Il Capogruppo di Forze di Libertà riferisce sul vertice della Commissione Edilizia scolastica tenutosi ieri
PESCARA – “La Provincia di Pescara non ha un euro per fare alcun tipo di intervento sugli Istituti Superiori di sua competenza, né tantomeno per programmare una qualunque manutenzione ordinaria.
Su 18 scuole esistenti su vari fabbricati, solo 5 edifici hanno uno studio di vulnerabilità sismica che ha imposto interventi su due edifici, il ‘Mario de’ Fiori’ di Penne e l’Agrario di Alanno.
Per tutti gli altri Istituti il Presidente Di Marco ha alzato bandiera bianca, una situazione di collasso e di immobilismo istituzionale che non è accettabile e che ha generato situazioni di caos come quella del Liceo Scientifico ‘Da Vinci’ di Pescara.
Acquisite le informazioni, ora organizzeremo l’adozione di iniziative nei confronti della Prefettura e di una Regione-matrigna che non provvede alla sicurezza dei suoi studenti, e di un Governo Pd romano su cui lo stesso Di Marco, nonostante la stessa appartenenza politica, non è riuscito ad avere alcuna voce autorevole”.
Lo ha detto il Capogruppo di Forze della Libertà Vincenzo D’Incecco al termine del lungo vertice della Commissione Edilizia scolastica, convocato ieri su sua richiesta dal Presidente Di Marco, oggi assente, Commissione presieduta dal neo-presidente Annalisa Palozzo.
“La situazione è catastrofica – ha detto il Capogruppo D’Incecco -: a oggi la Provincia di Pescara non è in grado di assicurare la sicurezza delle migliaia di studenti che frequentano e vivono quotidianamente negli Istituti scolastici di sua competenza. Partiamo dai numeri: la Provincia gestisce 18 Istituti Superiori, ciascuno dei quali conta diversi plessi.
Solo 5 Istituti hanno un certificato di vulnerabilità sismica, ossia il Misticoni, il Bellisario e il Liceo Marconi tutti di Pescara;poi il ‘Mario de’ Fiori’ di Penne e l’Istituto Agrario di Alanno.
Le verifiche hanno imposto interventi urgenti di adeguamento sismico su un’ala della scuola di Penne e sul convitto dell’Agrario di Alanno. Nel frattempo dalla Regione Abruzzo sarebbero stati garantiti, sulla carta, fondi per il ‘Marconi’ di Penne, il liceo che lo scorso inverno ha subito un crollo durante l’emergenza neve e maltempo, per 611mila euro complessivi; e poi ancora 1milione 221mila 700 euro per l’Istituto ‘Spaventa’ di Città Sant’Angelo, cifre che ci dicono anche la rilevanza delle opere evidentemente necessarie.
Ma anche in questo caso siamo ancora all’anno zero, proprio perché i fondi necessari sono stati solo promessi, ma la Provincia non li ha mai ricevuti in cassa, e quando arriveranno comunque bisognerà fare le progettazioni definitive ed esecutive e le gare d’appalto.
A fronte di tale situazione, la Provincia ha le casse vuote, non c’è un euro, non solo per eventuali manutenzioni ordinarie, ma non ci sono fondi neanche per coprire gli studi di vulnerabilità sismica, che costano circa 18-20mila euro per ciascun edificio, come da convenzione che la Provincia, a differenza del Comune di Pescara, ha già stipulato con l’Ordine degli Ingegneri.
Nel frattempo i problemi si moltiplicano sul territorio:
prima la vicenda vergognosa del Liceo Scientifico ‘Da Vinci’ completamente scaricata sulle spalle del Comune, che sta consentendo a 210 studenti di andare a scuola in una struttura che non è una scuola, che non ha lo studio di vulnerabilità sismica, e che dal 18 settembre dovrebbe divenire un cantiere con i ragazzi dentro.
Gli alunni non potranno più neanche usare le scale, da sottoporre a lavori, e che entreranno e usciranno da scuola usando una scala antincendio provvisoria, come ha già dichiarato il vicesindaco Blasioli, in barba a qualunque misura e garanzia di sicurezza.
E ora si è aggiunto anche il problema dell’Istituto ‘Volta’ dove, a lavori di manutenzione appena conclusi, stamane pioveva dentro a causa di presunte infiltrazioni dal tetto.
La verità emersa oggi è una sola – ha aggiunto il Capogruppo D’Incecco -: il Presidente Di Marco dovrebbe avere il coraggio di chiudere tutte le scuole sulle quali non può dare garanzie di sicurezza e dovrebbe restituire la fascia della Provincia e la tessera del Pd, cosa che ovviamente non farà mai.
Ovviamente non possiamo limitarci ad acquisire tali informazioni e a rassegnarci:
scriveremo subito una nota al Prefetto di Pescara per metterlo a conoscenza della situazione delle scuole superiori, e chiedendogli la convocazione di un vertice istituzionale urgente che veda anche la presenza della Regione Abruzzo per chiedere lo stanziamento immediato di fondi utili almeno a finanziare gli studi di vulnerabilità sismica, per poi individuare le prime emergenze e priorità del territorio”.