PESCARA – Si è svolta ieri a Pescara una cerimonia solenne per rendere omaggio a donna Luisa De Benedictis in d’Annunzio,madre del poeta, nell’ambito delle celebrazioni della ‘Settimana dannunziana’. Presenti in Cattedrale il sindaco di Pescara,Luigi Albore Mascia , il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il Presidente del Consiglio comunale Roberto De Camillis, l’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro e diverse Autorità cittadine.
L’amministrazione comunale ha deciso di rendere un ulteriore omaggio a Gabriele d’Annunzio, nell’anno del 150° della sua nascita, attraverso una Santa Messa solenne dedicata a sua madre e suo padre, Francesco Paolo, officiata all’interno della Cattedrale San Cetteo , dove donna Luisa è stata tumulata.
Ad aprire la cerimonia è stato l’Abate generale Don Francesco Santuccione che ha annunciato ai fedeli la cerimonia odierna. Quindi gli agenti della Polizia municipale in Alta Uniforme, seguiti dal sindaco Albore Mascia, dal Presidente Testa e dal Presidente De Camillis, hanno portato un cuscino di fiori bianchi lasciati ai piedi della tomba di donna Luisa, il cui feretro è posto alla sinistra dell’altare, accanto a un’opera del Guercino, anch’essa dono di d’Annunzio alla Cattedrale.
Ha detto il sindaco:
l’Amministrazione comunale , in apertura delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio, ha inteso porgere un solenne e affettuoso omaggio ai genitori del Vate, a partire dalla madre alla quale Gabriele era profondamente legato. Luisa De Benedictis era nata nel 1838 a Ortona, a vent’anni conosce Francesco Paolo Rapagnetta – d’Annunzio che sposa nel 1858 con nozze fastose che le permettono di entrare nella nuova casa di corso Manthonè con tutti gli onori, la casa dove sono poi nati i cinque figli, Anna, Gabriele, Elvira, Ernesta e Antonio. Il padre fu sostenitore entusiasta delle doti letterarie del figlio sedicenne tanto da far pubblicare a sue spese le prime due edizioni di Primo Vere. Purtroppo le insanabili divergenze caratteriali determinarono una rottura dolorosa tra padre e figlio, che non si placò nemmeno con la morte di Francesco Paolo, nel 1893, a soli 55 anni. E infatti il poeta tornerà a Pescara, a sepoltura avvenuta, e solo per occuparsi della famiglia e della madre, Luisa, che fu invece costante fonte e oggetto di amore e dedizione totale da parte di Gabriele. La morte della madre, nel 1917, venne comunicata da un messo del Generale Cadorna al Poeta che era al fronte e che, nonostante fosse febbricitante, scese precipitosamente a Pescara per partecipare ai solenni funerali. La salma venne dapprima sepolta al cimitero di San Silvestro con sulla tomba, per volere del Vate, una croce fatta con due assi di legno di un peschereccio. Seguì poi una intensa quanto singolare interlocuzione non solo epistolare tra lo storico Abate Don Brandano e il Vate in relazione all’edificando Tempio della Conciliazione, oggi Cattedrale di San Cetteo.
E infatti l’Abate, alla costante ricerca di fondi, offrì al Poeta di ospitare nella chiesa la tomba della madre. Gabriele accetta, consultando per il progetto l’architetto Cesare Bazzani, ma detta delle rigorose condizioni per le donazioni di denaro, che poi furono numerose e generose. Quindi fu costruita una tomba monumentale, un’Arca sormontata dalla figura di una giovane donna addormentata, scolpita da Arrigo Minerbi, situata all’interno della Cappella edificata su disegno di d’Annunzio, nel braccio sinistro del transetto. Infine il poeta regalò al Tempio, ormai costruito, il quadro del Guercino raffigurante San Francesco, ancora oggi custodito nella Cattedrale. E noi oggi abbiamo scelto di cogliere l’occasione dei 150 anni dalla nascita del Vate per rendere omaggio a una donna che ha saputo lasciare un segno d’amore e di grandezza. Subito dopo Don Francesco Santuccione ha celebrato la Santa Messa.
Intanto oggi, lunedì 11 marzo, le celebrazioni della Settimana dannunziana proseguiranno alle 10.30 presso l’Aula Magna del Liceo Classico d’Annunzio che ospiterà un convegno con ospite il professor Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani, seguito alle 11.30 dalla visione in anteprima di due filmati realizzati da Guerri in onda martedì su Rai Storia: il primo si chiama ‘Casa d’Annunzio’, 10 puntate per 10 settimane racchiuse in un filmato di 20 minuti; l’altro programma si chiama ‘L’Amante Guerriero’, della durata di un’ora.