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Pescara, effluvi nauseanti invadono la città

da Redazione

L’allarme di Foschi, la rassicurazione di Arta e Comune

PESCARA -La città di Pescara è stata invasa oggi da odori nauseabondi che hanno allarmato i cittadini ignari delle cause di tali effluvi. Riportiamo le note di Foschi e del Comune.

Armando Foschi – Pescara Mi piace – su Pescara appestata dall’odore di feci

“Già ieri sera – ha spiegato Foschi – nel centro cittadino c’era un forte odore acre, tipico del sansificio. Ma questa mattina l’aria è completamente cambiata, anzi è diventata irrespirabile. Già alle 7 del mattino tutta la città era invasa dall’odore inequivocabile di escrementi: da Porta Nuova, zona via D’Avalos-via Bardet, via Marconi, sino al centro, dunque riviera nord, via del Concilio, piazza Sant’Andrea, via Gobetti, era impossibile non accorgersene e non essere disturbati da quell’olezzo anomalo. Il pensiero di molti è subito corso verso il depuratore, ovvero al sospetto che fosse accaduto qualcosa all’impianto di via Raiale, e in tanti già dalle 8 hanno tempestato i centralini del Comune per capire cosa stesse accadendo e perché a Pescara ci fosse quell’odore che sta tuttora costringendo tutti a tenere ben chiuse le finestre di case, scuole e uffici. Ma dal Comune nessuna risposta. E ovviamente l’allerta resta, perché non possiamo dimenticare l’emergenza ambientale che si è verificata a Pescara appena il 28 luglio scorso, quando in 17 ore 30milioni di litri di reflui e liquami di fogna sono finiti nel fiume e nel mare, e in tanti avevano avuto, in quei giorni, il sospetto vedendo il colore strano dell’acqua e, soprattutto, il suo cattivo odore. Ma in quell’occasione il sindaco Alessandrini ha ritenuto opportuno non avvisare la popolazione che ha continuato a farsi il bagno in mezzo a quelle feci; così come accaduto lo scorso 17 ottobre quando nel mare è stata avvistata e fotografata una evidente chiazza marrone che, uscendo dal fiume, arrivava fino a piazza Primo Maggio, ma, anche in quel caso, fatti i campionamenti mai nessuno ha saputo la natura e l’origine di quella chiazza marrone. A questo punto i sospetti sono molti e l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede al Comune di intervenire per accertare l’origine dell’odore insopportabile, attivando tutte le opportune misure di emergenza e mobilitando le unità ispettive dell’Arta con le strumentazioni del caso, perché la città ha il diritto di sapere che aria sta respirando”.

Odore acre dalla sanseria. L’Arta rassicura: non si tratta di emissioni inquinanti. L’Amministrazione: “Il depuratore funziona. E’ sansa, non altro.A breve però iniziative a tutela del fiume”.

Da qualche giorno si avverte in città un odore acre, stando ai rilievi dell’Arta tale odore viene prodotto dal processo di estrazione dei polifenoli e materiale organico dalla sansa, effettuato in alcuni periodi dell’anno dalla sanseria che si trova all’ingresso della città, le cui emissioni non comportano inquinamento e danno per la salute dei cittadini. Diverse sono state le segnalazioni arrivate da parte della comunità riguardo al fenomeno, acuito dall’assenza di vento che non favorisce il ricambio dell’aria.

“Vogliamo rassicurare la popolazione in merito alla natura di tale odore che espressamente richiama all’odore che si sente presso i frantoi – chiariscono gli assessori a Demanio e Ambiente Enzo Del Vecchio e Paola Marchegiani – Già nei giorni scorsi l’Amministrazione ha chiesto all’Arta di verificare provenienza e natura dell’odore e il direttore dell’Agenzia a tutela del territorio ci ha rassicurati sul fatto che tali emissioni non sono dannose o nocive alla salute, perché nei limiti consentiti. Nulla si può per il cattivo odore associato alle fasi di lavorazione della sansa, fasi che prevedono le emissioni, ma anche altre operazioni che condizionano comunque l’ambiente diffondendo odore nell’ambiente circostante, perché non esistono parametri limite per stabilire provvedimenti. Inoltre in questi giorni non c’è vento e l’odore staziona, inondando la città e anche dando adito a nasi fantasiosi che vi leggono odori organici sì, ma che non hanno nulla a che vedere con la sansa e con la realtà dei fatti.

Circa presunti allarmi di sversamenti di feci che circolano a mezzo stampa, infatti, vogliamo rassicurare il consigliere Armando Foschi che non vi sono problemi legati al depuratore, né alla condotta, che peraltro già da tempo è tornata ad essere funzionante nella rete principale a seguito del completamento dei lavori per il ripristino del tratto collassato il 6 aprile che lui doviziosamente ricorda ad ogni occasione.

Di certo non possiamo escludere, come ormai la sistematica indagine che stiamo conducendo sulle acque del fiume ci induce a fare, che dal fiume possa arrivare anche un lezzo legato alla concentrazione di enterococchi e escherichia, presenze che sono state riscontrate nei monitoraggi e che mai prima di questa Amministrazione erano state controllate. Com’è noto e com’è facilmente rilevabile dal sito comunale (http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=930 ) la lotta concreta all’inquinamento batteriologico del fiume è un elemento per noi prioritario e per cui nei giorni scorsi, su richiesta del sindaco si è tenuta una riunione convocata dal Prefetto proprio per allargare la dimensione territoriale del problema, che non è solo di Pescara, Comune dove sono in corso attività di prevenzione e cura contro gli scarichi abusivi, ma che investe comuni anche della provincia di Chieti. Al Prefetto avevamo chiesto interventi e a seguito del recente tavolo seguiranno iniziative amministrative da parte dei vertici istituzionali e proprie della Prefettura a contrasto dell’inquinamento, coinvolgendo anche le forze dell’ordine per altre attività di loro competenza”.

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