I presidenti Petrelli e Pastore annunciano che i lavori di adeguamento dell’impianto depurativo potrebbero riprendere a metà maggio
PESCARA – “Potrebbero riprendere per metà maggio prossimo i lavori di potenziamento e adeguamento dell’impianto depurativo di Pescara con la bonifica di un’ampia area che in parte dovrà accogliere la nuova vasca di trattamento dei reflui. A dare concretezza a tale previsione è il reperimento di un nuovo finanziamento di 1milione di euro, fondi Masterplan, che la Regione Abruzzo è riuscita a intercettare e ad assegnare all’Aca, stazione appaltante, proprio per far fronte alle spese suppletive determinate dalle operazioni di bonifica. Ed entro metà maggio il Collegio Consultivo si sarà anche espresso sulle riserve avanzate dall’Ati che, a quel punto, potrà riaprire il cantiere che, secondo le previsioni, potrebbe terminare per settembre 2022, ovvero tra 450 giorni come da appalto”. Lo hanno detto i Presidenti delle Commissioni Ambiente Ivo Petrelli e Lavori pubblici Massimo Pastore ufficializzando l’esito della seduta congiunta svoltasi in sopralluogo presso il depuratore di Pescara, in via Raiale, alla presenza dell’ingegnere Aca Lucia Bergia, Responsabile unico del procedimento dei lavori in corso.
“Il cantiere è di rilevanza strategica considerando che garantirà il potenziamento del nostro depuratore con la realizzazione di nuove strutture per il trattamento dei reflui, intervento che, come facilmente intuibile, mira soprattutto a garantire la salubrità e la qualità delle acque del fiume e, quindi, del mare – hanno ricordato i Presidenti Petrelli e Pastore –. E infatti parliamo di un progetto da 7milioni 102mila 120 euro che prevede la realizzazione di un nuovo sistema di grigliatura e di sabbiatura che consentirà un aumento della portata del trattamento di almeno due volte rispetto all’attuale portata media e un abbattimento del 30 per cento del carico inquinante dei reflui, e di una nuova vasca di ossidazione con i flussi di fondo, perché quella attualmente in uso è chiaramente obsoleta, come ha illustrato l’ingegner Bergia. Peraltro i nuovi strumenti di grigliatura e la nuova vasca ci permetteranno di sottoporre a trattamento anche quella parte di acque che attualmente risultano in eccesso rispetto alla portata del depuratore e vengono sottoposte solo a disinfezione con acido peracetico prima di essere reimmesse nel fiume.
I lavori sono stati appaltati nel 2017, sono iniziati a metà del 2018, è stato realizzato il 5 per cento delle opere, ma nel 2019 è arrivato lo stop, proprio quando stava partendo la realizzazione della nuova vasca di ossidazione che, come da progetto, dovrà essere costruita su un’area che però necessità di una preliminare opera di riqualificazione e di bonifica. Si tratta infatti di una superficie storicamente usata per lo stoccaggio dei fanghi che, inizialmente, si pensava potessero essere assimilati a inerti per il loro smaltimento; oggi invece le nuove normative impongono, appunto, il loro trattamento come fanghi, procedura che ha imposto l’avvio di una Conferenza dei servizi con il coinvolgimento di Provincia, Arta, Asl e Regione. La Conferenza si è chiusa solo nel gennaio 2020, praticamente alla vigilia dell’emergenza Covid-19, stabilendo le modalità di bonifica dell’area, ovvero i fanghi non verranno portati via, ma verranno accantonati e messi in sicurezza, coperti con teloni di garanzia, operazione che ha richiesto l’individuazione di risorse aggiuntive rispetto ai 7milioni di euro iniziali per la copertura di un intervento di fatto imprevisto.
Finalmente oggi – hanno aggiunto i Presidenti Petrelli e Pastore – abbiamo avuto la garanzia dell’effettiva assegnazione da parte della Regione Abruzzo di 1milione di euro finalizzato a dare copertura all’intervento aggiuntivo, che significa permettere di riaprire il cantiere presumibilmente per metà maggio. La stessa Aca si è detta fiduciosa anche sulla possibilità di superare positivamente le riserve avanzate dall’Ati, il raggruppamento delle tre imprese che si è aggiudicata l’appalto, De Cesaris-Almacis-Etica, per le quali è stato nominato un Collegio Consultivo Tecnico, costituito da 3 professionisti esterni e che entro 15-30 giorni al massimo dovrà esprimere il proprio parere di merito. E, se l’Aca riuscirà a rispettare la tempistica, l’intero intervento potrebbe concludersi per settembre 2022. Non solo – hanno aggiunto i Presidenti Petrelli e Pastore -: l’ingegner Bergia ci ha ufficializzato oggi la disponibilità di un ulteriore finanziamento Masterplan-Regione Abruzzo per 3milioni di euro per realizzare un terzo stralcio di opere sul depuratore tese a garantire un ulteriore miglioramento delle procedure di sedimentazione e disinfezione dei reflui, e anche in questo caso i tempi sono stringenti, per dicembre 2021 l’Aca dovrà infatti aver completato la gara e fatta l’aggiudicazione. Ovviamente terremo accesi i riflettori su un’opera di tale rilevanza e chiederemo un aggiornamento all’Aca non appena il Collegio Consultivo si sarà espresso sulle riserve per confermare la tempistica di cantiere”.