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Pescara, famiglie in difficoltà: aperto lo Sportello di accesso ai Servizi

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La struttura, aperta nella sede di via Monti, alle spalle della Cattedrale San Cetteo nasce dalla collaborazione del Comune di Pescara con la Caritas Diocesana

PESCARA – L’amministrazione comunale di Pescara ha promosso un nuovo Progetto Famiglia che  si pone l’obiettivo di  dare aiuti concreti e tempestivi alle famiglie in difficoltà socio-economiche. Nell’ambito di questo progetto è partito ieri lo Sportello di accesso ai Servizi  istituito dal Comune di Pescara in collaborazione con la Caritas Diocesana: la struttura, aperta nella sede di via Monti, alle spalle della Cattedrale San Cetteo, garantirà agli utenti in condizioni di disagio la possibilità di beneficiare della card prepagata per l’acquisto dei beni di prima necessità attraverso l’Emporio Caritas, assicurerà gli strumenti per accedere al microcredito attraverso il progetto Provita, e fornirà gli interventi economici straordinari per il pagamento delle utenze domestiche.

L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara Guido Cerolini nel corso della conferenza stampa  svoltasi  ieri alla presenza di Don Marco Pagniello, responsabile della Caritas, e della dottoressa Monica D’Allevo ha detto:

secondo il Piano di Zona sociale di Pescara, sul territorio ci sono almeno 50mila famiglie: circa il 30 per cento, ossia le più numerose, sono quelle con un solo componente; circa 3mila sono composte da 5 componenti, dunque almeno 3 figli e queste ultime sono quelle più esposte al rischio di povertà e alla crisi occupazionale.

La conferma viene dal rapporto Gemino redatto ogni anno dalla Caritas su base regionale e che ha lasciato emergere le nuove povertà che, in primis, riguardano le famiglie che all’interno hanno un malato cronico, i coniugi che stanno affrontando una separazione o un divorzio, chi perde il lavoro dopo i 50 anni di età, le donne che vivono sole con una gravidanza in corso, e famiglie monoreddito. In questa classifica le donne separate o divorziate con minori a carico, prive di una rete di supporto familiare sono la punta dell’iceberg.

Le famiglie in difficoltà socioeconomiche sono dunque tante, ma sono ancora poche quelle che raggiungono i servizi sociali del Comune o la Caritas per dignità o per imbarazzo. Tali difficoltà nascono soprattutto da problemi lavorativi, che automaticamente generano l’impossibilità di pagare i mutui, la riduzione delle spese mediche, e le difficoltà a fronteggiare le spese legate alla crescita dei figli minori. Per superare tali situazioni la nostra amministrazione ha attivato una collaborazione con la Caritas per avviare progetti non solo di carattere assistenziale, ma piuttosto tesi a far riacquistare alle famiglie la propria autonomia, concedendo loro delle forme di sostegno al reddito. Il primo passo è stata l’istituzione dello Sportello di ascolto e di accompagnamento per misure di accesso e supporto al reddito destinato a famiglie in difficoltà socioeconomiche e genitori soli con figli a carico.

Gli obiettivi  sono l’attivazione di progetti economici personalizzati che prevedono, ad esempio, la possibilità di avvalersi di una Card prepagata da spendere presso l’Emporio Caritas, in via Rubicone, e l’accesso al microcredito attraverso il progetto Provita, che dovrebbe partire il prossimo settembre e per il quale amministrazione comunale e Caritas hanno già approvato l’istituzione del fondo di garanzia. Ora attendiamo la deliberazione in tal senso dei partner bancari privati e degli altri Enti coinvolti.

Ha  spiegato la dottoressa D’Allevo

in tre anni  gli accessi allo Sportello Caritas sono triplicati: inizialmente gli utenti erano soprattutto stranieri senza fissa dimora, ora l’utenza è cambiata e sono sempre più le famiglie italiane che si rivolgono alla Caritas per bisogni primari. Nell’ultimo anno abbiamo avuto 1.522 accessi al Centro di ascolto diocesano, famiglie che hanno un reddito oscillante tra i 500 e i 1.500 euro al mese, alcune addirittura con reddito zero per disoccupazione.

Il nuovo Sportello consentirà alle famiglie di disporre di un unico punto di riferimento attraverso cui poter accedere a più servizi: la struttura resterà aperta tre giorni a settimana, il lunedì, il martedì e il giovedì mattina dalle 8.30 alle 11.30 in via Monti.

Ha  aggiunto Don Marco

lo  Sportello  ci consentirà di mettere in rete servizi che già condividiamo con il Comune di Pescara, progetti attivati per fronteggiare la crisi. Lo Sportello è stato inaugurato ad aprile, aperto a maggio e in due mesi  abbiamo già dato assistenza a 64 famiglie italiane che hanno avuto accesso ai servizi, come l’antiusura. Il nostro primo compito è quello di aiutare le famiglie a instradarsi verso la soluzione del problema, aiutando soprattutto gli over-50 a reinserirsi nel mondo del lavoro.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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