PESCARA – “Da quella officina – scrive Mario Luzi di d’Annunzio – uscirono alcuni gioielli pregiatissimi nei quali la natura dell’artista, – vale a dire il suo dinamismo trasformatorio – rimane perfettamente catturata. Uscirono anche parecchi ‹mostri› nei quali né la lega, né l’impronta, né la temperatura hanno funzionato.”
“Tuttavia – aggiunge Luzi – quale sarebbe stato il linguaggio della nostra modernità se da quella fornace non si fosse messa a divorare insaziabilmente retaggi di ogni epoca, gerghi, codici di ogni attività e di ogni passività umana di cui fosse rimasto alfabeto o memoria?”.
Nel corso della serata, coordinata da Dante Marianacci, presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, verranno anche presentati gli atti del convegno internazionale “Il mondo di Mario Luzi. Mario Luzi nel mondo” (Cenacolo di Ares Edizioni), organizzato dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani nella ricorrenza del centenario della nascita del poeta. La manifestazione sarà allietata dagli intermezzi musicali di Arianna Di Pasquale (fisarmonica), allieva del Conservatorio Luisa d’Annunzio di Pescara e dalla lettura di brani critici e testi poetici di d’Annunzio e di Luzi.
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