PESCARA – Il Pescara si lascia alle spalle la gara di Modena cogliendo tre punti contro un Crotone imbarazzante. Menichini, dopo questa partita, in cui i calabresi sono apparsi impalpabili, rischia la panchina.
IN CAMPO – Per gli abruzzesi, invece continua la la luna di miele con Zeman. Il tecnico boemo rivoluziona il Pescara di sei undicesimi rispetto alla gara di Modena. Oltre agli squalificati Anania e Verratti, sostituiti da Pinsoglio e Togni, finiscono fuori anche Zanon, Petterini, Romagnoli e Gessa. Al loro posto dentro rispettivamente Balzano, Bocchetti, Capuano e Kone.
Anche Menichini presenta i calabresi con un 4-3-3. Davanti a Belec agiscono Correia, Vinetot, Tedeschi e Migliore. A centrocampo ci sono Florenzi, Loviso e Eramo, mentre in attacco agiscono De Giorgio, Djuric e Caccavallo.
SANSHOW – Il Pescara fiuta la paura degli avversari e da subito li mette alle corde. Segna subito Sansovini (8′) che viene pescato solo in area da Togni sul lato sinistro dell’area. La punta controlla di petto e fulmina Bindi in uscita. Due minuti dopo lo stesso Sansovini potrebbe raddoppiare. Questa volta è Kone a lanciare l’attaccante sul lato destro dell’area, ma il tiro del numero nove viene ribattuto da Migliore in scivolata.
Al 27′ è ancora Sansovini a liberare il sinistro, da fuori area: il tiro finisce di un metro a lato alla destra di Bindi. Al 35′ il Pescara potrebbe raddoppiare, ma Immobile spara sul palo il calcio di rigore concesso per fallo di Bindi sullo stesso Immobile lanciato a rete da Sansovini. Il raddoppio è però solo rimandato al secondo tempo e porta ancora la firma di Sansovini.
Un esempio su tutti per descrivere il tipo di calcio visto all’Adriatico: al 85′ Konè apre per Gessa che rimette al centro dell’area dove Immobile colpisce il pallone in rovesciata, respinto d’istinto da Bindi.
CROTONE INESISTENTE – E il Crotone? A parte un tiro di Caccavallo al 70′ non si rende mai veramente pericoloso, facendo fare un figurone alla difesa biancazzurra. Sull’1-0 Menichini prova a scuotere la squadra giocandosi le carte Caetano e Gabbionetta per gli spenti Florenzi e De Giorgio, ma i cambi non producono alcun effetto, come non ne produce l’ingresso di Sansone per Djuric, quando ormai i buoi sono scappati. Il Pescara dà una dimostrazione di forza, mostrando un ottimo impianto di gioco.
Dal canto suo, il Crotone evidenzia problemi in ogni reparto. Se quella vista all’Adriatico è la vera squadra calabrese, i rossoblù, faranno fatica a mantenere la categoria.
PESCARA (4-3-3): Pinsogno; Bocchetti (79′ Zanon), Capuano, Brosco, Balzano; Togni (dal 68′ Gessa), Cascione, Kone; Insigne, Immobile, Sansovini (dal 86′ Giacomelli). In panchina: Cattenari, Romagnoli, Nicco, Maniero. Allenatore Zdenek Zeman.
CROTONE (4-3-3): Bindi, Migliore, De Giorgio (dal 53′ Gabionetta), Caccavallo, Vinetot, Loviso, Djuric (dal 63′ Sansone), Correia, Florenzi (dal 46′ Caetano), Eramo, Tedeschi. A disposizione: Belec, Galardo, Terigi, Ciano. Allenatore: Alessandro Menichini.
Arbitro: Ciampino di Roma
Reti: 8′ pt e al 13′ st Sansovini
Recupero: primo tempo 1 minuto di recupero, riprese 4 minuti di recupero
Ammoniti: Togni, Eramo, Bindi, Vinetot, Correia
Spettatori: 10.632 (2.866 abbonati).
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]
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