Al Museo Vittoria Colonna un appuntamento in cui ci saranno tutte le arti performative di scultura, teatro, figurarte a confronto
PESCARA – Si svolgerà dal 3 al 30 marzo 2018 la manifestazione artistica che vedrà due grandi eventi affiancati: cominciando da “I SaveBiennale D’Arte Contemporanea per un Nuovo Mondo” e la mostra fotografica di Gaetano Gatto e Alessandro Petrini dal titolo “Shaped by time – Abruzzo meets Scozia/Forgiato dal tempo – L’Abruzzo incontra la Scozia”, presso il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara.
L’iniziativa è voluta intensamente dagli organizzatori Giovanni Di Iacovo (Assessorato alla Cultura della Città di Pescara), Giancarlo Sagazio (presidente Nucleo Volontario e Protezione Civile Anfi – Pescara), Gregorio Totaro (presidente dell’associazione nazionale Finanzieri d’Italia – Pescara), Fondazione Pescarabruzzo, Greta Massimi ((produttore esecutivo della manifestazione), Davide Cocozza (artista e direttore artistico di I SaveBiennale D’Arte Contemporanea per un Nuovo Mondo) e con il patrocinio della Provincia di Pescara.
“Un appuntamento biennale che vede giunti 40 artisti da ogni parte del mondo – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo – porteranno a Pescara diverse declinazioni dei linguaggi culturali quali fotografia, performance, arti visive in ogni sua sfumatura per un incontro dei migliori talenti giovani di questa città con quelli di altri Paesi perché Pescara è una città aperta che ha fame e sete di cultura e vuole condividerla con tutte le genti che sono parte del nostro importante pianeta, per questo si chiama ‘Biennale per un Nuovo Mondo che vogliamo costruire partendo dalla bellezza e dall’intelligenza. Pescara ha un panorama ricchissimo e acceso di creatività e talenti giovanili e volevamo creare un luogo in cui questi potessero esprimersi liberamente con le stesse generazioni culturali di altri Paesi”.
“Plaudo l’iniziativa e accolgo volentieri questo progetto – ha dichiarato il presidente della Provincia di Pescara, Antonio De Marco – e con l’associazione dei finanzieri e della Protezione Civile c’è un’attività che è volta soprattutto a fare ancora più grande la città di Pescara, la Provincia quando organizza un evento di questo tipo non vuole sostituire la città ma la sostiene e la vuole rendere ancora più centrale.
È un progetto ambizioso perché non dobbiamo dimenticare che il settore dell’arte e della cultura resta ancora l’anello debole della nostra società, almeno in questi casi le istituzioni devono essere totalmente alleate, non ci può stare distinzione soprattutto di indirizzo e vale la pena anche motivare i cittadini all’arte perché noi spesso noi pensiamo che non ci siano espressioni artistiche interessanti, invece è solo perché non le conosciamo.
Questo progetto consentirà l’incrocio di proposte nuove che ci sono rispetto a cittadini che non sanno granchè di arte, invece potrebbero iniziare un percorso anche individuale interessante. Fa bene anche ai cittadini immergersi nell’arte e nella cultura, li rende ancora più veri, a volte viviamo troppo nelle solitudine dei nostri luoghi, invece basta poco per sentirsi protagonisti veri, non bisogna per forza essere protagonisti istituzionali per aiutare veramente una città. Questo è un progetto nel quale anche i cittadini non impegnati nella vita istituzionale possono vivere e condividere con gli altri un progetto così ambizioso, quindi complimenti a chi se n’è fatto carico”.
“Ci siamo resi disponibili alla richiesta in quanto il principio era quello del progetto sociale no profit – ha rimarcato Gregorio Totaro, presidente Associazione Nazionale Finanzieri D’Italia Pescara – perché noi siamo una forza di Polizia, quindi il nostro Statuto prevede che dobbiamo essere apolitici e senza scopo di lucro. Le nostre fonti derivano dalle istituzioni, quindi non possiamo che rivolgerci a loro. Abbiamo acconsentito a questo progetto perché abbiamo visto che sono stati coinvolti i giovani e questo ci ha fatto molto piacere. Sproniamo i giovani a partecipare e gli chiediamo di essere attivi e di dimostrare le loro capacità. Ringrazio il Comune e gli organizzatori per averci coinvolti e le istituzioni che hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa”.
Oltre quaranta artisti provenienti da tutto il mondo esporranno nelle sale del Colonna: dipinti, sculture, installazioni e performance che prenderanno vita durante la manifestazione.
Ospite d’onore sarà l’artista Franco Summa che presenterà un’opera inedita.
SaveBiennale significa salvare, e questo è il concept lanciato agli artisti che hanno risposto prontamente. Salvare per portare in un nuovo mondo su cui ricominciare un’esistenza. Chi? Cosa? Quale? Sono le domande che ognuno si è posto per cominciare ad elaborare l’opera.
“Ringrazio il Comune e la Provincia perché in tutte le attività culturali che ho fatto sono sempre stata sostenuta e ho avuto la possibilità di portare avanti alcuni progetti culturali – ha sottolineato Greta Massimi produttore esecutivo della manifestazione – questo evento non sarebbe stato possibile senza l’aiuto prezioso della Fondazione Pescarabruzzo, questo bisogna dirlo perché quando si fa cultura c’è sempre bisogno di concretezza da parte delle istituzioni. Ci sono due mostre che hanno lo scopo di far conoscere il nostro territorio e di dare la possibilità di valorizzarlo e nello stesso tempo, in questo contenitore, munire giovani e professionisti di ambiti diversi al fine della riuscita dell’evento”.
“Pescara aveva bisogno di uno slancio culturale – ha ricordato Davide Cocozza, curatore della Biennale – è stata la città che negli anni ‘60/’70 era al centro dell’arte contemporanea italiana con appunto Schifano, Ristoletto, Franco Summa e adesso abbiamo la voglia di dare ai giovani l’opportunità di diventare come i loro maestri, quindi ho cercato in tutta Italia artisti d’arte contemporanea emergenti, giovani da portare qui insieme ad artisti locali, a quelle ‘divinità’ che sono gli artisti di Pescara come Summa.
Quindi un appuntamento in cui ci saranno tutte le arti performative di scultura, teatro, figurarte a confronto. Gli artisti presenteranno delle opere che porteranno sul loro pianeta, quindi una specie di Arca di Noè delle cose che vogliamo portare sul nuovo pianeta per migliorare quello che abbiamo generato su questa terra, quindi togliere gli elementi distruttivi per ricominciare appunto da zero, dall’arte. In questa iniziative elemento fondante è l’incontro con lo scambio culturale di diverse culturalità, di diverse nazioni da diverse parti del mondo. Un confronto con le altre cittadinanze, con gli artisti locali, molti non capiranno quello che dicono a Pescara e viceversa, la cosa bella sarà appunto conoscersi e scambiarsi delle idee e farai aiutare in questo scambio. È un evento dinamico che apre la strada ad una maggiore apertura della città”.