PESCARA – L’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ torna a sottolineare la gravità dell’emergenza balneazione che ha colpito Pescara nell’estate 2015 e che tuttora sta interessando il nostro litorale e , mentre la magistratura prosegue le proprie indagini, ribadisce la richiesta di istituzione di una Commissione d’indagine interna al Comune, con poteri straordinari per avere massimo accesso agli atti. Chiede altresì una audizione in Commissione Vigilanza al Comune, al fine di esporre le ragioni dell’Associazione e contribuire alla redazione della relativa delibera che potrà poi essere votata in Consiglio comunale.
“L’emergenza balneazione a Pescara non si è esaurita con la chiusura degli ombrelloni e delle sdraio – ha sottolineato l’avvocato Fiorilli -. Dodici rotture consecutive della condotta fognaria di via Raiale, sino a quella più grande del 28 luglio scorso che ha determinato lo sversamento in mare, per 17 ore, di 30milioni di litri di feci e liquami, oltre che di 600 litri circa di acido peracetico, giusto per aggiungere la beffa al danno, sversamenti tenuti volutamente nascosti, con il relativo divieto di balneazione, dal sindaco alla popolazione ignara che per giorni ha continuato a farsi il bagno tra feci e oxystrong, non può finire nel dimenticatoio del tempo. Comprendiamo l’éscamotage del Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, che ha pure accettato di sacrificare e bruciare anzitempo la sua ultima cartuccia mediatica, il pontile girotondo sul mare, ridotto in proporzioni, suggestività e risorse finanziarie, pur di avere il progetto pronto in quattro e quattr’otto e mettere una pezza a colori a una giunta Alessandrini disastrata, facendo una presentazione capace, sperava, di adombrare con i fuochi d’artificio l’emergenza balneazione. Il tentativo è miseramente fallito, visto lo scarso apprezzamento suscitato dal progetto arrangiato, ma soprattutto non ha fatto dimenticare l’emergenza balneazione che vede due inchieste aperte e sindaco e vicesindaco entrambi formalmente indagati. Fra l’altro, la scorsa settimana si è registrata l’ennesima rottura della condotta di via Raiale, con l’ennesima chiusura al traffico della strada appena riaperta, e a oggi non sappiamo se la riparazione sia stata effettuata, se si sia conclusa e quali siano stati gli effetti sul mare dell’ennesimo sversamento. A questo punto, mentre la Magistratura farà giustamente le proprie indagini e verifiche, ritengo sia necessaria e opportuna l’istituzione di una Commissione d’indagine interna comunale, presieduta da un consigliere di opposizione, per garantire la trasparenza dell’inchiesta amministrativa, composta da consiglieri di maggioranza e minoranza, ma coinvolgendo anche qualche rappresentante istituzionale esperto della materia, che ovviamente non dovrà essere dell’Arta Abruzzo, visto il coinvolgimento della stessa Agenzia nella vicenda, quindi interpellando i tecnici delle Arpa italiane. Ritengo che la Commissione d’Indagine possa essere garante di quella trasparenza e chiarezza dei fatti che sale come necessità dalla popolazione, e soprattutto sono certo che la maggioranza e il Pd sosterranno tale richiesta di trasparenza e voteranno a favore della delibera, ricordando che lo stesso Pd, con in testa l’attuale assessore Adelchi Sulpizio, si fecero promotori di analoga iniziativa per la vicenda inerente la Città Europea dello Sport, strenui difensori della voglia di investigare nonostante fosse già aperta un’inchiesta della Procura. A tal proposito l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede di essere convocata in Commissione Vigilanza in Comune per formalizzare la richiesta e approfondire la problematica”.
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