PESCARA – “Sulle prossime elezioni provinciali, fissate per il 18 dicembre, e la scelta del candidato alla presidenza c’è un confronto assolutamente aperto e sereno all’interno della coalizione di centrodestra che è formata da quattro grandi partiti e altre liste civiche, tutti meritevoli di attenzione alla ricerca del candidato migliore. Forza Italia, nello specifico, conta sulla presenza di molti sindaci candidabili, che significa offrire una maggiore opportunità di scegliere, e su tale scelta troveremo la quadra perfetta in assoluta armonia. Dire o pensare che non si riuscirà a raggiungere l’accordo, e anche in tempi rapidissimi, è chiaramente una fantasia immotivata che non poggia su alcun dato concreto”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la notizia inerente la scelta del candidato alla presidenza della Provincia di Pescara il prossimo 18 dicembre, quale successore di Antonio Zaffiri.
“La scelta del candidato presidente in rappresentanza del centrodestra sarà inevitabilmente collegiale e frutto di un confronto aperto tra tutte le componenti dell’alleanza – ha detto il Presidente Sospiri -. Ovviamente avendo un maggior numero di sindaci in tutta la provincia, a partire da Forza Italia, anche in seguito alle recenti elezioni amministrative, possiamo contare anche su un maggior numero di possibili candidati, persone tutte rispettabilissime, ottimi amministratori, tanto da aver conquistato il consenso del territorio, ma questo non significa che non riusciremo a trovare un accordo che è assolutamente fattibile, ed è dunque evidente che non c’è alcuna polemica in atto in seno alla coalizione di centrodestra che in tempi brevissimi individuerà il candidato unitario, capace di rappresentare tutti, candidato Presidente che sarà affiancato da una squadra straordinaria di candidati consiglieri capaci di raccogliere l’eredità dell’ottimo lavoro svolto sin qui dal Presidente uscente Zaffiri che ha saputo interpretare al meglio e con grande concretezza il proprio ruolo lasciando cantieri e opere strategiche che dovranno essere portati avanti, conclusi e ulteriormente moltiplicati”.