PESCARA – Il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Vincenzo D’Incecco interviene sull’assegnazione gratuita del campo di calcio ‘Donati’ alla Cooperativa Eta Beta per consentire l’attività amatoriale a 15 ragazzi immigrati. D’Incecco non critica l’iniziativa, tesa a dare uno svago a giovani che, in caso contrario, non hanno alcuna attività da svolgere nel corso delle lunghe giornate nei centri di accoglienza, ma il fatto che la cooperativa, che percepisce un regolare pagamento per il mantenimento dei ragazzi extracomunitari, non debba pagare al Comune la quota fissata per l’utilizzo del campo, come fanno le società sportive.
“In sostanza – ha spiegato il Vicecapogruppo D’Incecco – lo scorso settembre, il Coordinatore della cooperativa Eta Beta, responsabile del Centro di Accoglienza straordinaria Cas ‘San Donato’, ha chiesto al Comune di Pescara l’utilizzo degli impianti sportivi comunali per i ‘giovani migranti ospiti nel proprio centro di accoglienza’, informando l’amministrazione di aver costituito una Base Associativa sportiva con 15 ragazzi tesserati Endas.
Nello specifico è stata chiesto, per la stagione sportiva 2017-2018, l’utilizzo del campo Donati, di via Imele, nella giornata del sabato, dalle 10 alle 12, e del Campo San Marco, in via Aldo Moro, il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 12, due impianti che l’amministrazione comunale ha peraltro assegnato in gestione esterna a due Associazioni sportive, la Gladius Pescara 2010 e la Delfino Flacco Porto, con relativi bandi e spese a carico delle Associazioni.
La giunta Alessandrini ha subito raccolto l’appello spingendosi oltre:
nel provvedimento, così come nella relazione d’accompagnamento, si legge che la cooperativa avrebbe fatto richiesta di ‘concessione a titolo gratuito dei due impianti sportivi’, in realtà nella lettera del Coordinatore, allegata alla delibera, non si fa alcun riferimento alla richiesta di ‘utilizzo a titolo gratuito’.
Quindi la giunta Alessandrini ha chiesto la disponibilità dei due impianti affidati in gestione esterna, solo la Gladius ha concesso l’assegnazione per il sabato mattina.
La giunta ha subito approvato la relativa delibera, sottolineando che ‘la prevista attività sportiva assume un’elevata valenza sociale in quanto risponde al bisogno di socializzazione e affermazione individuale di persone svantaggiate, nonché ha lo scopo di costruire occasioni di eque opportunità’.
Ora, non solleviamo obiezioni nel merito dell’iniziativa, ma non riteniamo accettabile che per l’utilizzo dell’impianto la Cooperativa Eta Beta non debba pagare la quota fissata dall’attuale amministrazione.
Tale quota viene implacabilmente imposta a tutte le piccole società sportive che si contendono gli esigui spazi sportivi del nostro territorio e che per consentire ai propri bambini tesserati di giocare e allenarsi devono sobbarcarsi di grossi sacrifici economici, che spesso ricadono, inevitabilmente, sulle famiglie.
Le stesse piccole società, che non hanno certamente scopo di lucro, e che appena l’anno scorso si sono visti raddoppiare le tariffe dalla giunta Alessandrini, con una stangata che, nonostante le proteste, non sono riusciti a fermare e alla fine si sono dovuti adeguare all’ineluttabile.
Non comprendiamo perché, secondo il sindaco Alessandrini, l’attività proposta dalla cooperativa Eta Beta per i presunti profughi sia così socialmente rilevante da dover beneficiare non di uno sconto, ma addirittura di un azzeramento della tariffa, e dell’esonero dal pagare anche i consumi elettrici, mentre l’attività svolta sul territorio da società sportive storiche non meriti lo stesso riguardo.
Peraltro – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco -, è vero che la Cooperativa Eta Beta risulta iscritta tra le Onlus, ma è altrettanto vero che per la gestione specifica degli immigrati nei centri di accoglienza la stessa cooperativa percepisce le indennità fissate dallo Stato, ovvero circa 35 euro al giorno per ciascun immigrato, non è un’attività di solidarietà, ma è un’attività professionale che viene regolarmente compensata dal Governo.
Dunque, a maggior ragione, riteniamo che la concessione elargita dalla giunta Alessandrini sia ingiustificata e inaccettabile.
A questo punto, sebbene sia in corso la sessione del Consiglio comunale sul bilancio, ho chiesto la convocazione urgente congiunta delle Commissioni Finanze e Sport per poter esaminare gli atti con l’assessore e i dirigenti delegati, al fine di giungere alla revoca dell’atto.
Bene fanno le cooperative a incentivare l’attività sportiva tra i ragazzi accolti, ma le stesse cooperative devono pagare come tutti per l’utilizzo degli spazi comunali, anche per non arrecare un danno economico evidente alle casse cittadine”.