Un Pescara a due facce, inguardabile nel primo tempo e straripante nella ripresa, ha la meglio su un Portogruaro che si scioglier come neve al sole, incapace di mantenere il doppio vantaggio.
GLI SCHIERAMENTI – Di Francesco presenta il solito 4-4-1-1 ma con delle novità importanti a livello di interpreti. Davanti a Pinna infatti, oltre ai soliti Zanon, Mengoni e Olivi, viene schierato Ariatti come terzino sinistro. A centrocampo altra novità rilevante: Verratti infatti viene schierato al fianco di Cascione con ai lati i soliti Bonanni e Gessa. L’attacco è affidato a Soddimo e a Stoian.
Viviani presenta un Portogruaro tatticamente speculare all’avversario. Davanti a Rossi infatti, si schierano da destra a sinistra Lanzoni, Cristante, Madaschi e Gargiulo. A centrocampo Tarana a destra e Espinal a sinistra fungono da esterni con al centro Mattielig e Amodio. Cunico e Schiavon agiscono più avanzati per tentare di impensierire la retroguardia abruzzese.
ARIATTI SBAGLIA DUE VOLTE, IL PORTOGRUARO SCAPPA – Al 30′ la partita subisce una svolta: Tarana sfugge ad Ariatti che lo stende in area. Calcio di rigore inevitabile con annessa ammonizione per l’ex Chievo. Cunico dagli 11 metri realizza il vantaggio veneto. Gli abruzzesi non hanno neanche il tempo di riassestarsi che subiscono il raddoppio 7 minuti più tardi, quando, su un lancio lungo del Portogruaro, ancora Ariatti, sbaglia la scelta del tempo, lasciandosi scavalcare dal pallone che arriva a Tarana, abile a scavalcare con un pallonetto Pinna in uscita.
RIPRESA ALL’ARMA BIANCA – Di Francesco non cambia nulla a livello tattico nella ripresa, ma probabilmente fa una sfuriata ai giocatori nello spogliatoio, perchè l’undici biancazzurro che scende in capo nel secondo tempo è un’altra squadra. Il Portogruaro viene messo all’angolo e sbattuto come un pugile suonato. Al 50′ Soddimo con un preciso colpo di testa su traversone di Bonanni, insacca, riaprendo la gara. Gli abruzzesi ci credono e iniziano ad attaccare a testa bassa. Il Portogruaro tenta di controllare e ripartire in contropiede. Gli riesce al 57′ quando Tarana, il migliore dei suoi, pesca Schiavon che però tira a lato sull’uscita di Pinna. E’ il canto del cigno dei veneti.
PER TIRARE LE SOMME – Il Pescara così coglie un’importantissima vittoria in chiave salvezza, mostrando carattere e spirito di squadra. Un dato però, deve far riflettere Di Francesco: per la quinta volta consecutiva gli abruzzesi beccano due gol in casa. Urgono rimedi. Il Portogruaro da oggi è ultimo in classifica e già questo dice tutto. Il modo in cui la squadra si è consegnata mani e piedi al Pescara nella ripresa deve far riflettere allenatore e dirigenza. I veneti non vincono da 11 giornate in cui hanno racimolato solo 4 punti, frutto di altrettanti pari. Salvarsi così è dura. Nota a margine un infortunio accorso a Madaschi dopo uno scontro di gioco. Il difensore ha subito un trauma cranico ed è stato costretto ad abbandonare anzitempo il campo. Al momento è sotto osservazione all’Ospedale Civile di Pescara. Le sue condizioni però, non preoccupano.
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