Home » Attualità » Pescara e Montesilvano classificate ‘zona di insediamento’ del punteruolo rosso

Pescara e Montesilvano classificate ‘zona di insediamento’ del punteruolo rosso

da Donatella Di Biase

PESCARA – I  Presidenti della Commissione consiliare Ambiente Nico Lerri e della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi al termine della seduta di ieri  della stessa Commissione, svoltasi alla presenza, tra gli altri, dei dirigenti comunali, della dottoressa Di Silvestre dell’Arssa e dei rappresentanti della Polizia municipale per fare il punto circa lo stato di allerta inerente la diffusione del punteruolo rosso sul territorio, hanno ufficializzato dati poco rassicuranti in merito allo stato di salute delle palme di Pescara.

Infatti  lunedì prossimo, 12 aprile, partiranno  le operazioni per l’abbattimento di un secondo lotto di 30 palme della nostra riviera colpite in modo irrimediabile dal punteruolo rosso. Inoltre  l’Arssa ha rivelato che  il capoluogo adriatico è stato  ormai classificato come ‘zona di insediamento’, ossia come luogo in cui tecnicamente non è più possibile l’eliminazione dell’insetto. Come dire che dobbiamo abituarci a convivere con il problema  e rassegnarci a veder scomparire una dopo l’altra quelle piante che hanno da sempre  contraddistinto il nostro bel lungomare.

L’amministrazione comunale cercherà di contenere le infestazioni e rallentare la moria delle piante, in attesa di poter avviare la sperimentazione di una nuova molecola chimica, procedura approvata dal Ministero della Salute, ma per la quale si è ancora in attesa dell’emanazione del relativo decreto. Nel frattempo, però, saranno intensificati i controlli sulle piante private, anche per verificare il rispetto delle ordinanze di abbattimento emesse dalla stessa Arssa e che, se non ottemperate, possono determinare multe dai 2.500 ai 5mila euro.

Ha affermato il Presidente Lerri:

purtroppo è stato confermato lo stato di emergenza in merito alla situazione delle palme del nostro litorale. Attualmente l’amministrazione comunale sta effettuando un primo intervento per l’abbattimento di 80 palme ormai morte, alcune delle quali già prive della chioma, con la rimozione dei tronchi dalla riviera, e complessivamente l’impresa sta eliminando circa 7 o 8 palme al giorno. Lunedì prossimo 12 aprile entrerà in azione una seconda impresa per l’abbattimento di altre 30 palme, anch’esse ormai morte.

Ma la situazione resta per ora drammatica: l’Arssa ha infatti annunciato che Pescara e Montesilvano sono state ufficialmente classificate come ‘zone di insediamento’ del punteruolo rosso, in altre parole non è più possibile debellare l’insetto, ma piuttosto dobbiamo abituarci a conviverci, adottando comunque misure per il contenimento delle infestazioni delle nostre piante e per il rallentamento della moria delle palme stesse che ancora resistono alla malattia.

Nel frattempo continuiamo ad attendere l’emanazione del decreto che, a livello nazionale, ci permetterebbe di sperimentare ovunque, dunque anche a Pescara, la molecola chimica, dunque un nuovo fitofarmaco, che potrebbe rivelarsi più efficace nella lotta contro il punteruolo e che dovrebbe sostituire i prodotti biologici utilizzati sino a oggi che però non sono riusciti a fermare l’estensione del fenomeno. Il decreto dovrebbe essere pubblicato per maggio.

Ma non basta: come ormai ribadiamo da mesi, mentre l’amministrazione comunale sta operando per contenere la diffusione dell’insetto attraverso l’abbattimento sistematico delle palme infette e lo smaltimento speciale e differenziato del materiale di risulta, resta il problema delle piante di proprietà private, spesso lasciate marcire all’interno dei condomini e dei giardini senza essere rimosse, una condizione che inevitabilmente favorisce il proliferare dell’insetto, visto che all’interno di ogni pianta dimorano circa 1.500 larve, e il suo passaggio da una palma all’altra.

A questo punto occorrerà potenziare i controlli sui privati: sino a oggi l’Arssa ha emanato già 200 ordinanze di abbattimento di piante private sull’intero Abruzzo, di cui 90 provvedimenti solo su Pescara per 150 palme complessive. La risposta da parte degli utenti pescaresi sarebbe già stata buona, ma occorre fare di più, ossia accertare, caso per caso, il reale rispetto dell’ordinanza stessa. L’Arssa, dal proprio canto, garantisce già dei controlli sul territorio, ma abbiamo offerto anche la collaborazione della Polizia municipale per approfondire e accelerare gli accertamenti, ricordando che il mancato rispetto del provvedimento si traduce automaticamente in una multa che oscilla tra i 2.500 e i 5mila euro.

Ha  aggiunto il Presidente Foschi :

consideriamo che una pianta privata malata e non tagliata rappresenta un veicolo d’infezione che potenzialmente ha arrecato e sta arrecando un danno al patrimonio comunale. Nei confronti dei trasgressori dell’ordinanza, dunque, la stessa amministrazione potrebbe valutare l’opportunità di costituirsi parte civile per una richiesta di risarcimento del danno. Per tale ragione vanno intensificati i controlli, facendo ricorso anche al Corpo della Polizia Forestale e alla Polizia Provinciale.

In merito all’emanazione del Decreto sull’utilizzo della molecola chimica, di fatto già approvata dal Ministero della Salute, vista l’urgenza del provvedimento, chiederemo al Presidente della Regione Chiodi e al suo assessore delegato Mauro Febo di coinvolgere i prefetti delle città costiere coinvolte, ossia Pescara, Chieti e Teramo, per sollecitare l’intervento del Governo. Nel frattempo Pescara dovrà cominciare a progettare una nuova riviera, pensando anche al dopo-palma e riflettendo su quei ritardi del passato governo cittadino di centro-sinistra che purtroppo hanno favorito la diffusione dell’insetto: ovviamente dovremo affidarci a un architetto ambientale capace di studiare l’utilizzo di nuove piante, non troppo distanti da quelle palme che fanno parte del nostro patrimonio storico-affettivo, oltre che territoriale, e che ci aiutino a non stravolgere eccessivamente l’immagine del nostro litorale, tanto cara a pescaresi e turisti.

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento