PESCARA – L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco e il Presidente della Commissione consiliare Ambiente Ivo Petrelli hanno inviato una lettera al Direttore generale della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi per sollecitare una collaborazione nell’organizzare la raccolta domiciliare porta a porta, anche all’interno dei condomini, dei rifiuti indifferenziati dei pazienti Covid positivi che si stanno curando a casa e non necessitano del ricovero ospedaliero.
Il Comune chiede alla Asl di indicare le modalità e le possibilità di partnership per affidare alla ditta che già si occupa del conferimento dei rifiuti speciali per l’ospedale anche il ritiro del pattume potenzialmente contaminato al domicilio dei pazienti Covid., che oggi hanno raggiunto quota 400.Tale servizio non può essere svolto dalla società Ambiente Spa, né tantomeno dalla Protezione civile, come da protocollo dell’Istituto Superiore della Sanità.
“Al Manager Ciamponi abbiamo segnalato la necessità-urgenza che si sta registrando nella città di Pescara – hanno spiegato l’assessore Del Trecco e il Presidente Petrelli -. La seconda ondata della pandemia da Sars-Cov-19 ha investito infatti anche il nostro territorio, con una differenza sostanziale rispetto alla prima ondata dello scorso marzo-maggio. Ovvero: se nella prima fase la maggior parte dei soggetti contagiati è stata costretta a ricorrere alle cure ospedaliere, il rodaggio dei sistemi di cura e di reazione ai trattamenti, sta invece permettendo a molti pazienti della seconda fase di vivere la propria malattia a casa, tra le mura domestiche, anziché in ospedale. Si tratta di un risultato importante perché da un lato ci permette di non congestionare ulteriormente il Covid Hospital di Pescara, trattando in ospedale solo i ‘casi’ effettivamente più gravi, dall’altro di rendere meno traumatico l’impatto del virus anche sul nostro tessuto sociale. Per tutti i pazienti in isolamento domiciliare, con virus conclamato, è riservato il trattamento straordinario della raccolta dei rifiuti, secondo le procedure fissate dall’Istituto Superiore di Sanità. Non appena la Asl comunica al Comune i nominativi dei soggetti positivi al Covid.19, gli Uffici comunali trasmettono gli stessi nominativi alla società partecipata Ambiente Spa, che si occupa del servizio di conferimento, raccolta e trattamento del pattume cittadino. Ai cittadini Covid-positivi viene consegnato un kit per la raccolta del pattume in modalità indifferenziata, quindi buste nere con pallini rossi in numero adeguato e lo scotch per sigillare le stesse e due volte a settimana, il martedì e il venerdì, il pattume viene conferito. Attualmente i cittadini in isolamento domiciliare che stanno beneficiando di tale servizio straordinario sono poco meno di 500, 400 alla data odierna, un numero, appunto, straordinario, che ha posto un problema organizzativo. Secondo le procedure dell’ISS i cittadini Covid-positivi devono depositare, nei giorni indicati, i propri rifiuti nei cassonetti stradali o, al più, nei cassonetti condominiali, ovvero l’ISS non ha contemplato il ritiro domiciliare, sul pianerottolo, delle buste dei rifiuti. Procedura che però ha determinato un paradosso, ovvero cittadini Covid-positivi che sono obbligati a restare in casa per non diffondere il contagio, ma che poi una o due volte a settimana devono scendere sotto casa per gettare i rifiuti, che significa consentire loro di utilizzare l’ascensore del proprio condominio, toccare pulsanti e maniglia dell’ascensore e maniglia del portone condominiale, ovvero toccare parti comuni agli altri condomini esposti al rischio concreto, e neanche troppo remoto, di contagio. Ora – hanno detto l’assessore Del Trecco e il Presidente Petrelli -, non avendo l’ISS contemplato la possibilità, il dovere e neanche l’opportunità, a carico delle società che si occupano della gestione ordinaria del pattume, di provvedere al ritiro domiciliare del pattume potenzialmente contaminato, società che non hanno neanche la preparazione, l’attrezzatura e il know how eventualmente necessario per provvedere in tal senso, chiediamo all’Azienda Asl di Pescara di valutare la possibilità di instaurare una collaborazione istituzionale con il Comune di Pescara per far fronte all’esigenza evidenziata. La Asl ha sicuramente in essere un servizio già collaudato per la raccolta di rifiuti speciali o potenzialmente Covid-contaminati, ha il know how richiesto in tali occasioni e potrebbe essere un valido supporto per l’amministrazione comunale per una rapida organizzazione di un servizio apposito, dedicato alla raccolta domiciliare del pattume speciale, secondo le modalità e le disposizioni che potremo eventualmente concordare. A questo punto attendiamo un riscontro della Asl, alla luce anche del vertice del Comitato ristretto dei sindaci della Asl previsto per i prossimi giorni”.
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