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Pescara – Crotone, parola ai due tecnici

da Francesco Rapino

Pillon

Pillon: “Dobbiamo continuare così, è giusto che i tifosi sognino ma noi dobbiamo stare con i piedi per terra“. Stroppa: “Ottima partita ma per vincere ci vuole ben altro e invece ci facciamo male da soli“.

PESCARA – Dopo il successo di misura, 2-1, del Pescara sul Crotone, di due tecnici, Bepi Pillon e l’ex Giovanni Stroppa, hanno analizzato l’incontro deciso da una doppietta di Mancuso. In mezzo la rete di Benali.

Bepi Pillon (allenatore Pescara):

“Per giudicare la nostra prestazione basta vedere il numero di occasioni che abbiamo sciupato, ne abbiamo sciupate tante nell’ultimo passaggio, nel secondo tempo abbiamo avuto diverse possibilità di fare il 3-1, da parte loro, a parte qualche occasione non ricordo tanto di più. Loro hanno manovrato di più, ma noi ci siamo sacrificati, l’abbiamo preparata in questo modo sapendo che i loro centrali avevano delle difficoltà nel gioco e nelle ripartenze, la cosa è andata bene, è emblematico il secondo gol che abbiamo fatto. Siamo migliorati rispetto alla partita di sabato nel senso che abbiamo subito molto meno, anche sul piano della manovra abbiamo girato da destra a sinistra, è andata bene in alcuni frangenti senza forzare la giocata, quando chiedevo di verticalizzare immediatamente l’abbiamo fatto, soprattutto nel secondo tempo sugli spazi siamo andati bene. Avevamo preparato la partita così: con i tre veloci davanti per mettere in difficoltà i loro centrali, poi nel calcio le scelte si possono indovinare o meno, ci sono dei giocatori che determinano, però devo dire che sono stati molto bravi i ragazzi ad interpretare bene la partita.

Questa è una squadra che può dire molto, delle volte dobbiamo accorciare di più la linea difensiva, però nonostante siamo stati bassi abbiamo concesso poco. Loro sono una squadra molto fisica e noi non abbiamo questa fisicità, ma siamo veloci e la squadra si è comportata bene anche lì e mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista. Ci prendiamo questa vittoria e adesso dobbiamo pensare a Padova dove ci aspetta un’altra partita molto tosta. Noi dobbiamo volare bassi e non dobbiamo assolutamente pensare ad altro, dobbiamo essere una squadra di grande umiltà, che ci ha portati a fare questi punti, soffrendo com’è stato sabato e com’è stato oggi, con grande umiltà, sotto la linea della palla, aggressivi e tutti insieme per la squadra. Dobbiamo continuare così, è giusto che i tifosi sognino ma noi dobbiamo stare con i piedi per terra, dobbiamo migliorare sempre di più, acquisire sempre più fiducia in noi stessi, ma anche migliorare su alcuni aspetti tattici riguardo la partita che abbiamo fatto. In queste prime cinque partite non c’è mai stata la stessa formazione, tutti sono dentro al progetto, dal primo all’ultimo, le scelte vengono fatte in base all’avversario, ad esempio oggi mi servivano tre veloci davanti e li ho messi. Monachello ha fatto una grandissima partita sabato, è stato uno dei migliori in campo, Cocco ha fatto bene nelle prime partite. Io sono l’allenatore e devo fare delle scelte in base a quello che vedo, in base all’avversario e Monachello che è stato uno dei migliori sabato oggi non l’ho messo perché mi serviva velocità che anche lui ha ma mi serviva un altro tipo di giocatore.

Anche chi in questo momento non sta giocando mai avrà l’occasione giusta, perciò è un discorso che faccio per tutti i 25 giocatori che ho a disposizione, l’ho sempre detto, c’è una sana competizione tra di loro, non ci sono titolari fissi, per cui tutti si devono sentire dentro il gioco. Siamo una squadra, 25 vincono e 5 perdono, tutti siamo dentro il progetto che stiamo portando avanti e sono contento di tutti i ragazzi che ho a disposizione sotto tutti i punti di vista. La nostra arma vincente è l’umiltà che ci ha contraddistinto e che non dobbiamo assolutamente perdere, l’umiltà di essere d’aiuto per il compagno, di sacrificarsi, questo è quello che io voglio, una squadra che sia operaia, che giochi per la squadra, che dia tutto, che dia l’anima. Questo è quello che voglio, poi a volte si vince e altre volte no, ma voglio che questa squadra abbia un’anima e in questo momento ce l’ha. Quello che si esalta di questa squadra è il cuore che batte in campo ed è quello che mi piace, se noi continuiamo ad essere così e non pensiamo di essere diventati bravi potremmo dare molto fastidio. Dobbiamo stare con i piedi per terra, altrimenti andremmo incontro a delle difficoltà e questo non possiamo permettercelo”.

Giovanni Stroppa (allenatore Crotone):

“Un errore, un rimpallo e andiamo sotto su una partita stradominata, non posso aggiungere altro, da lì l’abbiamo complicata, siamo stati bravi nel secondo tempo nel rimetterla in sesto con un gol strepitoso di Benali. Poi non si può prendere il secondo gol in quella maniera lì, quindi rimane che secondo me abbiamo fatto un’ottima partita ma per vincere ci vuole ben altro e invece ci facciamo male da soli. Visti gli errori commessi con il Verona potevamo solo andare in difficoltà sulle palle riconquistate e buttate in avanti, così è andata la partita e in alcune occasioni siamo andati in affanno e altre volte benissimo, non trovo situazioni immeritevoli per uscire senza punti da questa partita. Nel finale ci può anche stare qualche palla calciata alle nostre spalle e rischiare qualche uno contro uno, però mi pare che fino a quando abbiamo preso il secondo gol abbiamo giocato in una metà campo sola, abbiamo sbagliato in alcuni passaggi e abbiamo regalato il gol, lì abbiamo preso un po’ il contraccolpo psicologico, ma dopo qualche minuto siamo tornati a fare la partita.

Nella partita precedente avevo detto che potevamo essere un po’ più sporchi nel senso che potevamo aggiungere un po’ di incisività negli ultimi metri, lo stesso discorso vale per oggi, le partite dominate in questa maniera vanno portate a casa, quindi bisogna avere una qualità ed un’incisività negli ultimi metri sicuramente diversa. Non si può avere la qualità di gioco e di predominio territoriale senza poi trovare la zampata giusta e noi, al di la di stasera, negli ultimi metri sbagliamo tanto, però facciamo anche tanto e per quello che facciamo dobbiamo sicuramente portare a casa uno score diverso per poter fare risultato. È un percorso, è chiaro che la mia squadra deve essere protagonista e deve pensare ad essere tra le prime di questo campionato, il percorso deve portare ad avere un’idea diversa rispetto a quella a cui questi ragazzi erano abituati. Da parte dei ragazzi c’è la convinzione di poter fare le cose in una certa maniera e lo abbiamo visto stasera perché se non ci fosse stato questo atteggiamento e questa capacità di tenere il campo, e considero il Pescara una delle squadre più forti, e venire qui a fare la partita in questa maniera vuol dire che i ragazzi ci credono e sono convinti di quello che stanno facendo”.

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