Pescara

Pescara, evento Forza Italia all’Aurum: intervento di Cerolini

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PESCARA – “Forza Italia riparte dalle proprie radici, quelle della ‘Casa della Libertà’, quelle della lotta alla disoccupazione, alla crisi economica imperante, alla insicurezza che attanaglia le nostre città.

E riparte ricordando coloro che hanno contribuito a fondare Forza Italia in Abruzzo, tra cui il sindaco emerito Carlo Pace scomparso pochissimi giorni fa e che oggi avrebbe preso parte sicuramente con grande interesse al dibattito che vuole ripartire per rilanciare l’Italia in cammino”.

Con queste parole ha esordito il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini che oggi, con il Coordinatore provinciale Carlo Masci e il regionale Nazario Pagano, ha aperto la kermesse organizzata all’Aurum.

“L’Italia – ha ricordato il Coordinatore Cerolini – non sta attraversando ormai da troppo tempo un periodo felice: la crisi economica è ormai entrata in modo prepotente nella casa del 70 per cento degli Italiani; ci sono i nostri ragazzi, i nostri figli o nipoti, che non riescono a trovare lavoro, molti hanno addirittura rinunciato a cercarlo e non per svogliatezza o pigrizia, non perchè siano ‘bamboccioni’ come qualche ministro ha osato definirli in modo dispregiativo non troppo tempo fa.

Disoccupazione, crisi economica, aziende che chiudono, e insicurezza: sfido chiunque a trovare in una sola persona che veramente si senta sicura a casa propria, che andando a dormire non tema di essere vittima dell’incursione notturna di bande di criminali privi di regole e di rispetto per la vita umana. Sfido a trovare una sola persona che giri per strada, anche di giorno, senza alcun timore di essere aggredito anche per essere derubato di pochi spiccioli.

E al tema della sicurezza si abbina, ormai, è inevitabile, quello degli sbarchi indiscriminati di migliaia di disperati, cosiddetti profughi, molti dei quali però non fuggono da luoghi di guerra, ma dalla povertà, per piombare nelle nostre città e ritrovarsi ancora più poveri e vittime, a loro volta, di un business che sta arricchendo solo quelle stesse cooperative create dalla sinistra che gestiscono il business.

L’Abruzzo, purtroppo, non fa eccezione, anzi, rappresentiamo forse l’emblema della difficilissima situazione italiana: siamo la regione in cui, all’emergenza sociale già in atto si sono sommate l’emergenza sisma, con la difficilissima fase della ricostruzione, affidata, a oggi, solo alla buona volontà di sindaci coraggiosi, e l’emergenza maltempo, che ha devastato interi territori, con smottamenti, crolli, frane, centinaia di cittadini costretti all’esodo, ad abbandonare le loro case, i loro borghi, e senza alcuna prospettiva di rientro perchè lo Stato di sinistra non c’è: da Renzi a Gentiloni, entrambi hanno usato l’Abruzzo per le proprie passerelle, senza garantire alcun aiuto reale, concreto alle popolazioni e tutto questo è inaccettabile.

Oggi sotto i riflettori c’è la tragedia di Farindola, non per celebrare processi penali, quelli li lasciamo ai tribunali. Ma un processo politico va fatto, perchè in quella vicenda ci sono delle responsabilità politiche chiare, che non possiamo continuare a ignorare o sottacere perchè il politically correct ci suggerisce di osservare un discreto silenzio di facciata.

C’è qualcuno che quella strada di Farindola doveva pulirla per permettere ai cittadini di lasciare un albergo; c’è qualcuno che la turbina doveva ordinare di mandarla a Farindola per mantenere le strade praticabili; c’è qualcuno che doveva controllare che le comunicazioni su un imminente rischio valanga fossero arrivate alle Istituzioni.

Tutto questo è mancato e 29 persone sono morte, e per quelle morti c’è una responsabilità politica che va detta, va urlata, non per vendetta, ma per rispetto di chi ha perso la vita e di chi è rimasto, ma la cui vita sarà per sempre inevitabilmente stravolta.

Ma oggi – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini – è anche l’occasione per parlare del nostro futuro, del futuro del nostro Paese, del nostro Abruzzo, ripartendo dalle idee di Forza Italia: meno Tasse, meno Stato, più Sicurezza. Noi ripartiamo da qui, da tre principi che dovremo tornare a raccontare ai cittadini, nelle strade, nelle piazze, coinvolgendo quei cittadini nel cambiamento, perchè il cambiamento è possibile”.

Infine il Coordinatore Cerolini ha rivolto un pensiero e un saluto alla figura del sindaco emerito Carlo Pace, venuto a mancare nei giorni scorsi, “Carlo avrebbe sicuramente gradito essere qui per confrontarsi con noi sul futuro di un movimento, di un partito in cui ha creduto tantissimo e al quale ha fatto onore guidando la città di Pescara per nove anni senza un’ombra”.

E a Pace, su invito di Cerolini, è stato tributato un lungo applauso da parte della Sala.

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