PESCARA – La pattuglia della Polizia giudiziaria della Polizia municipale, coordinata dal Maggiore Adamo Agostinone, ha fermato e denunciato ieri due parcheggiatori abusivi che stavano ‘appostati’ dietro le auto, e non appena l’automobilista di turno parcheggiava la propria vettura, lo circondavano per costringerlo a lasciare l’obolo. Uno dei due, Cosimo D’Amuri, residente e domiciliato a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, dove peraltro si trova in regime di libertà vigilata, è risultato in possesso di una Carta d’identità rilasciata dal Comune di Pescara che non avrebbe potuto avere, non avendo neanche la residenza sul territorio. E ora sulla vicenda si dovrà fare piena luce per capire cosa sia accaduto, accertando ovviamente anche l’autenticità del documento e la sua regolare registrazione.
Il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del territorio Armando Foschi ,dopo essere stato informato dell’accaduto dalla Polizia municipale, ha detto:
l’episodio è avvenuto , nei pressi dell’ospedale civile, dove ogni giorno transitano migliaia di automobilisti . In sostanza, come hanno poi riferito alcuni cittadini, i due uomini, Cosimo D’Amuri, 53 anni, e Salvo Passanisi, 39 anni, gironzolavano nella zona, tra i parcheggi posti a ridosso della cinta ospedaliera, e non appena vedevano avvicinarsi un automobilista intento a parcheggiare, gli si facevano intorno per farsi lasciare qualche spicciolo. A notare quel movimento è stata la pattuglia di Polizia giudiziaria coordinata dal maggiore Agostinone, che ha fermato i due chiedendo la consegna dei documenti. E subito è saltata fuori la sorpresa: un rapido controllo e riscontro tra i dati forniti e i computer, hanno permesso di accertare che D’Amuri, originario e residente a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, è un sorvegliato speciale, sottoposto al regime di libertà vigilata per un anno. L’uomo, che ha diversi precedenti, è stato ovviamente denunciato a piede libero perché si accompagnava con pregiudicati e lunedì la Polizia municipale chiederà al giudice la revoca della libertà vigilata. Ma soprattutto è emerso che l’uomo, seppure privo di residenza o domicilio a Pescara, e che peraltro avrebbe dovuto trovarsi a Francavilla Fontana, era in possesso di una regolare carta d’identità rilasciata dal Comune di Pescara. Ovviamente la Polizia giudiziaria indagherà anche su tale circostanza, verificando l’autenticità del documento e soprattutto da chi sia stato rilasciato. Il secondo uomo, Passanisi, residente a Silvi, anch’egli pregiudicato, è invece stato denunciato perché colpito dall’ordine di non poter tornare a Pescara. Ora i controlli e gli accertamenti sui parcheggiatori abusivi proseguiranno anche nei prossimi giorni, a partire da domani, spostando l’attenzione sulle aree di risulta dell’ex stazione.