Home » Pescara » Pescara, degrado sociale: Foschi chiede l’intervento dell’Esercito

Pescara, degrado sociale: Foschi chiede l’intervento dell’Esercito

da Redazione

Foto Attiva pulizia giardini terminalPESCARA – Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ torna a sottolineare il problema del degrado sociale sempre più evidente in città  e a  chiedere un incontro con il Prefetto Provolo nonchè l’intervento dell’Esercito per garantire un monitoraggio costante del territorio, scoraggiando presenze inadeguate che alzano il livello di insicurezza.

“La situazione sta chiaramente precipitando e le Istituzioni preposte a garantire la sicurezza dei cittadini, non stanno muovendo un dito – ha detto Foschi -. Appena qualche settimana fa abbiamo incontrato in maniera ufficiale la Polizia municipale esponendo le varie problematiche, specie quelle inerenti il Terminal bus, e chiedendo l’adozione di interventi per ridurre la portata del degrado sociale che ormai si vive in tutta la zona del centro, addirittura proponendo anche la recinzione dei giardini del Terminal, da trasformare in area sgambettamento cani, un’area protetta da chiudere a chiave di notte per impedire intrusioni e abusi.

Foto due che si lavano nella Fontana CascellaE invece nulla, non è accaduto nulla, anzi la situazione continua a peggiorare: due giorni fa è diventato virale il video dei due uomini che, comodamente seduti sulla pietra della Nave del Maestro Cascella, si sono fatti tranquillamente il bagno dentro la fontana, usando anche lo shampoo e curando ogni punto della propria igiene intima, incuranti della presenza di famiglie, bambini, anziani, incuranti anche delle riprese video.

Tutto questo è accaduto in piazza Primo Maggio, sulla riviera nord, in pieno centro, con le spiagge affollate e non c’è stato un vigile urbano che sia intervenuto per fermare i due uomini. Stesso copione per un altro extracomunitario tranquillamente disteso in pieno giorno sul marciapiede antistante il Terminal bus della stazione, a dormire placidamente.

A svegliarlo è stato ‘l’inopportuno’ arrivo degli operatori e dei mezzi della Attiva che dovevano fare l’ennesima, inutile, bonifica della discarica presente nei giardini del Terminal bus, una bonifica che ogni giorno pagano i pescaresi con le proprie tasse, ma che è una tela di Penelope, ogni giorno si ricomincia da zero.Foto ragazzo al cassonetto abiti usati

Infine c’è anche l’extracomunitario che oggi, alle 9 del mattino, ha svuotato il cassonetto per la raccolta degli abiti usati presente in via Firenze, incrocio con piazza del Concilio, dove tra circa 17 giorni torneranno centinaia di bambini per la riapertura delle scuole. E anche in questo caso, incurante dei passanti, a due passi dalla sede del Comune, proprio davanti alle finestre della Provincia e della Prefettura, l’uomo ha tranquillamente aperto il cassone, passando oltre un’ora a scegliere i vestiti utili, provando anche i pantaloni, e lasciando a terra ciò che non lo soddisfaceva.

Noi siamo esterrefatti – ha aggiunto Foschi -: è evidente che a Pescara il degrado e l’abbandono sociale hanno raggiunto livelli limite che evidentemente l’assessore alle Politiche sociali Antonella Allegrino non è in grado di affrontare. Se un extracomunitario senzatetto dorme sul marciapiede evidentemente non aveva altro luogo in cui andare, o non ha trovato posto nel dormitorio cittadino di via Alento che la Caritas utilizza non per i senzatetto di Pescara, ma per ospitare i presunti profughi.

Se un extracomunitario cerca abiti in un cassonetto dei rifiuti, significa che non sa dove procurarsi altri vestiti perché non ha ricevuto un’assistenza sociale.

Se due stranieri si lavano in una fontana pubblica, senza essere fermati, vuol dire che sulla riviera, in piena estate, non c’è un servizio di controllo del territorio da parte della Polizia municipale; se invece i vigili c’erano allora ci devono spiegare perché hanno permesso che due persone si facessero il bagno in una fontana artistica pubblica.

Ma le gravissime carenze di un’amministrazione comunale incapace non possono continuare a riversarsi e a danneggiare l’immagine della città.

In autunno tali fenomeni non potranno che subire una recrudescenza e la giunta Alessandrini ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di affrontare l’emergenza sociale e i relativi problemi di ordine pubblico.

Oggi chiediamo di nuovo un confronto con il Prefetto Provolo, che rappresenta lo Stato sul territorio, e chiediamo formalmente che a Pescara venga assegnato un contingente dell’Esercito per garantire un potenziamento della vigilanza sulla città e dell’azione di deterrenza nei confronti di chi usa le nostre strade come una camera da letto, o un bagno a cielo aperto o una discarica”.

Ti potrebbe interessare