Come sta il Pescara oggi?
R – In una fase di convalescenza da cui ha bisogno di uscire al più presto anche perché lo merita per quello che ha fatto vedere in questo torneo dall’inizio della stagione.
Cosa non sta funzionando?
R- Su questa breve fase involutiva hanno pesato diversi fattori, non trascurerei in primis la sosta forzata per la neve, la condizione non ottimale di qualche elemento portante e, soprattutto, le decisioni arbitrali. Ecco, la prima cosa da fare è proprio quella di recuperare un buon rapporto con la classe arbitrale che non è tutta corrotta , ma con qualche elemento non all’altezza del ruolo che ricopre.
R – Nulla, è il tecnico che gioca il più bel calcio e che la gente segue sempre più numerosa per l’armonia che fa esprimere ai suoi sul rettangolo verde. Forse l’unica cosa su cui lavorare è ritrovare fiducia nei propri mezzi e recuperare fisicamente qualche elemento che aveva fatto faville nel girone d’andata.
Torino-Verona-Sassuolo: che ruolo reciteranno in questa volata conclusiva?
R – Di squadre seriamente intenzionate a fare il salto di categoria ma dovranno, prima fare i conti con il Pescara.
Alla luce delle polemiche per gli errori arbitrali che hanno più volte penalizzato i biancoazzurri, cosa a tuo avviso, dovrebbe fare la società per salvaguardare la squadra ?
R – Evitare polemiche proprio col mondo arbitrale che, si sa, non è mai tenero con chi solleva polveroni.
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