Ieri la Conferenza di presentazione dell’evento che si svolgerà all’Aurum dal 13 al 15 novembre prossimi
PESCARA -Si è svolta ieri mattina, al Comune di Pescara, la Conferenza Stampa di Presentazione dell’Ottava edizione del Festival Mediterraneo della Laicità. Erano presenti l’Assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo; l’assessora al Patrimonio Culturale Paola Marchegiani; il Presidente della Associazione “Itinerari Laici” che organizza il Festival, Silvana Prosperi. Il festival si svolgerà all’Aurum dal 13 al 15 novembre, l’Associazione continua il suo percorso con la preziosa collaborazione scientifica del LabOnt, centro universitario di ricerca filosofica dell’università di Torino diretto da Maurizio Ferraris.
“Dopo anni in cui ho fatto da pubblico delle cose che nutrono di cultura e aiutano ad evolversi sono felice di poter promuovere – così l’assessore Giovanni Di Iacovo – Eventi come questo sono doppiamente importanti, perché vengono a radicarsi nel tempo offrendo cartelloni e panorami di cultura in città che sono necessari e preziosi perché portano persone che hanno storie e percorsi preziosi e offrono alla discussione temi scelti molto interessanti, quest’anno la cittadinanza, il cosmopolitismo. Ci saranno grandi protagonisti e una serie di appuntamenti che vale la pena seguire perché il programma è vario e ricchissimo. Abbiamo organizzato qualche settimana fa un anteprima, iniziative di musiche e danza nella sala consiliare dedicata all’entrata in guerra dell’Italia che ha avuto un grandi successi. Si tratta di una manifestazione militante che raccoglie lo sforzo di tutti, a tal proposito voglio ricordare che contribuisce anche un piccolo fondo che i consiglieri Ivano Martelli e Daniela Santroni hanno voluto istituire per sostenere il Festival”.
“La prima novità riguarda il tema, il cosmopolitismo – dice Silvana Prosperi, cuore e motore dell’evento – Proponiamo una serie di momenti significativi che sono belli e vari nella realtà abruzzese, anche se esulano dal contesto metropolitano. L’anno scorso grazie alla direzione scientifica di Maurizio Ferraris abbiamo costruito un’officina culturale a Tunisi e, per la città, delle possibilità di essere Pescara nell’Adriatico e nel Mediterraneo. Momenti preziosi per la città e il territorio. Il tema di quest’anno è declinare la laicità con una problematica che è emergente e di rilevanza: il rapporto con il cosmopolitismo, ovvero la cittadinanza che non si chiude in un ambito ristretto, nei confini, perché non esiste più il confine. Siamo contrari ai muri, abbiamo nelle vene un DNA italiano e romano che dovrebbe aprire le porte dell’unificazione, significa accoglienza anche della diversità: l’impero romano era la capacità e qualità di costruire plurime città in un contesto di leggi e diritti che davano certezze. Il Festival si pone l’obiettivo di dire che siamo paesi permeati e permeabili, non possiamo che costruire occasioni di dialogo, non per abbattere le diversità, ma per metterle dentro un dialogo che le rispetti”.