I consiglieri del centrodestra infatti considerano inutile tale delibera che giovedì tornerà in Consiglio comunale e sottolineano che non ci sarà un nuovo depuratore, ma un ‘parco depurativo’ cioè un numero imprecisato di ‘vasche di prima pioggia’ da realizzare con i 30 milioni di euro promessi dalla Regione Abruzzo.
“Per mesi abbiamo letto e sentito i proclami del duo Alessandrini-Del Vecchio che hanno presentato la delibera come la ‘manna’ dal cielo, un atto fondamentale per garantire mare pulito nell’estate 2017, oggi abbiamo assistito a una retromarcia spaventosa, persino sui contenuti della delibera – hanno sottolineato i Gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura -. Si gioca sulle parole, quindi il sindaco parla della realizzazione di un ‘parco depurativo’ o di filiera della depurazione, scartando il vecchio termine ‘depuratore’, in sostanza quello che vuole costruire è un parco in cui andare a fare il picnic con la famiglia la domenica e, intanto, guardare che fine fanno i nostri liquami cittadini.
Scherzi a parte, sono le parole del vicesindaco Del Vecchio a farci riflettere: innanzitutto ha smentito l’Aca affermando che i lavori già appaltati per il potenziamento del depuratore di via Raiale, costo 8milioni e mezzo di euro, miglioreranno solo la ‘qualità della depurazione e non la quantità’, ossia non aumenterà la capacità di depurare una maggiore quantità di reflui, ma quelli già oggi depurati verranno puliti meglio, secondo le parole del vicesindaco Del Vecchio.
Ma in realtà sono inutili anche le opere del ‘Parco depurativo’, su cui la Regione si preparerebbe a buttare 30milioni di euro soldi pubblici: innanzitutto, secondo il vicesindaco Del Vecchio, il Consiglio comunale è chiamato a localizzare non il nuovo depuratore, ma il ‘parco depurativo’, che consisterà nella realizzazione di un numero ancora imprecisato di vasche di prima pioggia, vasche di trattamento e poi sgrigliature dirette al depuratore, oltre ad altre imprecisate attività.
Il Consiglio comunale potrà scegliere l’area, fermo restando però che la scelta finale verrà comunque demandata al privato che dovrà assumere la gestione del nuovo impianto e che quindi potrebbe anche fare una scelta diversa da quella dell’Assemblea, e allora non si comprende perché si chiede il pronunciamento dell’Assise in questa fase.
Poi scopriamo che le opere comunque saranno completate entro due o tre anni, quindi non ci aiuteranno ad affrontare l’emergenza odierna e che comunque quelle opere consentiranno di aumentare la capacità depurativa dell’impianto di via Raiale di appena 5mila metri cubi di reflui al giorno, ovvero nulla a fronte delle esigenze di Pescara.
A questo punto quella del vicesindaco Del Vecchio, oggi, il quale ha già profetizzato la terza estate con i divieti di balneazione sul nostro litorale, ci è sembrata una confessione in piena regola che ci ha semplicemente confermato l’inutilità della delibera portata in Consiglio comunale e un accanimento inspiegabile, e a questo punto anche un tantino sospetto, della giunta Alessandrini nel volerla approvare a tutti i costi.
Giovedì torneremo allora in aula – hanno aggiunto i Gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura – e di nuovo proporremo la nostra sospensiva, facendo appello al buon senso anche dei consiglieri di maggioranza, che inviteremo a riflettere sulle parole del vicesindaco Del Vecchio. Se Pescara ha la disponibilità di 30milioni di euro, garantiti dalla Regione Abruzzo, per fronteggiare l’emergenza depurazione, dirottiamo quelle somme su altre opere, ben più utili, come la realizzazione di bacini di contenimento delle acque meteoriche anche ai fini di un loro riciclo o la realizzazione di infrastrutture separate per la conduzione delle acque bianche e di quelle nere.
Non possiamo dimenticare che due delle tre aree private individuate per ospitare il ‘parco depurativo’ (l’ex Sansificio e l’ex Cogolo) sono siti industriali dismessi o in attività e che, quindi, le valutazioni ambientali prescritte dalla legge potrebbero fornire esiti fortemente negativi con oneri finanziari obbligatori in termini di caratterizzazioni e di bonifica tali da rendere insostenibile la stessa spesa.
A questo punto ci pare doverosa la sospensione della delibera, in attesa della riunione già convocata dalla Regione Abruzzo per il prossimo 6 marzo per la verifica puntuale dello stato dell’arte ambientale e per l’individuazione dei provvedimenti da assumere per migliorare e rendere autonomo il sistema depurativo dell’agglomerato urbano dei Comuni di Pescara, San Giovanni Teatino e Spoltore”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter