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Pescara, dragaggio porto canale: problematico lo smaltimento dei fanghi

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Bloccate dall’Arta le operazioni di dragaggio perché la vasca di colmata non sarebbe adeguatamente impermeabilizzata.

PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri in merito alle problematiche  sorte  per il dragaggio del porto canale hanno comunicato che martedì prossimo, nel corso della Conferenza dei Servizi convocata d’urgenza presso la Direzione Marittima, si tenterà in ogni modo di sbloccare la procedura, individuando come e dove poter smaltire i fanghi che saranno tolti dal porto canale per restituire navigabilità ai suoi fondali. L’amministrazione comunale e la Regione Abruzzo intendono  avviare nel più breve tempo possibile l’intervento, per il quale sono  già disponibili i fondi, 800mila euro,  ma sono sorti problemi  in merito alla non disponibilità della vasca di colmata per il conferimento dei fanghi stessi. In questo  periodo Comune e Regione si sono attivati per reperire i fondi e avviare le procedure del caso con il Governo centrale, fino ad ottenere lo scorso 5 marzo gli ultimi provvedimenti autorizzativi ,tanto da poter stabilire anche il cronoprogramma dei lavori. L’inizio delle operazioni di dragaggio era atteso entro fine marzo, per essere completate in 30 giorni.

Hanno spiegato Mascia e Sospiri:

nei giorni scorsi, però è arrivato lo stop da parte dell’Arta che avrebbe sollevato perplessità circa la possibilità di utilizzare la vasca di colmata del nuovo porto per lo smaltimento dei fanghi, perché la stessa vasca risulterebbe priva di un tessuto di impermeabilizzazione e protezione che addirittura doveva essere posizionato sul fondo della struttura stessa già negli anni passati prima del posizionamento di qualunque fango.

Tali perplessità hanno ovviamente determinato il blocco delle operazioni di dragaggio, il momentaneo congelamento dei fondi e, soprattutto, un ulteriore aggravamento delle condizioni dei fondali del porto commerciale, con forti problemi per gli operatori che ogni giorno effettuano le proprie manovre all’interno dello scalo.

Una situazione insopportabile per gli operatori e inconcepibile per le stesse pubbliche amministrazioni, che esprimono la propria massima solidarietà nei confronti di tali utenti. Ovviamente abbiamo di nuovo riattivato i contatti con Roma, contatti che hanno determinato la convocazione d’urgenza di una nuova Conferenza dei Servizi, fissata per martedì prossimo, presso la Capitaneria di Porto di Pescara, per valutare la proposta avanzata dal Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, relativamente al dragaggio e al posizionamento in una discarica autorizzata del materiale di escavo. Al vertice prenderanno parte anche i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Protezione civile, l’Arta, la Direzione regionale dei Trasporti, la Direzione dell’Agricoltura e delle Foreste, la Direzione Lavori pubblici Servizi idrici integrati e l’Ispra, ossia l’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale. Sarà un vertice decisivo, in cui Comune e Regione chiederanno l’immediato sblocco della procedura per restituire una boccata d’ossigeno al nostro scalo portuale.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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