PESCARA – L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco ieri mattina ha effettuato un sopralluogo presso la discarica di Colle Cese e presso l’impianto di Casoni, in provincia di Chieti, a fronte dell’impossibilità a visitare la discarica di Casoni, chiusa per lavori. Presenti al sopralluogo anche il Presidente di Ambiente Spa, Massimo Sfamurri, il Presidente di Attiva Spa Guglielmo Lancasteri, il Direttore di Attiva Massimo Del Bianco e l’ingegnere Francesca Gizzarelli.L’assessore ha assicurato che Pescara non vivrà alcuna emergenza determinata dall’esaurimento delle discariche di Colle Cese e Casoni.Infatti gli uffici comunali stanno già valutando, da mesi, le proposte pervenute da sette aziende che hanno risposto al bando regionale per individuare operatori economici interessati alla fornitura di servizi per lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre si stanno anche verificando i costi sostenuti dalla città di Napoli per il trasporto all’estero dei rifiuti cittadini via mare. La nuova soluzione sarà pronta a breve, prima della scadenza di marzo, quando è stata prevista la chiusura dei due impianti.
Ha spiegato la Del Trecco:
innanzitutto abbiamo preso atto della situazione della discarica di Colle Cese : lo scorso 25 novembre abbiamo ricevuto una lettera da parte della ditta proprietaria della discarica che ha annunciato la saturazione della struttura, che ormai avrebbe una capacità residua di soli 20mila metri cubi, sufficienti appena ad arrivare a marzo, dunque è agli sgoccioli. Ma lo sapevamo e stavamo già lavorando per scongiurare emergenze. Siamo andati anche a Casoni, a Chieti, per verificare l’impianto per il trattamento biologico e per il Cdr, ossia la produzione del combustibile da rifiuto che tutti gli enti locali devono fare obbligatoriamente dal primo agosto scorso, mentre è saltata la riunione finale prevista con l’ingegner Gerardini, il Dirigente del Settore Ambiente della Regione Abruzzo, per un’indisposizione improvvisa del dirigente. La posizione del Comune di Pescara è però chiara: il Comune di Pescara continua a insistere su un discorso di impiantistica pubblica che il Comune deve sostenere con la Regione, la Provincia di Pescara e Ambiente Spa. Non si tratta più di individuare eventuali impianti, perché il Piano Provinciale dei Rifiuti ha già individuato i siti; ora dobbiamo realizzare gli impianti pubblici per la Raccolta differenziata dei rifiuti che è fondamentale per far sì che nella discarica pubblica vada una parte minimale residua del pattume cittadino. Intanto stiamo valutando le possibili alternative da adottare alla chiusura delle due discariche oggi aperte: innanzitutto la Regione Abruzzo ha emanato un bando nel 2011, un avviso pubblico per individuare operatori economici interessati alla fornitura di servizi per lo smaltimento dei rifiuti fuori Regione o in territori comunitari. Sette gli operatori economici che hanno risposto e oggi i nostri uffici stanno già verificando i relativi costi e le loro disponibilità. E nel frattempo stiamo verificando anche i costi che oggi sostiene il Comune di Napoli per il trasporto all’estero dei rifiuti via mare, sempre se fosse possibile l’accesso in Adriatico delle imbarcazioni. Nel frattempo Ambiente Spa ha già ufficializzato stamane il lavoro in atto per l’apertura del biodigestore di Colle Cese per lo smaltimento dei rifiuti organici, che sarebbe un grosso aiuto per la città; inoltre il Comune ha bisogno di un’area di trasbordo autonoma e stiamo già valutando la disponibilità di superfici pubbliche da utilizzare. Iniziative che dovranno correre parallelamente al discorso di attivazione di una discarica pubblica puntando all’Ato dei rifiuti con l’unione dei Comuni.