Home » Pescara » Pescara, gestione emergenza via Lago di Borgiano: dubbi e incongruenze

Pescara, gestione emergenza via Lago di Borgiano: dubbi e incongruenze

da Redazione

Li  sottolinea Foschi dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ – riferendo  sull’esito della Commissione Vigilanza 

PESCARA – Armando Foschi, membropalazzine Ater in via Lago di Borgiano dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’,ha  ufficializzato l’esito della Commissione Vigilanza convocata, su richiesta di tale Associazione, sulla vicenda degli sgomberi di via Lago di Borgiano.

A 15 giorni dall’inizio della vicenda e dell’emergenza , l’assessore delegata Antonella Allegrino ha affermato  che la Protezione civile regionale ha riconosciuto la causalità terremoto per le palazzine pericolanti.

Le  84 famiglie sgomberate dunque potranno godere dei contributi per l’autonoma sistemazione.

Resta però da capire chi pagherà le eventuali caparre per affittare alloggi privati, chi pagherà i nuovi allacci alle utenze,  chi pagherà i traslochi per le famiglie che non hanno reddito e che comunque tra 11 giorni saranno in mezzo a una strada.

Inoltre non si sa come verrà erogato il presunto contributo e soprattutto con quali cadenze, non si sa neanche chi controllerà materialmente il corretto utilizzo dei contributi.

Per Foschi è  anche da chiarire  come sia possibile che la Labortec abbia attribuito nella sua perizia la pericolosità dei 3 fabbricati all’utilizzo di ‘cemento impoverito’ per la loro costruzione, mentre ora la Protezione civile regionale avrebbe certificato il nesso causa-effetto con il terremoto.

“Sul ‘caso’ abbiamo due sole certezze:

che dal 4 luglio ci sono 84 famiglie senza un tetto perché le abitazioni in cui hanno vissuto per decenni sono state certificate a rischio crollo imminente e che per dare loro una nuova sistemazione il sindaco Alessandrini non intende rientrare in possesso dei 100 alloggi occupati abusivamente, che potrebbero essere sgomberati in appena quarantotto ore.

Qui finiscono le certezze e comincia la confusione dell’assessore Allegrino – ha sottolineato Foschi -. L’assessore Allegrino ha detto in Commissione, e ha poi ribadito in conferenza stampa, che la Protezione civile regionale avrebbe riconosciuto che a causare il potenziale collasso dei tre fabbricati sono state le scosse telluriche del 2016.

In questo modo ha smentito la perizia della Labortec che ha invece individuato la causa nell’utilizzo di cemento impoverito nei lavori di costruzione dei tre palazzi.

A questo punto riteniamo sia importante sentire la Labortec, e capire quando la Protezione civile regionale ha ripetuto la perizia sui tre palazzi, chi l’ha eseguita e sulla base di quale norma la Protezione civile regionale ha riconosciuto il diritto all’autonoma sistemazione alle 84 famiglie sgomberate.

Domande alle quali l’assessore Allegrino non ha saputo rispondere in Commissione, ma le incongruenze non finiscono qui:

a oggi l’assessore Allegrino non sa quando verranno erogati i contributi per l’autonoma sistemazione, non sa se ne avranno diritto anche le 5 famiglie abusive pure sgomberate da via Lago di Borgiano, non sa come verranno erogati i contributi, ossia se verranno accreditati mensilmente alle famiglie o direttamente ai privati che, eventualmente, concederanno in affitto i propri alloggi, e non sa che fine faranno quelle famiglie che, eventualmente, non dovessero riuscire a trovare un alloggio privato in affitto.

Peccato che tra 11 giorni quelle famiglie saranno comunque in mezzo alla strada e ancora non hanno nulla in tasca, se non le illusioni di due assessori comunali che hanno promesso di elargire 900 euro al mese per ogni famiglia, e invece non sarà così.

Intanto l’assessore Allegrino ha ufficializzato che anche le procedure di decadenza dal diritto all’alloggio, disciplinate dalla legge 96 del ’96, secondo cui chi viene colto a utilizzare la casa popolare per commettere reati, come lo spaccio di droga, perde il diritto alla casa, procedure che deve firmare il sindaco, sono, per ora, ‘sul tavolo di confronto con l’Ater per avviare una riflessione’, forse l’assessore non sa che sull’applicazione delle leggi non si riflette, né ci si confronta, ma si applicano e basta.

Infine – ha ancora detto Foschi – l’assessore Allegrino ha cercato di giustificare in modo pasticciato la decisione della giunta Alessandrini di gestire in prima persona l’assegnazione dei nuovi alloggi, anziché rimettere tutto nelle mani della Commissione Erp-Mobilità, come avrebbe imposto la legge, secondo l’assessore l’emergenza giustifica anche la violazione della norma, ma questo non è vero.

Anche l’amministrazione di centro-destra si è ritrovata a gestire un’emergenza identica, ovvero lo sgombero in ventiquattro ore di due palazzi popolari, in via Trigno e in via dei Petruzzi.

Anche  in quel caso abbiamo dovuto ritrovare in tempi record una sistemazione alle famiglie presenti, ma mai la politica ha pensato di arrogarsi tale compito che spetta per legge alla Commissione Erp-Mobilità e deroghe in questo caso sono molto gravi, oltre che pericolose.

Esposto

Ovviamente riteniamo che le affermazioni dell’assessore Allegrino e che l’intera gestione dell’emergenza di via Lago di Borgiano da parte della giunta Alessandrini meriti un approfondimento in altre sedi istituzionali, anche per capire come ha fatto a spendere 200 mila euro per dieci giorni d’emergenza.

Nelle prossime ore presenteremo un esposto formale, e nel frattempo attendiamo di capire da Labortec, Ater e Comune le discordanze registrate nell’individuare le cause dell’inagibilità delle tre palazzine di via Lago di Borgiano.

Ti potrebbe interessare