Con la posa della prima pietra si è superato il lungo iter burocratico che bloccava l’apertura del cantiere
PESCARA – Il sindaco Luigi Albore Mascia questa mattina ha partecipato, con il Direttore generale della Asl Claudio D’Amario, alla posa della prima pietra per l’apertura del cantiere del Sert che è stato affidato all’impresa Di Carmine. Presenti anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, la Presidente della V Commissione Sanità della Regione Abruzzo Nicoletta Verì, il dottor Fausto D’Egidio, Responsabile del Sert, gli assessori allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli e alle Politiche sociali Guido Cerolini, il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, i consiglieri comunali Moreno Di Pietrantonio (Pd) e Vincenzo D’Incecco (Pdl), il Presidente della Circoscrizione Colli Mauro Renzetti e il consigliere circoscrizionale Lorenzo Rossi, oltre ai medici e ai volontari che ogni giorno operano nel Sert, al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Marcello Galanzi, ai rappresentanti della Guardia di Finanza e al dottor Costantini, dirigente delle Volanti.Il sindaco ha detto che la nuova sede del Servizio per le Tossicodipendenze a Pescara dovrà rappresentare il salto di qualità, capace di garantire, attraverso la disponibilità della nuova struttura, la privacy e la tutela dei pazienti, ma anche la tranquillità del quartiere che mai più dovrà subire le conseguenze di una difficile convivenza con i fruitori del Sert.
L’amministrazione comunale ha consentito di accelerare le fasi relative all’apertura del cantiere, studiandone una nuova dislocazione che ha permesso di bypassare quel contenzioso che per anni ha impedito l’apertura del cantiere. Ovviamente si manterrà desta l’attenzione sui lavori che dovranno essere celeri ed entro nove mesi, massimo un anno, dovranno essere completati per permettere il trasferimento del servizio stesso.
Ha detto soddisfatto il sindaco Albore Mascia:
ce l’abbiamo fatta : la giornata odierna segna l’inizio simbolico dell’ultima fase di quella lunga procedura burocratica, iniziata con la passata amministrazione comunale, seguita con impegno dal consigliere Di Pietrantonio, e conclusa con una evidente accelerata impressa dal nuovo governo cittadino, una procedura tesa a dotare la città e l’intero territorio provinciale di un punto d’eccellenza, non solo dal punto di vista professionale, ma anche strutturale, ossia una nuova sede per il Servizio di cura e trattamento delle Tossicodipendenze, una sede capace di dare una sistemazione dignitosa a una struttura che oggi assiste centinaia e centinaia di giovani che ancora cadono nella trappola della droga, una struttura capace al tempo stesso di garantirne l’opportuna privacy.
La posa simbolica della prima pietra segna anche la fine di quel lungo contenzioso che per anni ha bloccato l’apertura del cantiere, per l’impossibilità di entrare in possesso di quel terreno che era stato destinato al Sert. Anni di empasse in cui il Servizio è stato sistemato in alcuni locali all’interno di condomini privati a due passi dall’ospedale, in via Paolini, una dislocazione che, inevitabilmente, ha creato disagi ai residenti di quelle palazzine, i quali, senza alcun pregiudizio o volontà di ghettizzazione, comunque si sono ritrovati a convivere per anni con giovani che stavano vivendo una evidente condizione di difficoltà. Residenti che per anni hanno sollecitato l’intervento delle Istituzioni per rimuovere una innegabile situazione di incompatibilità logistica.
Ha ricordato il sindaco :
per superare quella fase di stallo la nostra amministrazione ha trovato l’alternativa, ossia abbiamo semplicemente traslato il fabbricato, lo abbiamo spostato di pochi metri rispetto alle previsioni iniziali, restando sempre all’interno della Cittadella ospedaliera, ossia nell’area nord-ovest dell’attuale parcheggio, a ridosso di via Monte Faito. Il progetto è stato rimodulato, riapprovato dai nostri uffici e lo scorso 29 aprile c’è stata la consegna della licenza edilizia nelle mani del manager D’Amario. Tra nove mesi, massimo un anno, ci aspettiamo la riconsegna dell’opera già realizzata. Ma nel frattempo con le Forze dell’Ordine dovremo già pensare al futuro: uno dei problemi che ha caratterizzato la passata dislocazione logistica del Sert è stata la difficile convivenza tra fruitori e cittadini-residenti, una difficoltà che non dovrà ripetersi, grazie alla presenza costante di Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia municipale e Guardia di Finanza a garantire la tranquillità di chi abita nel quartiere.
Ha aggiunto il consigliere Di Pietrantonio :
oserei definire storica la giornata odierna, per anni ci siamo impegnati con la passata amministrazione e con quella attuale, con l’assessore Antonelli, affinchè potessimo arrivare velocemente all’apertura del cantiere, senza dimenticare le difficoltà vissute negli ultimi anni in cui abbiamo lottato per individuare l’area in cui realizzare la struttura e convincere amministratori e cittadini che l’unica area capace di ospitare il manufatto era quella ospedaliera, in quanto ‘area extraterritoriale’. La nuova sede darà finalmente una sistemazione dignitosa ai fruitori del Sert e anche al personale che ogni giorno si prodiga per aiutare centinaia di giovani.
Ha aggiunto la Presidente Verì:
la posa della prima pietra della nuova sede del Sert ha un valore socio-sanitario più che politico, ora però dobbiamo iniziare a pensare alla gestione territoriale della struttura, selezionando l’utenza pescarese e dando la possibilità ai Presidi sanitari sparsi sul territorio della provincia di operare quale valido supporto all’attività svolta nella cittadella ospedaliera attuando una sorta di ‘decentramento’ funzionale che vaglieremo nella redazione del prossimo Piano Sanitario regionale.