole proprio per cercare di ributtarci nel clima gara.
C’è stato un inizio un pò difficoltoso sotto il profilo della fluidità, da ambo le parti è ovvio quando c’è la ripresa, ma ho trovato soprattutto quella risposta caratteriale che in tante partite, soprattutto sotto la mia gestione, erano mancate. Quindi sono soddisfatto perché la squadra ha dimostrato innanzitutto di essere squadra, che la vittoria di Perugia non era stato un caso isolato, quindi torniamo a casa con questo punto cercando di preparare al meglio la prossima gara di sabato con il Palermo che sarà molto difficile. Accettando di andare a Cremona è perché è nella mia convinzione che questo organico, questa squadra, ma soprattutto questa società mi possa permettere di lavorare come mi piace, di poter provare già da quest’anno a raggiungere l’obiettivo minimo che è quello di arrivare almeno ai play off, però stando molto attenti perché è un campionato molto pericoloso, insidioso, ci sono delle squadre attrezzate, che hanno degli organici importanti e quindi nel giro di pochissimi punti si può andare nei play off ma anche nei play out. Quindi c’è grandissima determinazione, entusiasmo, volontà di guadagnare posizioni, oggi era la prima di ritorno ed era importante ripartire col piede giusto. Adesso le partite settimana dopo settimana iniziano a diminuire e c’è sempre meno spazio per recuperare. Quindi ogni gara per noi deve essere una finale, da ogni gara dobbiamo cercare di portare punti e mi auguro alla fine che possiamo essere soddisfatti del lavoro intrapreso”.