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Pescara, nuovo divieto temporaneo di balneazione per le piogge

da Redazione

In seguito a fenomeni di sfioro ,il sindaco ha emesso un divieto temporaneo di balneazione ,di 48 ore ,a nord  dallo stabilimento Hai Bin fino alla Paranza compresi e a sud dalla Zattera al Circolo della Vela

divieto balneazionePESCARA – L’estate 2016 a Pescara ha come sgradito protagonista il maltempo  con il conseguente  balletto di divieti e revoche della balneazione per i fenomeni di sfioro, che riversano  nel fiume acqua piovana mista ad acqua di fogna. Affrontare in maniera semplicistica e lineare una tale  emergenza ambientale ,  riducendola  a un problema di causa-effetto tra eventi meteo e inquinamento,  rischia di far perdere di vista tutti i fattori   che negli anni hanno concorso  a ridurre così  il nostro mare .Non è più tempo di parole,di proclami ,ma di azioni,interventi immediati e risolutori.

In una nota,di seguito riportata, il sindaco Alessandrini e il vicesindaco Del Vecchio spiegano quanto accaduto e annunciano  che si chiederà  la nomina di un Commissario straordinario al fine di accelerare i tempi realizzativi di programmi e progetti .

Nella mattinata odierna sono stati resi noti i risultati dei campionamenti di routine effettuati dall’Arta lo scorso 9 agosto che danno valori conformi su tutti i punti di prelievo del litorale cittadino. Tuttavia, a seguito delle piogge di ieri e della comunicazione ACA circa gli sfiori, è stato necessario ricorrere nuovamente al divieto temporaneo di 48 ore di balneazione, che vige sulla riviera a nord nella zona antistante via Muzii (dallo stabilimento Hai Bin fino alla Paranza compresi) e a sud nella zona antistante Fosso Vallelunga (dalla Zattera al Circolo della Vela).

“Questa mattina due dati contrastanti mettono ancora una volta in evidenza come la qualità delle acque di balneazione della città di Pescara si riacquistano esclusivamente attraverso il sistema di duplicazione dell’attuale depuratore e quello a lungo termine, riguardante la separazione delle acque bianche dalle nere – così il sindaco Marco Alessandrini e il vice sindaco Enzo Del Vecchio – Infatti, dopo le piogge di ieri e seguendo l’obbligo prescritto dalle norme nazionali e regionali, il depuratore di Pescara non è stato in grado di gestire tutte le portate di acqua reflue e piovana e l’ACA ha comunicato di aver dovuto attivare gli sversamenti a fiume su alcune delle condotte. Pertanto il Comune ha dovuto emettere la relativa ordinanza di divieto temporaneo di 48 ore. Si tratta di un provvedimento precauzionale, a tutela della salute pubblica, ma che certamente non favorisce il settore turistico della nostra città, in primis le attività degli stabilimenti balneari, specie in un periodo delicato come questo.

D’altro canto, invece, proprio oggi acquisiamo la comunicazione dell’Arta sui prelievi che seppure siano stati fatti in mare lo scorso 9 agosto, 48 ore dopo il divieto di balneazione che abbiamo emesso a seguito delle piogge del 6 agosto, hanno dato valori di conformità alla balneazione su tutti i punti di campionamento del litorale cittadino, nessuno escluso.

Queste due situazioni confermano come ormai sia non più rinviabile intervenire sul depuratore e sulle condotte delle acque reflue, avendo a riguardo il pieno sostegno economico da parte della Regione Abruzzo che ci ha comunicato di aver destinato al comprensorio pescarese circa 30 milioni di euro delle nuove risorse dei fondi PAR/FSC che in questa settimana il Governo ha deliberato in favore dell’Abruzzo. Una risposta immediata e un’attenzione ormai “maniacale”, che la filiera istituzionale riversa sulla questione balneazione, facendone la priorità assoluta in questo momento, per consentire il superamento delle attuali criticità che non possiamo più permetterci.

In linea con tutto ciò vanno inserite le riunioni svolte questa settimana sia in Regione e mercoledì in Comune, voluta per affrontare concretamente i temi necessari a una soluzione. A cui si aggiungono i colloqui di stamane con la dirigenza ACA e il sopralluogo con l’ingegner Giuliano Rossi presso il depuratore di Pescara, sia per verificare la gestione della criticità in atto, sia per acquisire notizie e informazioni utili per dare seguito a quanto emerso nel corso degli incontri sopra detti.

In definitiva continueremo a lavorare anche il questi giorni, per recuperare il troppo tempo perduto durante le decine di anni trascorsi senza iniziativa, non escludendo di sollecitare l’ipotesi avanzata dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso, ovvero di richiedere al Governo la nomina di un Commissario straordinario con poteri in grado di accelerare i tempi realizzativi dei programmi e progetti inerenti tale materia e risolutivi dei problemi che dobbiamo ancora affrontare”.

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