Il Coordinatore delle Politiche giovanili Vincenzo D’Incecco, che ha presentato la manifestazione, con Don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana, Camillo De Sanctis coordinatore degli Oratori, e la dottoressa Totaro, che ha invece curato lo Sportello per la Famiglia, ha detto:
negli ultimi mesi abbiamo girato all’interno degli Oratori, abbiamo verificato il lavoro svolto con i ragazzi e abbiamo pensato di organizzare una sorta di Festa di fine attività per offrire anche ai giovani un’occasione di scambio di idee e di esperienze. E la festa di sabato sarà il frutto del rapporto di strettissima collaborazione instaurato tra Comune e Caritas che hanno saputo trasmettere ai bambini e adolescenti un’incontenibile voglia di fare.
Ha detto De Sanctis :
sono 4 gli Oratori parrocchiali istituiti sul territorio ossia presso la parrocchia di San Pietro Martire, a Fontanelle, San Giovanni Battista e San Benedetto Abate, a Salita Pandolfi, ai Colli, e poi Cristo Re-ex Gesuiti in via del Santuario e la Rivisitazione della Beata Vergine Maria a Zanni. Il nostro obiettivo come ‘animatori-formatori’ è stato quello di metterli in rete e promuovere un momento di incontro anche per far conoscere le famiglie, dando un momento di festa e un’occasione per dimostrare ciò che i ragazzi hanno costruito in questi mesi, per far vedere le competenze acquisite. La Festa degli Oratori si articolerà in due momenti: al mattino, dalle 9.30 alle 13 sarà dedicato esclusivamente ai ragazzi che hanno frequentato gli Oratori e che avranno modo di giocare a ping pong, a biliardino, di fare giochi di gruppo, ossia di svolgere le ‘tipiche’ attività dell’oratorio. Il programma del pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.45 sarà invece aperto alla città: per rompere il ghiaccio ci saranno due volontari che faranno il mago e il clown improvvisando uno spettacolo con i ragazzi; poi ci sarà l’esibizione degli stessi giovani che canteranno, balleranno, suoneranno la chitarra e faranno vedere i propri lavori realizzati nei mesi scorsi. Poi arriverà la parte centrale, il momento clou, ossia la restituzione da parte dei ragazzi di quella che è stata l’esperienza degli oratori e le loro proposte per l’anno prossimo.
Ha aggiunto Don Marco :
il progetto ci ha dato la possibilità di reimpostare la realtà degli oratori, suscitando l’interesse delle altre parrocchie e della stessa Diocesi perché gli Oratori offrono la possibilità di educare le giovani generazioni anche a un’accoglienza reciproca e all’educazione civica che si sta perdendo. Inoltre l’Oratorio ci ha permesso anche di sperimentare lo Sportello per la Famiglia, curato dalla dottoressa Totaro, inizialmente non previsto, ma che poi abbiamo voluto aggiungere con il Coordinatore D’Incecco. Per la prima volta non ci è stato semplicemente delegato un servizio, ma lo abbiamo condiviso con il Comune. E come sempre accade, anche questa volta lo Sportello per la Famiglia ci ha fatto registrare situazioni limite di povertà, legate non solo alla carenza di bisogni primari, ma anche carenze relazionali all’interno del nucleo familiare sulle quali siamo poi intervenuti con l’assessorato alle Politiche sociali per essere vicini alle famiglie. Noi vogliamo educare e avviare i giovani a concetti come la ‘cittadinanza attiva’ per il sostegno alle famiglie in situazioni di crisi.
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