La conferenza, organizzata dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, avrà per titolo D’Annunzio e Pirandello, duellanti per una nuova letteratura.
Nei primi decenni del Novecento, il panorama della cultura italiana è dominato da due personaggi molto diversi che però rappresentano quanto di meglio, in differenti prospettive, può offrire la letteratura italiana al nuovo mondo che si va delineando.
Se D’Annunzio disegna un orizzonte in cui si esalta la propria straordinaria creatività, la sensibilità peculiare per le risorse del linguaggio letterario, la capacità di recuperare e rivisitare i mondi della tradizione classica dando nuova linfa ai personaggi che li animano e li interpretano, Pirandello presenta al Novecento che inizia una concezione dell’arte e della letteratura totalmente nuova, frantumando dall’interno i modelli tradizionali del romanzo e del teatro.
L’uno, il Vate, preannuncia un universo, in cui sentimenti eroici educano al confronto con l’arte e il bello, variamente inteso.
L’altro, l’Umorista, configura un proprio ruolo di rivoluzionario delle letterature e del teatro, in cui il desiderio di un nuovo modo di parlare al pubblico conduce a ridisegnare, con la semplicità di uno stile quasi dimesso,- la realtà complessa e contraddittoria della modernità.
Sublime dall’alto e sublime dal basso: il passo del secolo è dato da questi grandi affabulatori sugli uomini e sulle loro sorti misteriose.
Nel corso della serata verranno letti brani tratti dalle opere dei due scrittori.
Ingresso libero
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