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Pescara, eliminazione Barriere Architettoniche: il piano in Commissione

da Redazione

Armando FoschiPESCARA – “Il PEBA-Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, sarà pronto e confezionato entro marzo 2022, dunque con largo anticipo rispetto a un anno di tempo a disposizione dei tecnici. Subito dopo l’estate, ovvero a settembre, il Consiglio comunale sarà chiamato a esaminare le Linee Guida, ovvero le regole da seguire per garantire una città realmente accessibile a tutti, a partire dai soggetti diversamente abili, e soprattutto le criticità prioritarie della città, ovvero la zona dell’aeroporto, la stazione ferroviaria centrale, la strada parco e tutta l’area degli Uffici comunali, dove andranno previsti nell’immediato opere, investimenti e finanziamenti per introdurre tutti i correttivi necessari”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Mobilità Armando Foschi ufficializzando l’esito della seduta, convocata per esaminare il PEBA alla presenza dell’ingegnere Andrea Veschi e dell’ingegnere esterno incaricato di redigere lo strumento di pianificazione Alessandro Italiani.

“Il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche che affronta il tema della mobilità difficile per i diversamente abili, è uno strumento di pianificazione da rivedere ogni dieci anni, con una revisione annuale, fondamentale per garantire l’accessibilità sulla città a tutti coloro che possono avere una difficoltà – ha ricordato il Presidente Foschi -, come i diversamente abili che si muovono in carrozzella o gli utenti che hanno comunque un problema di deambulazione con un ridotto grado di mobilità, ma anche i genitori con bambini in carrozzina o passeggino o soggetti anziani. Quindi il PEBA è innanzitutto uno strumento di progettazione, un Piano regolatore per l’eliminazione delle barriere architettoniche che è fondamentale se pensiamo a quanti ostacoli ci sono sul territorio, basta anche solo la presenza inopportuna di un palo per bloccare il transito di un utente armato di ombrello o, appunto, di un cittadino in carrozzella, per non parlare degli scivoli bloccati dalle auto parcheggiate.

Come ha precisato l’ingegner Veschi, la redazione del Piano è stata affidata all’ingegner Italiani e la prima fase ha previsto l’elaborazione delle linee guida che prima di fine luglio saranno approvate dalla giunta comunale; giovedì alle ore 12 ci sarà l’incontro con le Associazioni di settore per illustrare quelle linee guida e per recepire eventuali proposte, suggerimenti e integrazioni, e teniamo conto che dotarsi del PEBA oggi è fondamentale per l’amministrazione comunale per non subire più la decurtazione del 5 per cento dei finanziamenti statali che è una penale specifica destinata ai Comuni privi dello strumento. A dare le prime anticipazioni del PEBA è stato l’ingegner Alessandro Italiani il quale ha sottolineato come la prima criticità sul territorio cittadino sia rappresentato da un articolato sistema di segnaletica stradale e semaforica che oggi impedisce l’accesso dei diversamente abili in ambiti specifici. Il primo passo nella redazione dello strumento è stata la perimetrazione dell’accessibilità, l’individuazione dei criteri di regolamentazione e delle strategie di intervento e la capacità di applicazione, ovvero le modalità per definire i campi di applicazione, quindi gli ambiti di intervento, ossia l’individuazione di macroaree, macrozone della città che presentano le stesse criticità.

Pescara, come ha sottolineato l’ingegner Italiani, è una città prevalentemente pianeggiante, dunque la maggiore criticità è lo sviluppo sul piano di tutta la mobilità. Quattro le aree con maggiori problematiche sotto il profilo delle barriere architettoniche, dove dunque è più difficile oggi garantire l’accessibilità ai cittadini portatori di un disagio di mobilità: la zona dell’aeroporto; l’area gravitante attorno alla stazione ferroviaria centrale; la strada parco; l’area degli uffici comunali. Definiti i 4 ambiti di intervento, andranno ora individuate le priorità di intervento attraverso l’elaborazione di schede di rilevazione che avranno la finalità di riuscire a trovare un parametro ex ante per progettare gli interventi correttivi necessari per arrivare all’obiettivo finale, ossia l’abbattimento delle barriere architettoniche – ha proseguito il Presidente Foschi -, in tal senso verrà fornita all’amministrazione comunale anche una classificazione dei rischi e delle problematiche presenti con criteri univoci che permetteranno al governo cittadino di valutare caso per caso sia sulla base delle necessità sia del rischio oggettivo, in cima alla classifica ci saranno, ovviamente, le opere da fare nell’immediato con massima priorità non solo perché utili, ma anche perché fondamentali per tutelare la salute pubblica, e tali valutazioni saranno strategiche anche per la programmazione degli investimenti da realizzare sul territorio nella fase della redazione del bilancio.

Il cronoprogramma del PEBA prevede che lo strumento, dopo l’approvazione in giunta, previsto prima della fine di luglio, approdi in Consiglio comunale per un’ulteriore validazione entro il mese di settembre; l’incarico affidato prevede che lo strumento dovrà essere riconsegnato al Comune ormai pronto entro un anno dall’approvazione in giunta delle linee guida, ma l’ingegner Italiani ha assicurato la volontà di riconsegnare il Piano già entro marzo 2022. Inoltre nel PEBA è stata inserita la previsione di istituzione di un Ufficio ad hoc che avrà il compito di esaminare e validare, d’ora in avanti, tutti i progetti, pubblici e privati, che incideranno sul territorio cittadino e che dovranno rispettare le linee normative imposte dal PEBA che introdurrà dei vincoli, in modo da non avere mai più problematiche in futuro, ad esempio, nella progettazione di strade per l’errata disposizione di pali della pubblica illuminazione, scivoli o attraversamenti stradali. Infine, come ogni altro Piano, il PEBA dovrà essere rivisto ogni dieci anni, ma con un aggiornamento annuale sulla base degli interventi realizzati e quelli ancora in attesa di essere attuati”.

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