PESCARA – Di seguito ai disordini avvenuti all’ospedale di Pescara alle prime ore del mattino di venerdì 13 settembre sono state immediatamente avviate le attività investigative ad opera della squadra mobile finalizzate all’identificazione dei soggetti coinvolti nell’azione delittuosa. La situazione era stata seguita e monitorata anche nel corso di un dedicato Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, convocato d’urgenza dal Prefetto di Pescara .
Sulla base delle attività investigative svolte, nelle prime ore di questa mattina, nella città di Pescara, personale della squadra mobile con l’ausilio degli equipaggi del reparto prevenzione crimine ha dato esecuzione a 3 provvedimenti in carcere a seguito di revoca dei benefici concessi emessi dall’ufficio di sorveglianza di Pescara nei confronti di una donna e due uomini tutti con precedenti di polizia che sarebbero, salvo la presunzione di innocenza, coinvolti insieme ad altri, di gravi e ingiustificati comportamenti commessi nella giornata di venerdì scorso presso il reparto di oncologia dell’ospedale Santo spirito di Pescara.
Al termine delle emergenti indagini tese all’individuazione dei responsabili, si è proceduto, dopo aver notiziato la procura della Repubblica di Pescara, al deferimento di 14 persone tutte coinvolte a vario titolo, salvo la presunzione di innocenza, di danneggiamento, minaccia aggravata e interruzione pubblico servizio.
Nella circostanza gli stessi sarebbero penetrati con violenza all’interno del nosocomio reparto di oncologia ove avrebbero inveito contro il personale sanitario, minacciandoli a seguito del decesso di un loro congiunto ricoverato nel citato reparto procurando altresì danneggiamento alla struttura, minacciando il personale sanitario e interrompendo per un sensibile periodo il servizio ospedaliero.
Quest’operazione di polizia e la prima risposta immediata ai disordini avvenuti qualche giorno fa presso l’ospedale, la stessa è stata condotta con tempestività ed efficacia, alla luce dell’emissione di un provvedimento emesso dal magistrato dell’ufficio di sorveglianza di Pescara e alla procura della Repubblica di Pescara alla quale è stato comunicato il primo esito delle indagini .
Le attività Investigative coordinate dalla procura della Repubblica di Pescara proseguono finalizzate a identificare altri compartecipi dei reati commessi all’interno della struttura ospedaliera che hanno scosso come noto l’opinione pubblica non solo pescarese.
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