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Pescara, entro la primavera a dimora 260 nuovi alberi

da Redazione

Lo rende noto l’assessore Di Pietro sottolineando che le specie sono state concordate con il Green Table

conferenza su ripiantumazioni a PescaraPESCARA –  Al via  le piantumazioni annunciate dall’Amministrazione comunale di Pescara dopo gli interventi di messa in sicurezza e manutenzione delle alberature cittadine.

Disponibili 100.000 € per agire subito: 50.000 nell’annualità corrente e altri 50.000 a disposizione da gennaio per completare il lavoro entro la primavera. Risorse prelevate dal fondo di riserva del sindaco, affinché i 121 alberi pericolosi rimossi possano essere sostituiti.

Più che raddoppiati gli esemplari, saranno ripiantate 260 nuove alberature, la cui specie è stata decisa in seno al Green table, dove siedono istituzioni, enti e ordini competenti sul territorio e associazioni ambientaliste. Oggi l’annuncio da parte dell’assessore al Verde Pubblico Laura Di Pietro e dal sindaco Marco Alessandrini, nella conferenza che ha dato l’avvio ufficiale all’operazione a cui hanno preso parte anche il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, il comandante dei Vigili del Fuoco Vincenzo Palano e Matteo Colarossi, in rappresentanza dell’ordine degli Agronomi, componenti del Green Table con Soprintendenza, Associazioni ambientaliste, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale e Agronomi, con cui sono state concordate le specie scelte.

“Le piantumazioni che presentiamo sono una promessa mantenuta – dice l’assessore Laura Di Pietro – Quando abbiamo dovuto agire per la messa in sicurezza delle alberature cittadine in molti non credevano che avremmo provveduto anche a piantumare, perché non era mai accaduto prima. Oggi invece parte la prima tranche delle piantumazioni, a gennaio avvieremo la seconda. Il primo progetto ha un valore di 50.000 euro e altrettanto quello di gennaio. Ripianteremo 130 esemplari subito e altre 130 nella seconda fase a fronte delle 121 che è stato indispensabile tagliare.

Metteremo la clausola dell’attecchimento, non usata prima e che è una garanzia di riuscita per ogni albero piantato. Non saranno pianticelle: come concordato con il Green Table il diametro del colletto dei pini sarà dai 22 a 26 centimetri, per circa 2,5 metri di altezza e negli interventi sono ricomprese anche le rimozioni delle “ceppaie”, rimozione dei rimasugli degli alberi tagliati in passato, dove rimetteremo nuove piante colmando i vuoti che appaiono su diverse vie.

La prima fase prevede le seguenti vie dove ripianteremo particolari specie: su via Pepe, ontano e querce; in piazza San Francesco ontani e Ginkgo biloba; in via Paolucci pini e pioppi; in piazza Italia un pino; in via del Santuario in prevalenza Liquidambar styraciflua, querce e peri da fiore; su via Vespucci meli e peri da fiore; in via Colle di Mezzo e via Basile cipressi; in via Fonte Romana un tiglio; in via Rigopiano i ligustri. Restano via Scarfoglio e viale Kennedy, interessate dal vincolo e per le quali abbiamo presentato la nostra proposta alla Soprintendenza per in prevalenza pini su via Scarfoglio e i resto un mix fra farnie, olmi e pioppi; mentre su viale Kennedy 89 per cento pini e 11 per cento ontani. Appena ci risponderanno agiremo anche lì.

Entro la primavera lapiantumazione sarà completata, in sintonia con il periodo agronomico migliore per l’attecchimento. Siccome la messa in sicurezza delle alberature è diventata un caso nazionale e ci siamo ritrovati sotto accusa, con ipotesi complottistiche frutto di pura fantasia, la messa a dimora di questi nuovi 260 alberi dimostra la nostra volontà di ridare nuovo verde alla città, che da oltre 8 anni non vedeva investita una tale cifra per il suo verde”.

“Fatto – esordisce il sindaco Marco Alessandrini che ha dato il placet al prelievo delle risorse dal fondo di riserva del sindaco – Attorno agli alberi c’è stata una vera battaglia. Mi resta ancora incomprensibile il clima di sfiducia e complotto su cui vogliamo lavorare perché venga vinto: abbiamo fatto un’operazione di messa in sicurezza e coerentemente con gli impegni assunti ora procediamo con le piantumazioni. Lo abbiamo fatto con l’intento di rinnovare il patrimonio arboreo che è bellezza in una città, ma che senza manutenzione può significare pericolo. Eliminato questo fattore procediamo alla piantumazione degli alberi tagliati”.

“La manutenzione degli alberi è stata vissuta in modo negativo – aggiunge il comandante Vincenzo Palano – Va dato atto a questa Amministrazione che è importante puntare su prevenzione e manutenzione, perché abbiamo sempre fatto degli interventi su alberature pericolose e se ci fosse stata negli anni, molti di tali interventi potevano essere evitati.

L’apertura del tavolo tecnico è stata una delle cose più utili fatte ad oggi, perché ha realizzato una corretta mediazione di tutto quello che si poteva fare, tenendo conto, nel momento in cui si rifaceva la piantumazione, del futuro per non replicare le problematiche avute negli anni scorsi”.

“L’ordine ringrazia l’Amministrazione per averci consultato e averci dato voce anche per tutelare la professionalità dei nostri iscritti che operano anche negli uffici comunali – così Matteo Colarossi per l’Ordine degli Agronomi – Dal 2000 chiedevamo di poter essere coinvolti, con il Tavolo Verde abbiamo fatto in modo che insieme al Comune venissero portate avanti linee progettuali preventive capaci di evitare il taglio delle alberature.

Nelle piantumazioni abbiamo ridotto un po’ la quota di pini  perché Pescara ha una falda acquifera alta, sia salina che fluviale, arriva a 80 centimetri di profondità e i pini che hanno già radici superficiali, quando vanno sotto si atrofizzano e muoiono, con i rischi e i danni per la comunità e il patrimonio arboreo. Mettiamo alberature resilienti, quelle che naturalmente starebbero nella città e anche sostenibili per l’ambiente e l’identità cittadina”.

“In Italia ad ogni tragedia ci si lamenta che non si è intervenuti prima – conclude il presidente Antonio Blasioli – ma noi lo abbiamo fatto, mettendo tutti intorno ad un tavolo grazie all’azione della politica per concordare la piantumazione di queste piante. Abbiamo tagliato 121 alberi e con questo primo progetto ne rimettiamo 260 piante e, insieme, provvediamo al riempimento dei vuoti e alla rimozione della ceppaia di alberi mai sostituiti.

Per la prima volta un sindaco arrivato a fine anno non spende in effimero le risorse rimaste nel fondo di riserva, ma le utilizza per un’emergenza importante della città e anche questo, dopo tutte le polemiche sollevate anche a livello nazionale, credo sia giusto dare atto”.

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