PESCARA – Falsi incidenti stradali , centinaia di certificati medici falsificati, danni materiali simulati sui veicoli e decine di testimonianze false sono state alle origini di una complessa attività investigativa condotta dalla Polizia Stradale della provincia di Chieti e in particolar modo dal Distaccamento di Lanciano che ha avuto inizio già dai primi mesi del 2018.
Un’indagine coordinata, durante le fasi preliminari dalla Procura di Lanciano e poi, trasferita per competenza territoriale alla Procura di Pescara.
L’indagine ha avuto origine da una serie denunce presentate dalle compagnie di assicurazioni, le quali si erano insospettite da un aumento esponenziale di richieste di risarcimento danni, a causa di alcuni incidenti che sin da subito si presentavano dubbi.
Il modus operandi dell’organizzazione era sempre la stessa: veniva presentata all’assicurazione una finta denuncia di incidente stradale, spesso con la complicità di falsi testimoni compiacenti. Il tutto spesso veniva ideato all’interno di studi legali spesso compiacenti.
L’incidente veniva simulato con autovetture intestate a prestanomi o, in alcuni casi, indicando targhe di autovetture prese a caso e intestate quindi a persone ignare di tutto. Il tutto poi passava in mano al legale, che, anche attraverso false testimonianze, presentava denuncia di sinistro all’assicurazione riuscendo ad ottenere, in vari casi, notevoli risarcimenti. L’organizzazione era talmente strutturata tale da essere in grado di esibire anche falsi certificati medici, alterando o falsificando certificati medici autentici.
In alcuni casi, sono stati presentate anche false denunce di furti d’auto, sempre allo scopo di ottenere il risarcimento da parte della compagnia assicurativa.
Da qui nasce la necessità di approfondire l’attività investigativa, durata diversi mesi svolta in maniera incessante dagli uomini del Distaccamento Polizia Stradale di Lanciano.
Nel periodo che va dal 2012 al 2018 sono stati scoperti più di 30 falsi incidenti in vari punti della Provincia di Chieti: Chieti Scalo, Lanciano, Ortona e Francavilla. Le indagini hanno permesso di accertare anche la connivenza di alcuni periti assicurativi “infedeli”, i quali davano i “giusti consigli” al fine di ottenere i risarcimenti dalle compagnie assicurative
In totale 25 gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa (nei confronti delle compagnie assicurative) e al falso. Tra questi un perito assicurativo, un avvocato di Pescara e un altro avvocato ma radiato dall’albo.
L’operazione portata a termine rientra in quella capillare attività della Polizia Stradale necessaria ad assicurare trasparenza in tutti settori della circolazione stradale.
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