Pescara, D’Agostino: “Noi giocatori viviamo sull’entusiasmo e quella di Pescara per me è una grande occasione”

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PESCARA – Ieri pomeriggio presso il centro sportivo Vestina di Montesilvano è stato presentato il neo centrocampista del Pescara, Gaetano D’Agostino. Indosserà la maglia numero 70. In conferenza stampa l’ex giocatore di Siena e con un importante trascorso a Udine, Firenze e Roma, ha esternalizzato subito la sua voglia di mettersi in gioco ed ha avuto al primo impatto una buona impressione della tifoseria biancoazzurra:

“Sono molto motivato e voglioso di fare bene. Avevo bisogno di altri stimoli sia miei che della squadra. Noi giocatori viviamo sull’entusiasmo e quella di Pescara per me è una grande occasione. A Siena ultimamente le cose non stavano andando benissimo, anche se con Iachini avevo ricominciato a giocare.

Prima non lo facevo, ma non per problemi tecnici. Ora avevo bisogno di una piazza calda con un tifo caldo. Pescara è stata la società che più di altre mi ha cercato. Se ho preso un pò più di tempo, mi scuso, ma era solo perchè dovevo sistemare delle cose col Siena. Ero disposto a venire anche a titolo definitivo, ma in questi quattro mesi farò il massimo, anche in chiave futura per una eventuale conferma. Quando ho saputo di Pescara, non ho avuto dubbi. L’opzione Pescara mi ha subito convinto e se fosse dipeso solo da me sarei arrivato anche il 1 gennaio”.

Il giocatore ha quindi rivelato come fu Giovanni Galeone nel periodo di sua permanenza all’Udinese a parlare della città di Pescara che lo ha reso grande nello stesso modo in cui lui ha reso grande la città grazie alle indimenticabili stagioni culminate con la promozione in A e una salvezza nel massimo campionato. Nonostante il periodo di alti e bassi anche guardando l’ultima gara con il Torino D’Agostino ha apprezzato l’identità della squadra che non si è mai disunita e questo per lui è un buon motivo per avere molto chance salvezza.

Il discorso poi è passato alle sue scelte di vita come quella di fede:

“A un certo punto avevo perso un pò la strada, avevo perso un pò di equilibrio. Ci ha pensato Dio a farmi tornare in sella. Tramite Nicola (Legrottaglie) ho conosciuto Gesù. Sono un figlio di Dio, anche se Atleta di Cristo è una etichetta che spiega poco”.

Nessun rimpianto sulla sua carriera da giocatore quando era richiesto da club del calibro di Juventus e Real Madrid:

“Rimpianti? Assolutamente no. Se non sono andato in una grande squadra ci sarà anche un motivo. Nel migliore anno di Udine, quando feci undici gol si parlò con insistenza di un interessamento della Juventus e del Real Madrid, ma se non è successo vorrà dire che forse non c’erano le condizioni perchè ciò accadesse. A Udine ho trascorso i quattro anni più belli della mia carriera. Non mi pento di nulla. Anche le stagioni di Firenze e Roma sono state importanti”.

UFFICIALIZZATO CARAGLIO – Sembre nella giornata di ieri la società biancoazzura ha ufficializzato l’attaccante Milton Caraglio. Nato a Rosario il primo dicembre del 1988, ha esordito nella massima serie argentina nella stagione 2006/07 con l’Atletico Rosario (8 presenze), rimanendo in forza al club fino alla stagione 2009/2010 (2007/2008 (2/0) – 2008/2009 (21/7) – 2009/2010 (18/4)-); Nel 2010 approda negli States dove milita nel New England Revolution (12/3) e lo scorso campionato in Cile con i Rangers mette a segno 16 reti in 37 presenze.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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