Home » Ambiente » Pescara, abbandono rifiuti: Petrelli riferisce su dati sanzioni Guardie Ambientali

Pescara, abbandono rifiuti: Petrelli riferisce su dati sanzioni Guardie Ambientali

da Redazione

discarica rifiuti ingombranti

La Giunta comunale sta valutando altre misure come  l’istituzione di una collaborazione  con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e l’eliminazione di tutti i cassonetti e bidoni stradali estendendo la raccolta porta a porta a tutta la città

PESCARA – Il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della Commissione che ha visto la presenza dell’assessore delegato Isabella Del Trecco e del Direttore di Ambiente Spa Massimo Del Bianco, è intervenuto sul  fenomeno degli abbandoni abusivi di rifiuti ingombranti e del conferimento fuori orario del pattume.169 le sanzioni comminate da settembre a oggi, di cui 77 solo dall’inizio dell’anno e altri 7 verbali elevati dall’8 al 14 marzo.A questo punto bisognerà  adottare altre misure di contrasto a tale fenomeno.

“Purtroppo l’abbandono sconsiderato dei rifiuti sul territorio continua a essere una piaga che quotidianamente viene denunciata dai cittadini – ha sottolineato il Presidente Petrelli -. Sino allo scorso settembre la guerra contro il fenomeno gravava interamente sulle spalle del Nucleo Ambiente della Polizia municipale, ma, proprio per alleggerire il carico di oneri dei nostri vigili, l’amministrazione ha deciso di far ricorso all’impiego di Ausiliari ambientali, delle vere Guardie. Due le unità individuate tramite un bando e incaricate con decreto sindacale; inizialmente le due Guardie hanno operato in affiancamento della Polizia municipale per un’adeguata formazione, poi per due mesi hanno lavorato con i Noe, coinvolti in un’operazione di indagine giudiziaria che ha determinato il sequestro di un’ampia area in provincia di Pescara utilizzata come discarica abusiva. Oggi sono di fatto pienamente operativi su Pescara e il servizio funziona, se pensiamo alle 77 sanzioni comminate solo dall’inizio dell’anno, con l’individuazione delle aree di maggiore criticità. Però non basta: le sanzioni, come hanno sottolineato l’assessore Del Trecco e il Direttore Del Bianco, non sono un deterrente sufficiente contro il fenomeno, chi è abituato alla pratica dell’abbandono abusivo e sistematico di ingombranti non ha paura delle multe. Basti pensare che solo nell’ultima settimana, compresa tra l’8 e il 14 marzo, le Guardie ambientali hanno effettuato 92 sopralluoghi sul territorio, 4 appostamenti in via Valle Furci, via Tiburtina-area Pozzolini, via Colli Innamorati, hanno eseguito 17 ispezioni e alla fine hanno elevato 7 sanzioni: una in via Monte Bolza, 3 in pieno centro, ovvero in piazza Sacro Cuore, 1 in via Valle Furci e 2 in via Tavo. In alcuni casi si trattava di abbandono di ingombranti, in altri di errato e sistematico conferimento fuori orario del pattume. Dai verbali delle Guardie, emerge che moltissime volte autori del fenomeno sono cittadini che arrivano da fuori città, magari da Francavilla al Mare o da Spoltore, utenti restii a seguire la raccolta differenziata nella loro città e che puntualmente preferiscono caricare i rifiuti in auto per scaricarli al primo bidone utile una volta arrivati a Pescara magari per lavoro o per studio. Secondo quanto riferito dal Direttore Del Bianco, sono tanti gli automobilisti che addirittura lanciano il sacchetto di rifiuti dal finestrino sulle rampe dell’asse attrezzato, le buste vengono ovviamente schiacciate dalle altre auto in transito e il pattume si distribuisce uniformemente sulla strada, costringendo Ambiente a interventi straordinari di pulizia e bonifica che hanno un costo in termini di dispendio di energie e di risorse; altra zona calda è il parcheggio delle aree di risulta, dove Ambiente effettua almeno un’operazione di bonifica complessiva ogni 7-10 giorni, e ogni volta vengono portati via almeno 4-5 camion pieni di materiale di vario genere da rimuovere. Utile, ma certamente non esaustivo, anche l’impiego delle telecamere, richiesto a gran voce da molti cittadini, come se fosse la soluzione a tutti i mali: come ha riferito il direttore Del Bianco – ha proseguito il Presidente Petrelli -, oggi le telecamere sono utili essenzialmente per i più sprovveduti perché chi abbandona gli ingombranti in modo scientifico e costante, come alcuni artigiani edili che cercano il modo più veloce e sbrigativo per liberarsi di inerti, usa ormai éscamotage collaudati, come lasciare il camion o l’auto lontano dai bidoni, dove pensa ci siano le telecamere puntate, per non far fotografare la targa del mezzo che permetterebbe di risalire alla sua identità, o addirittura coprirsi il volto con la mascherina o le sciarpe. Tuttavia, seppur si tratta di una guerra impari, l’amministrazione comunale non desiste nella battaglia contro l’inciviltà che dobbiamo vincere. Lo stesso assessore Del Trecco ha annunciato che, mentre continua l’attività di sensibilizzazione sul territorio, due sono le misure oggi all’esame dell’amministrazione comunale e che potrebbero scattare entro poche settimane: innanzitutto si sta vagliando l’opportunità di stipulare un accordo di collaborazione ad hoc con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, affinchè sorprendere una abbandono abusivo di rifiuti ingombranti non si riduca a una semplice sanzione, per quanto pesante possa essere, ma si traduca in una denuncia penale con conseguenze ben più pesanti per chi viene sorpreso in flagranza di reato; in secondo luogo l’eliminazione su tutto il territorio di Pescara dei bidoni stradali e l’avvio della raccolta porta a porta ovunque, una misura, quest’ultima, che impedirebbe a chi arriva da fuori Pescara di scambiare la città per la propria discarica personale. In più, come abbiamo ipotizzato nel corso della Commissione, potrebbe essere istituita anche una linea telefonica dedicata che permetterebbe ai cittadini di inoltrare una segnalazione in tempo reale alle Guardie ambientali nel momento in cui è in corso un abbandono di rifiuti ingombranti, permettendo alle due unità di arrivare sul posto tempestivamente per cogliere la flagranza del reato”.

Ti potrebbe interessare