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Pescara, degrado nei tunnel ferroviari:” una bomba sociale pronta a esplodere “

da Redazione

Lo sostiene Foschi dell’ Associazione ‘Pescara – Mi piace’ sottolineando che  decine di senzatetto vivono, dormono, mangiano sotto quei tunnel, rendendo inavvicinabile tutta la zona

degrado stazionePESCARA – “Materassi usati ammucchiati agli angoli, altrove cumuli di cartone, anch’essi usati di notte come giacigli e poi nascosti alla meno peggio di giorno. Addirittura piumoni invernali sistemati sugli alberi, tra i rami, sperando, forse di non dare nell’occhio, e, infine, montagne di rifiuti ovunque, agli angoli, nelle aiuole, e sui marciapiedi. È la bomba sociale che cova nei tunnel ferroviari della stazione centrale di Pescara dove, dopo alcuni blitz spot della Polizia municipale e dell’assessore delegato Gianni Teodoro, regna il caos, con decine di senzatetto, la maggior parte provenienti dall’est Europa, che vivono, dormono, mangiano sotto quei tunnel, rendendo inavvicinabile tutta la zona.

E la gente ha paura: hanno paura i fruitori della stazione ferroviaria che, se arrivano di notte, si ritrovano di fronte un accampamento, hanno paura i fruitori della vicina stazione dei bus, ha paura chi, dalle 20 in poi, quando scende il buio, deve riprendere la macchina parcheggiata sulle aree di risulta e non sa chi incontrerà. E quella bomba sociale è lo specchio di una giunta Alessandrini incapace, in quattro anni e mezzo, di fronteggiare la problematica e che pensa di risolvere tutto semplicemente riaprendo un mercatino fintamente etnico”.

Lo ha denunciato Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, contattato dai cittadini e commercianti della zona con i quali ha effettuato un giro dell’area, e dopo aver visionato le foto scattate da Marco Forconi, titolare della libreria Rusconi all’interno della stazione ed esponente di Fratelli d’Italia.

“I blitz spot dell’assessore Teodoro e dell’A-team della Polizia municipale, il nucleo Giona, non sono serviti a nulla se non a fare qualche uscita sui giornali – ha constatato Foschi –. Poche settimane e sulla zona delle aree di risulta circostanti la stazione ferroviaria, specie la parte più a nord, sono scesi il silenzio e il buio, rendendo di nuovo la zona terra di nessuno. O meglio, terra di chi ha trasformato l’area in un vero accampamento a cielo aperto e la situazione continua a peggiorare giorno per giorno: di sera, a detta dei residenti e commercianti della zona, ci sono decine di senzatetto, presumibilmente originari dell’est Europa, uomini e donne, che arrivano nell’area limitrofa ai tunnel e, uno a uno, si distribuiscono occupando tutta la zona, mangiando a terra, incuranti dei rifiuti già presenti, compresa la carcassa di qualche povero gatto morto, e lasciando poi altra immondizia oltre ai propri bisogni organici.

Quindi allargano materassi, coperte di fortuna, prendono dagli alberi alcuni piumoni, aprono dei cartoni e si coricano per la notte. Di giorno, richiudono tutte le suppellettili, sistemate negli angoli sotto i tunnel, o addirittura sugli alberi presenti anche nella zona nord delle aree di risulta o in mezzo ai giardinetti, e si distribuiscono nel centro cittadino per l’accattonaggio. Un rituale che rappresenta una bomba sociale pronta a esplodere da un minuto all’altro: senza parlare delle risse continue registrate nella zona, è evidente che la loro presenza sta divenendo difficile.

Al di là del degrado, dei cattivi odori che si espandono nella zona, al di là dei rifiuti, è evidente che la loro permanenza rappresenta una fonte di insicurezza e di pericolo per i cittadini che, scesa la sera, hanno paura di transitare nella zona a piedi, e questo riguarda le decine e decine di lavoratori delle attività del centro che si ritrovano ad andare sulle aree di risulta anche alle 21 per riprendere la propria auto parcheggiata.

La cosa più sconvolgente è che, mentre a Pescara il degrado si impossessa del pieno centro cittadino, il sindaco Alessandrini, anziché assumere delle iniziative utili a fronteggiare l’emergenza sociale, si trastulla tra mercatini fintamente etnici e un progetto irrealizzabile di riqualificazione delle aree di risulta – ha continuato Foschi –, dimostrando di non avere la benchè minima percezione delle necessità reali degli utenti e del territorio. Chiaramente rigiriamo l’emergenza all’assessore Teodoro, invitandolo, però, a non limitarsi a interventi spot autopromozionali: piuttosto si preoccupi di capire l’origine di quei senzatetto, attivando anche le Associazioni che operano nel settore con i contributi del Comune, e istituisca un presidio fisso della Polizia municipale nella zona che diventi un deterrente contro gli accampamenti abusivi.

Ovviamente chiediamo anche ad Attiva di intervenire con una bonifica straordinaria della zona, ritirando anche i cartoni, i materassi e i piumoni usati come giacigli e che sono fonte di degrado e, infine, interesseremo della situazione la Commissione Vigilanza per chiedere, ancora una volta, un’azione di pressing nei confronti della inadempiente giunta Alessandrini al fine di realizzare un impianto di videosorveglianza in tutta l’area”.