Per Tomei è necessario avere un solo centro di comando e che il Comune sia più trasparente sugli interventi
PESCARA – «La nostra proposta di istituire una Autorità dotata di pieni poteri, per coordinare le azioni di contrasto all’inquinamento, trova ora ulteriore attualità in relazione ai divieti di balneazione imposti su un tratto del litorale di Pescara».
Lo afferma il segretario nazionale di Cna Balneatori Abruzzo, Cristiano Tomei, secondo il quale «occorre un atto di sensibilità istituzionale, da parte del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, nell’accogliere la richiesta formulata nelle scorse settimane dalle imprese balneari aderenti alla Cna. L’abbiamo definita una “task force” perché crediamo che i tanti interventi, pure in corso sul litorale abruzzese, per essere efficaci abbiano bisogno di un coordinamento unico, di una sola regia, di un solo centro di comando».
Chiaro che la preoccupazione corra soprattutto alla difficile situazione della città di Pescara, ed ai divieti che proprio ieri sono stati disposti nel tratto compreso tra il porto e via Ragazzi del ’99. Dice ancora Tomei: «Al Comune, che pure si sta prodigando sul terreno del risanamento degli scarichi abusivi e sul completamento di opere importanti per la depurazione e il collettamento delle acque, chiediamo una operazione-trasparenza nei confronti della pubblica opinione: ovvero la puntuale comunicazione di tutti gli interventi programmati, dei loro tempi di attuazione, dei loro esiti. Solo così crediamo si possano rassicurare i cittadini, gli operatori del settore, i turisti, sul regolare svolgimento della imminente stagione balneare».