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Pescara, domenica andrà in scena “Memoriale” di e con Matteo Auciello

da Redazione

Allo spazio Matta la replica dello spettacolo prodotto da Teatro Spoglio e Compagnia del Paradosso

Gli ingranaggiPESCARA – Domenica 29 gennaio, alle ore 17.30, allo spazio Matta di Pescara andrà in scena una replica dello spettacolo “Memoriale”, di e con Matteo Auciello, tratto dal romanzo omonimo di Paolo Volponi e prodotto da Teatro Spoglio e Compagnia del Paradosso.

La performance è riservata a un numero limitato di spettatori (ogni volta 10) per favorire un rapporto intimo e ravvicinato tra l’attore in scena e il pubblico. Tema del lavoro è la condizione operaia: lo spettacolo racconta la vicenda di Albino Saluggia, operaio nell’Italia del boom. Affetto da tubercolosi, Albino sviluppa una dolente riflessione sull’alienazione prodotta dalla società industriale, ricostruita in scena con una drammaturgia fatta di azione fisica, parola e canto.

Lo spettacolo

“Memoriale”
di e con Matteo Auciello
dal romanzo omonimo di Paolo Volponi
Produzione: Teatro Spoglio, Compagnia del Paradosso
Non vogliamo certo fare i «pifferai della rivoluzione»: sarebbe controproducente. Ma Memoriale ci parla della condizione operaia ed è un ottimo momento per portarlo in scena. Il romanzo di Paolo Volponi racconta la vicenda di Albino Saluggia, operaio nell’Italia del boom.

Reduce dalla seconda guerra mondiale, affetto da tubercolosi, dalla propria esperienza di operaio Albino ricava una dolente e stralunata riflessione filosofica sull’alienazione prodotta dalla società industriale.

Così la testimonianza sociale si intreccia al flusso di coscienza, Svevo a Pasolini (passando per Kafka, il Vangelo e Leopardi), in una lingua precisa, evocativa, “lunare”. Un romanzo così basterebbe leggerlo: come portarlo in scena? Dando sostanza al testo attraverso le azioni fisiche, in uno spazio spoglio in cui le emozioni, le parole, il corpo malato di Albino acquistino la massima risonanza. Non un teatro di narrazione, quindi: l’attore non “dice” il testo ma lo “vive”, appoggiandosi a una drammaturgia di azione fisica, parola, canto.

“Memoriale” è un viaggio circolare in cui Albino parte dai suoi mali e ritorna ad essi: non c’è soluzione alla sua angoscia, ma il contatto con lo spettatore la allevia e risolve la solitudine in comunità, permettendo a tutti di tornare al quotidiano più fraterni e consapevoli.