“L’elisuperficie a servizio dell’Ospedale civile è senza alcun dubbio una struttura fondamentale per garantire celerità e tempestività nel soccorso, che significa spesso fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente – ha sottolineato il Presidente Foschi – e purtroppo la struttura realizzata sul tetto del parcheggio silos comunale non è più operativa da marzo 2017, ovvero da quando per il servizio di elisoccorso sono stati adottati dei mezzi, gli AW169, una sorta di ‘ospedale volante’, che hanno però un peso eccessivo rispetto all’agibilità dell’elisuperficie, che dunque è stata chiusa. Ovviamente la nostra amministrazione comunale ha subito acceso i riflettori sulla vicenda, consapevoli della rilevanza della problematica, il 23 gennaio 2020 abbiamo approvato in Consiglio comunale una mozione per chiedere la sua riattivazione e finalmente oggi è arrivata l’apertura del cantiere. A ricostruire le tappe passate e future del progetto è stato l’ingegner Lauriola il quale ha ricordato che l’elisuperficie dell’ospedale civile di Pescara, realizzata con fondi del Comune, era stata originariamente progettata e collaudata per sostenere sino a un peso di 5mila chili, ma era stata autorizzata dall’Enac per elicotteri che avessero uno scarico in alzata di 3.500 chili. Nell’ultima procedura di gara, tra il 2016 e il 2017, però, sono stati scelti come vettori elicotteri che avessero anche una maggiore capienza e fossero utilizzabili per soccorsi in montagna, e il cui peso arriva a 4.700 chili, superando dunque l’autorizzazione dell’Enac.
Nel 2019, presa in mano la pratica, lo stesso ingegner Lauriola ha ricostruito la storia dell’elisuperficie e nel mese di maggio ha realizzato una prova di carico con una società collegata alla Facoltà di Architettura dell’Università ‘d’Annunzio’, simulando i carichi del solaio, con uno scarico di 9.800 chili a ruota, dunque simulando due ruote degli elicotteri 19mila 600 chili, che, diviso per il coefficiente di calcolo 2,5, restituisce come valore di carico massimo consentito su quel solaio di 7.840 chili, dunque ben al di sopra del valore di collaudo. Da qui è partito il cantiere, ovvero, considerando che comunque la superficie della pavimentazione era completamente degradata, è stato predisposto un progetto di 460mila euro per il rifacimento della pavimentazione. I lavori sono partiti a metà marzo – ha proseguito il Presidente Foschi – e come da programma sono terminati, nel frattempo è stata inoltrata la documentazione all’Enac per far autorizzare l’elisuperficie a ospitare mezzi con un peso sino a 5mila chili. E non è finita, perché trattandosi di una struttura di classe H3, dovrà avere anche un servizio antincendio e di gestione, quindi entro 3 o 4 settimane al massimo la Asl pubblicherà la gara per affidare la gestione dell’elisuperficie con la presenza di una squadra antincendio sempre a disposizione.
Nel frattempo Asl e Comune di Pescara stanno utilizzando il tempo a disposizione per meglio organizzare il trasporto dei pazienti dall’elisuperficie adiacente l’ormai vecchio e dismesso Pronto soccorso sino ai nuovi spazi dell’emergenza, realizzati sempre in via Fonte Romana, ma accanto all’ingresso visitatori. L’organizzazione ipotizzata prevede che il paziente arrivi in elicottero sull’elisuperficie, quindi venga trasferito in un’autoambulanza attrezzata per raggiungere il nuovo Pronto soccorso. Per fare in modo che il traffico automobilistico di via Fonte Romana non ostacoli o blocchi il passaggio dei mezzi di soccorso, verrà posizionato un semaforo all’uscita dell’attuale posto di emergenza che segnerà il rosso per le auto private provenienti in direzione mare-monti lasciando spazio libero alle autoambulanze, sulla scorta del modello ideato a ridosso dell’uscita della Caserma dei Vigili del Fuoco in viale Pindaro proprio per dare priorità al passaggio dei mezzi di soccorso nei casi di emergenza”.
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