Finanziati 7 progetti su risorse del PNRR per la valorizzazione di beni confiscati alla malavita, 2 a valere sul PNRR per la povertà educativa, 1 PON Inclusione “Progetti Intervento Sociale”
PESCARA – Sono stati presentati il 21 dicembre mattina dal sindaco Carlo Masci e dall’Assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio tutti i progetti sociali ammessi a finanziamento a seguito della partecipazione del Comune agli Avvisi pubblici a valere sui PNRR e sul PON Inclusione Sociale, per un totale di quasi tre milioni di euro.
7 Investimenti del PNRR riguardano la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie
Con Decreto del Direttore generale n.473/2022 è stata pubblicata la graduatoria di approvazione del finanziamento degli interventi a valere sul PNRR per la valorizzazione beni confiscati (M5C3I2).
· Casa di sgancio Demetra PT (importo 310.000 Euro) in strada colle Marino presso cui ospitare le donne (2 donne con 1 o 2 bimbi per massimo 18 mesi) che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza, sole e/o con i propri figli/e.
· Casa di sgancio Demetra 2P (Importo 318.000) presso cui ospitare le donne (2 donne con 1 o 2 bimbi per massimo 18 mesi) che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza, sole e/o con i propri figli/e.
· Housing first (importo 450.000 Euro) in Via Aterno. L’intervento, denominato “Abitare i Luoghi” riguarda la realizzazione di interventi di riduzione della grave emarginazione adulta adottando l’approccio ‘housing first’, ovvero con la messa a disposizione di un’abitazione stabile e sicura alle persone senza dimora (singole o nuclei familiari) e con fragilità socio-economica, attraverso una soluzione abitativa. L’immobile confiscato, che ospiterà tre persone per la durata massima di 24 mesi, verrà ristrutturato ed adeguatamente allestito.
· Housing first (importo 555.000 Euro) in Via Aterno.
· Housing fisrt (importo 355.000 Euro) in Via Sacco.
· Housing first (importo 360.000 Euro) in Via Tevere.
· Micronido urbano (importo 615.000 Euro) in Via Stradonetto. Il progetto prevede la demolizione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata e la ricostruzione di un “micronido” per l’accoglienza di bambini di età compresa tra 18 e 36 mesi, figli di genitori lavoratori. Il micronido si pone l’obiettivo di supportare la partecipazione attiva della coppia genitoriale al mondo del lavoro proponendo periodi di apertura annuali e fasce di frequenza giornaliera più ampie rispetto all’attuale offerta dei nidi d’infanzia comunali di Pescara
2 Progetti ammessi a finanziamento a valere sul PNRR “avviso pubblico povertà educativa”
Questo Avviso era rivolto agli Enti del Terzo Settore di cui il Comune è partner. Approvati con Decreto del Direttore generale n.410/2022, due sono ammessi a finanziamento:
· Progetto CO.PE. – Cooperare per la povertà educativa promosso dall’Associazione “Diversuguali” – ODV) dell’importo di € 187.150,00 che riguarda 140 minori con disabilità e giovani in condizioni di fragilità emotiva e socioeconomica.
· Progetto E.D.U.C.-A.C.T.I.O.N. Espressioni Di Unicità, Cittadinanza Attiva, Coesione Territoriale, Inclusione presentato dall’Associazione “Prossimità alle istituzioni” – ETS bambini 5-10 anni in condizioni di fragilità socioeconomica
1 PON Inclusione “Avviso pubblico 1/2021 “PrInS – Progetti Intervento Sociale”
L’Avviso richiedeva la presentazione di progetti di “Pronto intervento sociale e interventi a favore di persone in condizioni di povertà estrema o marginalità”, a valere sulle risorse dell’iniziativa “REACT-EU”. Il Comune di Pescara ha ottenuto un finanziamento per la costituzione di una Centrale Operativa per il Disagio Sociale:
· Centro servizio di pronto intervento sociale e interventi di housing first per la povertà estrema e per la residenza fittizia (importo € 218.500). Il progetto riguarda l’attivazione di una centrale operativa del pronto intervento sociale per circa 300 cittadini che si trovano in difficoltà.
“In Abruzzo sono stati presentati 12 progetti a valere sull’Avviso PNRR per la valorizzazione dei beni confiscati e la città di Pescara si è aggiudicata ben 7 interventi – esordisce il Sindaco Carlo Masci – Ciò vuol dire che Pescara si dimostra un’eccellenza nell’ambito delle Politiche Sociali. Quattro alloggi saranno destinati all’housing first consentendo un graduale reinserimento nella società di persone senza fissa dimora. La strategia di “housing first” (Prima la casa) adottata dalla città di Pescara circa due anni fa come soluzione di inclusione dei soggetti in situazioni di povertà estrema, attualmente è diventata un modello europeo e nazionale, proposto come obiettivo principale all’interno dei PNRR. Inoltre prosegue la lotta alla violenza contro le donne con l’utilizzo di due unità abitative per consentire alle donne vittime di violenza un reinserimento sicuro nel tessuto economico e sociale della città. L’attenzione va anche ai piccoli utenti della nostra città che potranno usufruire di un micronido a seguito della confisca, demolizione e ricostruzione di uno stabile sito in via Stradonetto”.
“I nostri uffici si confermano sempre più efficienti nel presentare progetti che ottengono finanziamenti esterni di entità importante. – prosegue l’Assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio – La preparazione e l’attenzione dello staff delle Politiche Sociali consente di risparmiare risorse comunali e comunque intercettare i bisogni dei cittadini in situazioni di estrema fragilità socio economica, utilizzando fondi nazionali. Mi preme sottolineare che di solito gli immobili confiscati sono ubicati in luoghi periferici e degradati. L’utilizzo di questi ultimi da parte dell’Amministrazione permette a tali zone di essere riqualificate restituendogli dignità sociale”.
“Le risorse intercettate con questi ulteriori fondi si vanno ad aggiungere al Piano Sociale Comunale che aveva già stanziati 18 milioni. – conclude il Dirigente del Settore Politiche al Cittadino Marco Molisani – Sia per l’housing first che per le case di sgancio destinate alle donne vittime di violenza si sono utilizzati unità abitative confiscate alle mafie, con notevole risparmio per l’amministrazione che avrebbe dovuto pagare affitti e spese molto più alte”.