PESCARA – “La bomba d’acqua caduta lo scorso 4 maggio ha messo in ginocchio quattro comuni della provincia di Pescara, ossia Città Sant’Angelo, Collecorvino, Moscufo e Cappelle sul Tavo. Strade dissestate, frane, fossi esondati, case e cantine allagate e famiglie evacuate, un bilancio drammatico che oggi, accompagnati dal Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, abbiamo rappresentato al Vicepresidente della Regione Giovanni Lolli chiedendo aiuti straordinari a sostegno dei nostri territori. Vanno trovate le risorse per garantire interventi strutturali su un territorio duramente provato prima che altri fenomeni meteorologici avversi possano determinare ulteriori danni con gravi rischi per l’incolumità dei cittadini”.
Lo ha riferito Antonio Zaffiri, sindaco di Collecorvino, che ha partecipato al vertice con il Vicepresidente Lolli, il Capogruppo Sospiri e gli amministratori degli altri tre Comuni colpiti.
“I danni sono enormi e ancora in via di quantificazione, anzi i nostri uffici tecnici stanno ancora cercando di arginare le difficoltà determinate dal maltempo del 4 maggio scorso, ossia siamo ancora in piena emergenza, specie sul fronte delle famiglie evacuate che non sono ancora riuscite a rientrare nelle proprie case – ha spiegato il sindaco Zaffiri -.
Il sistema di allerta ha funzionato, e infatti in tutti e quattro i Comuni più colpiti siamo riusciti ad attivare sia il Centro Operativo Comunale (Coc), che il Genio Civile e la Protezione civile, muovendoci, nell’occasione, con il supporto delle Forze dell’Ordine. Ma questo non cancella, comunque, la drammaticità della situazione che stiamo ancora vivendo: una bomba d’acqua di pochi minuti ha sconquassato, devastato la nostra viabilità, sconvolgendo il sistema della regimentazione delle acque, con l’esondazione di diversi fossati e dei canali di scolo che non riuscivano a contenere l’enorme quantità di acqua che cadeva.
Moscufo e Collecorvino sono i due comuni più danneggiati: a Moscufo si sono allagate decine di scantinati, a Collecorvino e Città Sant’Angelo, in località Congiunti, lo straripamento di un fossato ha imposto la chiusura al traffico di due strade provinciali per sei ore con l’ausilio della Polizia di Stato, quella che collega Collecorvino con Congiunti, e poi Cappelle sul Tavo con Città Sant’Angelo.
A Cappelle è stata interrotta la viabilità sulla Statale 151 ed è stata poi riaperta solo con la supervisione dei Carabinieri. Sempre a Cappelle si è allagata tutta la zona artigianale della via Fiume Tavo e a Città Sant’Angelo l’acqua ha devastato la strada in contrada Cipressi e su Collecorvino e Moscufo, infine, abbiamo avuto la situazione più drammatica con l’obbligo di evacuare intere famiglie a rischio per le frane.
Oggi abbiamo illustrato la situazione al vicepresidente Lolli chiedendo l’individuazione delle risorse utili non tanto a risolvere l’emergenza del momento, ma piuttosto a consentirci quegli interventi strutturali necessari a sanare definitivamente situazioni di dissesto che ormai ci trasciniamo dietro da troppo tempo. Se a ogni rovescio si allagano sempre le stesse zone è evidente che non bastano più palliativi e aspirine, ma occorrono antibiotici per garantire ai cittadini almeno il ripristino di quella viabilità minima per rientrare nelle proprie case.
Il vicepresidente Lolli – ha aggiunto Zaffiri – ha assunto i primi contatti per tentare di trovare la strada finanziaria più urgente e immediata per sostenere la nostra azione amministrativa, ma è evidente che l’urgenza del momento ci impone di tenere alta la guardia e di fare opera di pressing sulla Regione che non può distogliere la propria attenzione da quello che è un problema vitale”.