PESCARA – Il Pescara si prepara al big match di lunedì 16 gennaio contro il Verona e si lascia alle spalle un girone di andata tra i più belli che i tifosi abruzzesi possano ricordare negli ultimi anni. Tempo di bilanci e previsioni nella speranza di continuare ad ammirare il bel calcio che il tecnico Boemo ha portato, “sposando” la città adriatica, con la sua idea vincente, già affiorata dalle prime dichiarazioni dello scorso agosto. Abbiamo raccolto le impressioni di un nostro amico ancor più che collega, Salvatore Piedimonte, da sempre amante del gioco di Zeman e quindi del bel calcio.
Un girone di andata che probabilmente è andato oltre ogni più rosea aspettativa non solo per i punti conquistati ma anche per il gioco espresso…
R – Onestamente si. Pensavo facesse benissimo, ma non 39 punti, considerando anche i problemi di inizio stagione organico in esubero, e di alcuni giocatori arrivati in ritardo, come Immobile, Kone e Brosco. Nella mia tabella dove ho previsto comunque il raggiungimento della serie A, erano sufficienti 35 punti e 40 gol.
Rispetto al Pescara della scorsa stagione con Di Francesco come valuti l’organico a disposizione, il gioco espresso ed i margini di miglioramento?
R – L’organico della scorsa stagione era nettamente superiore per la categoria Pinna, Olivi, Tognozzi, Bonanni, Ganci lo stesso Ariatti, esperti e di buona qualità, come poi hanno dimostrato i risultati. Quest’anno è facile parlare ora di Anania, Brosco, Balzano, Togni, Romagnoli, Immobile, ma ricordiamoci dove giocavano l’anno scorso, anzi qualcuno non giocava nemmeno. Ma anche di Capuano che nasce centrale, che però l’anno scorso con Di Francesco giocava terzino sinistro. Per non parlare poi di Insigne, l’anno scorso nel momento topico, i media, ma anche molti tifosi lo volevano addirittura in panchina, a Foggia in lega Pro. Sul gioco espresso penso che alcune partite, Brescia su tutte, fanno già parte della storia di Zemanlandia, ma quello che potremmo vedere nel girone di ritorno può veramente fare il giro del mondo.
Tra le avversarie nella corsa promozione chi vedi meglio e chi potrebbe sorprendere nel girone di ritorno?
R – Torino e Sassuolo ma anche il Verona se la giocheranno fino alla fine. Queste squadre ho pronosticato ad inizio stagione queste confermo. Sorprese Varese e Juve Stabia che con il Padova si dovrebbero giocare i playoff. La Reggina con Breda e Missiroli avrebbe avuto sicuramente una chance, ma con Gregucci può addirittura rischiare i playout.
Mercato Delfino: c’è bisogno di qualche elemento nuovo in rosa, se si in quale ruolo?
R – L’organico a mio parere con questi tre acquisti, ottimi direi io, soprattutto Caprari, anche perché il danese non lo conoscevo, e Martin, avrebbe bisogno solo di un secondo portiere adatto, e proverei a prendere anche un 7o centrocampista, se Nicco dovesse lasciare la squadra, perché il cuore del gioco del mister è in quella zona, ed è lì che non dobbiamo perdere il ritmo. In attacco sono estimatore di Maniero e in difesa Bacchetti in attesa di Bocchetti, ha dimostrato quando ha giocato di essere all’altezza.
Un pregio ed un difetto di Zeman in questo girone d’andata.
R – Molto sereno, rilassato, soddisfatto, secondo me è consapevole del capolavoro che ha costruito, quindi un pregio è il risultato di questo lavoro. Difetti in partita clamoroso il secondo tempo con il Grosseto, stava in sintonia con Insigne ;) poi quando parla degli arbitri io soffro, per me è un difetto, io non darei nessuna soddisfazione.
Chi avresti fatto giocare di più e chi … di meno?
R – Penso di aver sbagliato quasi mai la formazione :per essere superpignoli, esempio a Livorno non avrei fatto giocare Verratti anche se era il suo compleanno, e nemmeno a Reggio Calabria, una volta che devo cambiare i due centrali difensivi all’improvviso, Verratti non lo posso rischiare.
Si potrebbe definire che Zeman a Pescara sta attraversando un processo di ulteriore maturazione? Quali cambiamenti hai notato nel gioco o nei suoi approcci tra questo Pescara e le ultime squadre allenate del tecnico Boemo?
R – Maturazione fondamentale l’ha dimostrata già l’anno scorso nelle decisioni. In altra epoca sarebbe rimasto a Foggia, e sarebbe stato un suicidio. Il mister spesso per il suo grande amore di fare calcio ha accettato delle situazioni impossibili. Qualcosa è cambiato a centrocampo, ora si gioca con due play, e la presenza di Insigne comporta che il gioco si costruisce soprattutto in quella zona di campo. Poi quest’anno qualche volta anche in fase di possesso ha cambiato modulo. Sull’approccio invece ricordo splendida e simile l’esperienza con la Salernitana esattamente 10 anni fa che ritengo uno dei più grandi capolavori del mister. Fusco Tedesco Babù e Vignaroli fecero un campionato meraviglioso, ma colpa dell’organico veramente scarso, il mister non riuscì nell’impresa che invece realizzerà quest’anno, come annunciato dopo la prima giornata…voleremo in A e batteremo tutti i record!
BIO SALVATORE PIEDIMONTE – Imprenditore, giornalista, editore ed autore, napoletano, classe 1965. Nel 1998 fonda l’Associazione Musiciens con lo scopo di favorire la Cultura non come semplice nozionismo, ma quale bagaglio di esperienze e di conoscenze, inteso come veicolo di crescita interiore. Ha ideato ed organizzato eventi, festival e manifestazioni non fini a se stessi ma con l’intento di valorizzare gli artisti, ma specialmente i luoghi, i beni artistici, architettonici, paesaggistici ed ambientali non solo a livello locale, ma nazionale ed internazionale. È direttore editoriale di Eduardo (www.eduardotv.it) , una televisione napoletana che a marzo compie il primo anno di vita, una tv che vuole dare spazio a tutti i giovani Artisti ed Intellettuali che sentono realmente di poter dare un qualcosa di nuovo alla napoletanità una televisione che guarda al futuro affondando le radici nel passato.
GRUPPO ZEMAN – Il progetto Gruppo Zeman nasce perché tutti noi avevamo un’ esigenza, trovare uno spazio dove si potesse discutere serenamente e obiettivamente di tutto, nel rispetto della filosofia zemaniana. Ecco, quello era ed è il nostro obiettivo, diventare un punto di riferimento, un laboratorio culturale, un pensatoio, di chi vuole conoscere, e di chi vuole scrivere del mondo zemaniano, che ormai possiamo dirlo con certezza, è per tutti noi uno stile, un modello, a prescindere dalle diverse idee politiche e passioni calcistiche. Facebook è stato fondamentale, abbiamo potuto sperimentare, e poi anche perché ormai è certamente il miglior mezzo di comunicazione, ed è per questo motivo che questa pagina, è indispensabile per il sito www.gruppozeman.com. Cosa dobbiamo fare? Semplicemente scrivere, scrivere, scrivere. Nel sito abbiamo già creato delle rubriche, ma vogliamo essere rappresentativi di tutto l’universo zemaniano e proporre la nostra visione su tutti i temi sportivi e di attualità. Sarebbe bello se ognuno di noi avesse appunto una rubrica, uno spazio, tutti insieme rappresenteremmo Zemanlandia, ovvero tante singole persone legate da un filo conduttore, la stessa passione per lo sport, gli stessi valori umani. Tante singole voci, un unico forte messaggio: Zemanlandia non è solo 4-3-3, ma è un modello a cui ispirarsi.